ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00198

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 135 del 01/03/2019
Abbinamenti
Atto 7/00131 abbinato in data 03/04/2019
Atto 7/00227 abbinato in data 10/04/2019
Atto 7/00233 abbinato in data 04/07/2019
Atto 7/00271 abbinato in data 27/11/2019
Atto 7/00374 abbinato in data 27/11/2019
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00053
Firmatari
Primo firmatario: NAPPI SILVANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 01/03/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 01/03/2019
ANGIOLA NUNZIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/03/2019
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 01/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
27/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/04/2019
ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
CECCONI ANDREA MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
 
INTERVENTO GOVERNO 03/04/2019
BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
ILLUSTRAZIONE 10/04/2019
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/04/2019
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
ILLUSTRAZIONE 19/11/2019
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/11/2019
ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER
PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-CAMBIAMO!-10 VOLTE MEGLIO
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 27/11/2019
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO GOVERNO 27/11/2019
ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/11/2019
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/11/2019
ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/11/2019
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
DE FILIPPO VITO ITALIA VIVA
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/11/2019
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 27/11/2019
ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/04/2019

DISCUSSIONE IL 03/04/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/04/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/04/2019

DISCUSSIONE IL 10/04/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/04/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/07/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 04/07/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/07/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 11/07/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 31/07/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 02/10/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 16/10/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2019

DISCUSSIONE IL 19/11/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/11/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/11/2019

DISCUSSIONE IL 27/11/2019

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/11/2019

ACCOLTO IL 27/11/2019

PARERE GOVERNO IL 27/11/2019

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 27/11/2019

CONCLUSO IL 27/11/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00198
presentato da
NAPPI Silvana
testo di
Venerdì 1 marzo 2019, seduta n. 135

   La XII Commissione,

   premesso che:

    le resistenze batteriche agli antibiotici costituiscono un problema sanitario di primaria importanza come rilevato dall'Organizzazione mondiale della sanità che da anni lancia l'allarme per un fenomeno che ha raggiunto proporzioni preoccupanti in tutte le aree geografiche del pianeta definendolo la più grande sfida della medicina contemporanea;

    i Paesi membri dell'Onu, nel corso dell'Assemblea annuale del 2016, si sono riuniti per fare il punto della situazione e proporre soluzioni sulla lotta all'antibiotico-resistenza ed in questa sede è stato firmato il documento che impegna i 193 Paesi membri a mettere in atto politiche e iniziative per contrastarla;

    l'istituto superiore di sanità, nel rapporto 09/32 evidenzia che l'utilizzo terapeutico degli antibiotici riscontra un continuo declino in termini di efficacia. Purtroppo, tale declino non è compensato, come invece avveniva in passato, dalla disponibilità di nuovi antibiotici;

    la frequenza dell'inefficacia degli antibiotici è correlata all'uso eccessivo e spesso improprio di questi farmaci usati non solo per la cura di infezioni umane, ma anche in ambito veterinario;

    la modalità per contrastare questo fenomeno richiede un utilizzo corretto ossia mirato, razionale e parsimonioso del farmaco antibiotico. La stretta osservanza delle indicazioni del medico è importante sia per assicurare le guarigioni che per evitare fenomeni di resistenza. Di qui l'importanza di una informazione dettagliata sui processi dell'infezione e sulla durata della terapia da parte del medico prescrittore;

    è frequente purtroppo la mancanza di compliance, ossia della collaborazione del paziente nel rispettare le prescrizioni del medico. È frequente addirittura l'assunzione arbitraria di farmaci da parte del paziente. Il medico di medicina generale diviene dunque punto focale per il monitoraggio del consumo di questa classe di farmaci, nonché il professionista su cui è importante agire per migliorarne l'appropriatezza prescrittiva;

    la problematica è seria anche per le infezioni ospedaliere. Su nove milioni di ricoveri ogni anno si verificano da 450 a 700 mila casi di infezioni nelle strutture ospedaliere, dove vi sono chiaramente soggetti più vulnerabili come immunodepressi, anziani, prematuri e dove si effettuano manovre strumentali, si utilizzano cannule, cateteri e altro. In questi contesti è richiesto dunque il massimo rispetto delle norme igenico-sanitarie sia per i visitatori, veicoli di germi dall'esterno, sia per ambienti e strumentazioni la cui sterilizzazione dovrebbe avvenire quotidianamente;

    la «prescrizione impropria in ospedale» è stata identificata con i «troppi pazienti che ricevono antibiotici a largo spettro e per troppo tempo». Un ruolo fondamentale dunque, nelle strutture ospedaliere, svolgono i laboratori di microbiologia che devono massimizzare una gestione corretta dei farmaci antibiotici. Compete infatti a tali laboratori saggiare gli antibiotici raccomandati e stabilirne l'uso: solo di quelli di prima scelta, se l'isolato è sensibile, mentre se è resistente si può ricorrere all'uso di quelli di seconda scelta a spettro più ampio, più tossici, più costosi riducendone di fatto un uso improprio;

    il rischio di resistenza antimicrobica non deriva solo dall'abuso di antibiotici in ambito ospedaliero o domestico, ma anche dalla trasmissione di batteri resistenti agli antimicrobici attraverso la catena alimentare e dalla trasmissione di tale resistenza dai batteri animali ai batteri umani;

    questo fenomeno si è sviluppato anche a seguito dell'abuso di antimicrobici negli allevamenti, in particolare negli allevamenti intensivi, dove l'elevata densità della popolazione animale aumenta il rischio dell'insorgenza e della diffusione delle infezioni;

    per ridurre il rischio di resistenza antimicrobica in modo efficace, si deve determinare una riduzione generale dell'uso di tali sostanze e prevenire l'insorgenza delle infezioni, migliorando lo stato di salute e benessere degli animali, proibendo programmi sanitari rivolti alla prevenzione o alla profilassi di gruppo/allevamento o peggio ancora a scopo anabolizzante per incrementare l'assorbimento dei nutrienti e limitarne l'uso solo al trattamento di patologie;

    il 13 settembre 2018 il Parlamento europeo ha adottato un piano d'azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica (2017/2254(INI)) e tra i diversi «considerata» rileva che:

   l'abuso di antibiotici compromette la loro efficacia e determina la diffusione di microbi estremamente resistenti, che mostrano una particolare resistenza agli antibiotici di ultima linea; secondo i dati forniti dall'Ocse, i decessi che potrebbero essere causati dalla resistenza antimicrobica sono stimati a 700.000 l'anno a livello mondiale; che di tali decessi 25.000 hanno luogo nell'Unione europea e i restanti al di fuori dell'Unione, il che indica l'importanza essenziale della cooperazione nella politica di sviluppo e del coordinamento e monitoraggio della resistenza antimicrobica a livello internazionale;

   si stima che almeno il 20 per cento delle infezioni associate all'assistenza sanitaria possa essere prevenuta mediante programmi di prevenzione e di controllo delle infezioni durature e multidimensionali;

   la prevenzione, l'uso attento degli antibiotici e il controllo delle infezioni in tutti i settori dell'assistenza sanitaria, compresa la salute animale, rappresentano i pilastri di una prevenzione efficace per lo sviluppo e per la trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici;

   il 50 per cento degli antibiotici prescritti agli esseri umani è inadeguato e il 25 per cento del consumo nell'uomo non è gestito correttamente; il 30 per cento dei pazienti ricoverati utilizza antibiotici; i batteri multifarmacoresistenti costituiscono una particolare minaccia negli ospedali, nelle case di cura e tra i pazienti che per la loro assistenza hanno bisogno di dispositivi, quali ventilatori e cateteri venosi;

   i programmi di screening attivo che utilizzano strumenti diagnostici rapidi hanno dimostrato di contribuire in maniera significativa alla gestione delle infezioni associate all'assistenza sanitaria e alla riduzione della loro diffusione all'interno degli ospedali e tra i pazienti;

    una riduzione drastica dell'uso di antibiotici non è una sfida impossibile, come dimostra l'Olanda, che ha ridotto negli ultimi 5 anni del 70 per cento il consumo degli antibiotici ad uso veterinario ed è ultima nella classifica europea per il consumo giornaliero di antibiotici, vantando uno dei più bassi livelli di antibiotico-resistenza al mondo. L'Olanda infatti ha il pregio di essere intervenuta non solo nel settore sanitario ma anche in quello veterinario, consapevole che questi due ambiti sanitari sono strettamente correlati;

    la resistenza antibiotica è una minaccia grave e concreta alla salute globale e di conseguenza non deve essere sottovalutata; la prevenzione e il controllo delle infezioni rappresentano una priorità nel nostro Paese, per cui tutte le istituzioni dovranno cooperare per modificare i comportamenti di tutte le parti coinvolte: medici, pazienti, consumatori e allevatori,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative efficaci a contrastare la resistenza antimicrobica nell'ambito della tutela della salute umana, animale e dell'ambiente, tenuto conto della loro interconnessione e del fatto che le malattie sono trasmesse dall'uomo all'animale e viceversa;

   ad adottare, in armonia con le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) del 2017, con le conclusioni del Consiglio dell'Unione europea del 17 giugno 2016 sulla lotta alla resistenza agli antimicrobici nonché con la risoluzione del Parlamento Europeo del 13 settembre 2018 concernente il piano d'azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica, un piano d'azione nazionale finalizzato all'uso corretto e prudente degli antimicrobici, con obiettivi misurabili e vincolanti per limitare la comparsa della resistenza antimicrobica nell'assistenza sanitaria umana, nella zootecnia e nell'acquacoltura;

   a definire le procedure necessarie e gli indicatori adeguati per la rilevazione dei dati sul consumo di antibiotici, sulla correttezza dell'uso e sul volume degli antibiotici prodotti dai fabbricanti e sul volume delle vendite, per misurare e confrontare i progressi nella lotta alla resistenza antimicrobica e garantire la presentazione e la valutazione di dati standardizzati, coerentemente con il piano d'azione comune dell'Unione europea sulla resistenza antimicrobica e le infezioni correlate (EU-JAMRAI);

   a valutare l'efficacia delle pratiche igienico-sanitarie messe in atto nelle strutture ospedaliere e negli ambienti sanitari, promuovendo nell'ambito della sicurezza dei pazienti ospedalierizzati, miglioramenti finalizzati al controllo delle infezioni e alla relativa riduzione delle stesse;

   a promuovere campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, anche attraverso messaggi che raggiungano il più ampio numero di persone, miranti al cambiamento dei comportamenti impropri per quanto riguarda l'uso e la manipolazione responsabile degli antibiotici;

   ad attuare il monitoraggio, la raccolta dei dati e l'analisi dell'impatto della resistenza antimicrobica sulle risorse idriche e sull'ecosistema acquatico, nell'ottica di implementare un approccio strategico e integrato a catena sull'inquinamento delle acque provocato dalle sostanze farmaceutiche, in conformità con la direttiva quadro sulle acque;

   a promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte ai consumatori e alle imprese anche sul tema dell'acquacoltura in generale, con particolare attenzione ai problemi che possono essere causati alla sicurezza alimentare e alla salute pubblica dall'introduzione di determinati microrganismi resistenti e dalla resistenza antimicrobica;

   ad attuare il monitoraggio delle pratiche zootecniche per l'agricoltura e l'industria alimentare, la prevenzione delle infezioni, l'educazione sanitaria, le misure di biosicurezza, i programmi di screening attivo e le pratiche di controllo;

   a promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione nella comunità agricola in merito al benessere degli animali alla salute animale e alla sicurezza dei prodotti alimentari, al fine di incentivare l'applicazione di buone pratiche in tutte le fasi di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari e disporre di mangimi sicuri ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale, di strategie specifiche di foraggiamento, di composizione formulazione e trasformazione dei mangimi;

   ad adottare iniziative per ridefinire il ruolo, le risorse umane e le risorse finanziarie da stanziare da parte dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per affrontare la lotta contro la resistenza antimicrobica e le infezioni associate all'assistenza sanitaria, tenendo conto anche dei progetti finanziabili dall'Unione europea;

   ad adottare iniziative per introdurre l'obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie pubbliche di tutti i pazienti che risultano infetti o individuati quali portatori di batteri ad alta resistenza, con indicazioni delle procedure eventualmente necessarie per l'isolamento dei portatori ospedalizzati e la creazione di una «task force multidisciplinare professionale», che riferisca direttamente al Ministero della salute;

   ad adottare iniziative per prevedere la raccolta obbligatoria, a livello nazionale, di tutte le prescrizioni di antibiotici e la relativa registrazione in una banca dati controllata e coordinata da esperti di infezioni, per diffondere conoscenze in merito al loro utilizzo ottimale;

   ad adottare iniziative per garantire l'istituzione e la diffusione di équipe di guida antibiotica multidisciplinare nei contesti ospedalieri e servizi di microbiologia permanente, al fine di identificare i livelli di sensibilità e resistenza a singoli antibiotici e coadiuvare i medici prescrittori nella scelta delle terapie più appropriate;

   ad adottare iniziative per introdurre programmi di screening attivo con tecnologie diagnostiche rapide, al fine di individuare rapidamente i pazienti infetti con batteri multifarmacoresistenti e attuare adeguate misure di controllo delle infezioni (quali isolamento del paziente e rafforzamento delle misure igieniche), contribuendo, in questo modo, ad attuare un processo decisionale efficace e accurato;

   ad adottare iniziative per prevedere incentivi destinati all'industria settoriale, affinché si sviluppino metodi di diagnosi efficaci, non costosi ed efficienti e si consenta la diffusione di strumenti diagnostici rapidi;

   a promuovere, in relazione all'uso degli strumenti diagnostici rapidi, un'accurata analisi Health Technology Assessment al fine di verificare l'opportunità di sostenere i costi aggiuntivi connessi, a fronte di vantaggi che, a lungo termine, si ottengono evitando un inutile ricorso agli antimicrobici;

   ad adottare iniziative per limitare la vendita di antibiotici, anche eliminando qualsiasi incentivo finanziario o di altra natura alla prescrizione di antibiotici, continuando nel contempo a garantire un accesso sufficientemente rapido alla medicina veterinaria di emergenza;

   ad adottare iniziative per incentivare un differente sistema di confezionamento dei farmaci, prevedendo l'introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati, al fine di evitare autoprescrizioni da parte dei cittadini;

   ad adottare iniziative per riservare esclusivamente alle cure umane quegli antimicrobici che sono ritenuti fondamentali per prevenire o curare infezioni potenzialmente letali al fine di preservare il più a lungo possibile la loro efficacia nel trattamento delle infezioni nell'uomo;

   a contrastare in maniera risoluta la vendita illegale di prodotti antimicrobici o la vendita senza la prescrizione di un medico o di un veterinario nell'Unione europea;

   ad adottare iniziative adeguate per affrontare lo smaltimento di medicinali, compresi gli antimicrobici, nell'ambiente attraverso le acque reflue e gli impianti del loro trattamento, in quanto fattore importante nella comparsa della resistenza antimicrobica;

   ad adottare nello specifico iniziative per disciplinare il ciclo di vita dei prodotti farmaceutici (dalla produzione e dalla prescrizione alla gestione dei rifiuti farmaceutici), con particolare riferimento alla questione dello smaltimento degli antibiotici, per la quale è opportuno esaminare alternative all'incenerimento (ad esempio, la gassificazione);

   ad adottare iniziative per rendere efficiente e responsabile la vigilanza sul rispetto delle buone prassi di fabbricazione e delle norme in materia di appalti «verdi» per quanto riguarda la produzione e la distribuzione di medicinali e il rilascio di antibiotici nell'ambiente;

   ad adottare iniziative per garantire che le questioni ambientali siano tenute in considerazione nel sistema di farmacovigilanza per i medicinali ad uso umano e veterinario, in relazione alla resistenza antimicrobica;

   ad adottare iniziative per disciplinare, in maniera rigorosa e in conformità alle disposizioni del nuovo regolamento relativo ai medicinali veterinari, l'uso di antibiotici a fini preventivi nella medicina veterinaria;

   ad adottare iniziative per fornire sostegno e incentivi finanziari efficaci agli allevatori che dimostrino di aver ridotto in maniera significativa il ricorso agli antibiotici ed attuato un'elevata copertura vaccinale dei propri animali e dei capi di bestiame;

   ad adottare iniziative per introdurre incentivi fiscali positivi (esenzioni fiscali per gli agricoltori) e negativi (tasse sulle vendite di antibiotici, come quelle attualmente introdotte con successo in Belgio e Danimarca) sugli antibiotici utilizzati nella zootecnia a scopi non terapeutici.
(7-00198) «Nappi, Parentela, Menga, Angiola, Grippa».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

antibiotico

malattia