ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00167

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 118 del 31/01/2019
Abbinamenti
Atto 7/00156 abbinato in data 23/03/2021
Atto 7/00538 abbinato in data 23/03/2021
Atto 7/00615 abbinato in data 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: VISCOMI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/03/2021
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/03/2021
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
CUBEDDU SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/03/2021

DISCUSSIONE IL 23/03/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 30/03/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00167
presentato da
VISCOMI Antonio
testo di
Giovedì 31 gennaio 2019, seduta n. 118

   La XI Commissione,

   premesso che:

    400 lavoratori della sede di Crotone della Abramo Customer Care spa rischiano di perdere il posto di lavoro, visto che 200 dei quali hanno già ricevuto comunicazione che i loro contratti a tempo determinato non verranno trasformati in contratti a tempo indeterminato, decorsi i 24 mesi dal loro inizio, mentre analoga sorte attende altri 200 lavoratori i cui contratti scadranno nei prossimi mesi;

    una vicenda definita dai massimi responsabili delle organizzazioni sindacali regionali come una «catastrofe occupazionale e un impoverimento dell'economia locale», anche tenuto conto che si abbatte su un territorio nel quale dal luglio 2018 sono stati già persi 1.000 posti di lavoro nel settore dei call center e dove la percentuale di disoccupazione, è oltre il doppio della media nazionale;

    stando alle valutazioni dei richiamati esponenti delle organizzazioni sindacali e a quanto riferito dagli stessi lavoratori del gruppo crotonese, tali difficoltà sarebbero state aggravate dall'entrata in vigore delle nuove disposizioni in materia di durata massima dei contratti a tempo determinato e dalla reintroduzione rigida delle causali per la stipula dei medesimi contratti, disposizioni introdotte con il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 96;

    il dramma sociale che ne scaturirà, quale conseguenza concreta del nuovo regime regolatorio dei contratti di lavoro a tempo determinato, rischia di tradursi in una vera e propria eterogenesi dei fini del cosiddetto «decreto dignità», tenuto conto che non solo non produrrà l'auspicata uscita dalla precarietà per questi lavoratori e rischia di innescare un meccanismo di mera sostituzione del precariato con altro precariato, ma addirittura potrà determinare la perdita secca dell'occupazione;

    peraltro, la nuova disciplina, introdotta dal richiamato decreto-legge n. 87, non è stata corredata da adeguate previsioni di deroga, anche parziale, per specifici e particolari settori produttivi, come è appunto quello dei call center, né ha tenuto conto delle diverse sollecitazioni volte, almeno, a rimettere alla contrattazione collettiva la più puntuale ed appropriata definizione delle causali per i rinnovi e delle proroghe dei contratti a tempo determinato;

    tali irrigidimenti, nemmeno accompagnati da disposizioni di incentivazione per la trasformazione dei contratti a tempo determinato in essere in contratti a tempo indeterminato, non poteva che produrre contraccolpi negativi sulla condizione lavorativa di migliaia di lavoratori in tutto il territorio nazionale ed, in particolare, in quelle aree dove il tessuto economico è ancora fragile e più alta è la disoccupazione, come è la Calabria;

    allo stesso tempo, non va sottaciuto che in tante realtà aziendali, anche di dimensioni medio-grandi, troppe volte si è ricorso ad ogni formula organizzativa e contrattuale per aggirare gli interventi legislativi finalizzati a promuovere la buona e stabile occupazione;

    appare indispensabile istituire un apposito tavolo di crisi con le parti sociali, per salvaguardare le prospettive occupazionali dei lavoratori della Abramo Customer Care spa, che si inserisca in una strategia più generale per il settore dei call center;

    al tempo stesso, necessita una verifica puntuale ed attendibile degli effetti di una improvvisa rigidità introdotta dal citato decreto-legge, che tenga conto delle specificità settoriali e territoriali presenti nel Paese, nonché del grado organizzativo e dell'efficacia del sistema di vigilanza sulla regolarità dei rapporti di lavoro,

impegna il Governo:

   a convocare, con la massima celerità, un apposito tavolo negoziale tra le rappresentanze dei lavoratori, i titolari della Abramo Customer Care spa e le amministrazioni locali e regionali interessate, affinché sia individuata ogni misura utile per la tutela occupazionale dei lavoratori già colpiti dagli effetti della nuova normativa sui contratti a tempo determinato e per quelli che ne potranno essere interessati nei prossimi mesi, al tempo stesso verificando la prassi contrattuale applicata in questi ultimi anni;

   ad adottare, per quanto di propria competenza, ogni iniziativa normativa volta ad accompagnare l'efficacia delle nuove disposizioni con misure di incentivazione per la trasformazione dei contratti a tempo determinato in essere in contratti a tempo indeterminato, nonché per rimettere alla contrattazione collettiva la definizione più puntuale ed appropriata delle causali per i rinnovi e le proroghe di detti contratti.
(7-00167) «Viscomi, Serracchiani, Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Zan».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

contratto di lavoro

conservazione del posto di lavoro