ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00211

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 144 del 19/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: CASCIELLO LUIGI
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/03/2019
MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/03/2019
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/03/2019
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00211
presentato da
CASCIELLO Luigi
testo di
Martedì 19 marzo 2019, seduta n. 144

   La VII Commissione,

   premesso che:

    l'attenzione verso i diritti dei bambini è argomento relativamente recente: nonostante nel 1959 venga approvata la Dichiarazione dei diritti del bambino, è solo nel 1989, con la Convenzione Internazionale dei diritti dell'infanzia dell'Onu, che i diritti dei bambini assumono pieno titolo nel mondo giuridico internazionale e si ottiene una protezione piena e completa dell'infanzia;

    nell'ambito del riconoscimento del bambino come soggetto giuridico rientra il processo di specificazione dei bisogni umani e l'introduzione in particolare dei diritti del bambino ospedalizzato nell'ambito dei quali si colloca anche il riconoscimento del diritto all'educazione;

    già negli anni ’50 approfonditi studi sulla ospedalizzazione dei bambini avevano evidenziato gli effetti dannosi che un ricovero in ospedale determina sul benessere psicoaffettivo dei bambini promuovendo l'introduzione di numerosi cambiamenti anche con la collaborazione degli operatori sanitari; il periodo in ospedale, infatti, nel caso di degenze medie e medio-lunghe, comporta, per il bambino e l'adolescente, un allontanamento traumatico dal proprio ambiente quotidiano e una conseguente forzata interruzione delle relazioni socio-affettive e scolastiche;

    sulla scia di questa nuova attenzione nei primi anni ’60 cominciarono a sorgere in Europa associazioni di volontari che si occupavano del benessere del bambino in ospedale e, nel 1988, dodici di queste associazioni si incontrarono a Leida, nei Paesi Bassi, con l'obiettivo di dare vita a una vera e propria Carta dei diritti del bambino ospedalizzato, affinché ne fosse riconosciuta la soggettività giuridica specifica e fosse considerato soggetto di diritti propri; fu in quella occasione che fu redatta la Carta di Leida, che riassume in 10 punti i diritti del bambino in ospedale enunciati dalla risoluzione del Parlamento europeo sui diritti del bambino del 1986;

    la Carta europea dei diritti dei bambini degenti in ospedale è stata adottata con la risoluzione del 13 maggio 1986;

    nel 1993 fu fondata EACH, European Association for Children in Hospital: la Carta di Leida viene da allora detta «Carta di EACH», associazione europea che di cui fanno parte 16 associazioni nazionali che si occupano di bambini ospedalizzati provenienti da diversi Paesi europei tra cui anche l'Italia;

    il diritto del bambino a proseguire gli studi e a essere adeguatamente assistito e accompagnato in questi studi rientra nel più ampio campo dei diritti del bambino;

    la scuola in ospedale in Italia nasce con la circolare ministeriale del 12 gennaio 1986 che istituisce le sezioni scolastiche ospedaliere, in considerazione del fatto che «L'attività didattica rivolta ai bambini ricoverati nelle strutture ospedaliere riveste un ruolo estremamente rilevante in quanto garantisce ai bambini malati il diritto all'istruzione e contribuisce al mantenimento o al recupero del loro equilibrio psico-fisico»;

    la scuola in ospedale, al di là delle circolari ministeriali, delle carte europee e dei protocolli, è una eccellenza italiana: in Italia, infatti, il diritto allo studio, come il diritto alla salute, è non solo garantito, ma anche tutelato dalla Costituzione italiana che afferma pari opportunità al raggiungimento degli obiettivi ai quali tutte le studentesse e gli studenti devono essere messi concretamente e sostanzialmente in condizione non solo di aspirare ma soprattutto di arrivare, anche in considerazione del fatto che l'istruzione ricopre un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani e nella definizione del senso del sé oltre che del sentimento di appartenenza alla comunità nazionale, alla tradizione e alla cultura del Paese;

    il servizio della scuola in ospedale riveste rilevante importanza terapeutica e curativa per i ragazzi ricoverati ai quali assicura il diritto all'istruzione quando, a causa dello stato patologico in cui versano, sono temporaneamente costretti a sospendere la frequenza alle lezioni presso la scuola di appartenenza;

    inoltre, tale servizio rappresenta anche un fondamentale strumento per contrastare l'abbandono scolastico dovuto alla malattia e all'ospedalizzazione;

    in Italia il percorso di scuola in ospedale viene integrato spesso con l'istruzione domiciliare ed entrambi concorrono alla validazione dell'anno scolastico ai sensi di quanto disciplinato con decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 2009, articolo 11;

    il servizio di scuola a domicilio interessa e coinvolge le scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale (con esclusione delle scuole dell'infanzia) e non solo le sezioni ospedaliere; si attiva con una certificazione medica ospedaliera attestante l'impossibilità dello studente di riprendere la scuola a causa dello stato di salute e per la prosecuzione di cure a domicilio per un periodo pre-determinato di almeno 30 giorni;

    come esplicitamente contemplato nel «Vademecum per l'istruzione domiciliare», ogni scuola deve poter attivare l'istruzione a domicilio a seguito di esplicita richiesta della famiglia di un proprio studente costretto ad assentarsi per ricovero in ospedale in seguito a una grave patologia;

    l'istruzione a domicilio può essere garantita principalmente con due modalità:

     attraverso la predisposizione di uno specifico progetto a domicilio, finanziato dall'ufficio scolastico regionale di appartenenza, che consente alla scuola di inviare il personale docente disponibile a domicilio dello studente per la prestazione, in orario aggiuntivo e concordato con la famiglia, di ore di insegnamento per le discipline fondamentali del curricolo;

     attraverso l'attivazione di un progetto a distanza, supportato e garantito dalle nuove tecnologie, per consentire allo studente che non può frequentare di seguire e partecipare in diretta alle attività della classe e di interagire con i docenti e con i compagni di classe, senza oneri aggiuntivi;

    anche il servizio di istruzione domiciliare, come la scuola in ospedale, muove dal principio costituzionale della realizzazione del diritto allo studio e dal valore terapeutico che assume la scuola;

    l'istruzione domiciliare, così come la scuola in ospedale, da una parte consente la continuità degli studi e garantisce alle bambine e i bambini il diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, ma dall'altra permette a loro e alle loro famiglie, nonostante la malattia, di continuare a sperare, a credere e a investire sul futuro;

    appare quindi evidente che lo scopo principale delle attività svolte con i degenti in età scolare, che si trovino ricoverati in ospedale o a casa, è quello di aiutarli a intraprendere un percorso cognitivo, emotivo e didattico che consenta loro di mantenere i legami con il proprio ambiente di vita scolastico;

    sul territorio nazionale sono presenti 167 sezioni ospedaliere che coinvolgono 765 docenti;

    nel settembre del 2000 fu firmato tra il Ministero della pubblica Istruzione, il Ministero della sanità e il Ministero per la solidarietà sociale il protocollo lo di Intesa a tutela dei diritti alla salute, al gioco, all'istruzione e al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati;

    con tale protocollo l'allora Ministero della pubblica istruzione si impegnava tra l'altro a «garantire l'attuazione del diritto allo studio dei bambini e adolescenti ospedalizzati istituendo corsi di studio per le scuole di ogni ordine e grado», a fornire personale docente ed amministrativo, tecnico e ausiliario, a promuovere iniziative di formazione specifica per il personale docente d'intesa con le organizzazioni sindacali, a considerare la scuola ospedaliera tra gli interventi prioritari,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per riconoscere la fondamentale importanza dell'istituto della scuola in ospedale e prevedere, conseguentemente, adeguati finanziamenti a sostegno di tale attività destinati non soltanto ai mezzi e agli strumenti necessari ad attivare tutte le necessarie sezioni ma anche ad incentivare i docenti e soprattutto a formarli in tal senso;

   ad adottare iniziative per prevedere investimenti sia in termini finanziari che in termini di formazione affinché le nuove tecnologie possano costituire strumento concreto di realizzazione del diritto allo studio permettendo alle studentesse e agli studenti di tenersi al passo con lo svolgimento della programmazione della classe;

   ad adottare iniziative per organizzare il potenziamento del servizio e dei punti di erogazione, prevedendo l'individuazione di «scuole polo» la costituzione di una rete di istituzioni scolastiche di riferimento quanto meno a livello regionale;

   ad adottare iniziative per prevedere il potenziamento delle sezioni ospedaliere di scuola superiore di II grado verificando la possibilità di costituzione di una tale sezione in ogni ospedale di ogni regione;

   ad adottare iniziative per assicurare la diffusione su tutto il territorio nazionale in maniera paritaria del servizio della scuola in ospedale.
(7-00211) «Casciello, Aprea, Marin, Palmieri, Saccani Jotti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti del bambino

protezione dell'infanzia

istruzione