ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00157

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00157
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Martedì 22 gennaio 2019, seduta n. 111

   La XII Commissione,

   premesso che:

    i dati Istat inerenti e natalità e fecondità della popolazione residente in Italia, accertano come per l'anno 2017 siano risultati iscritti al registro dell'anagrafe 458.151 bambini, circa 15 mila in meno rispetto al 2016;

    nell'ultimo decennio, le nascite hanno registrato un decremento del 20,5 per cento, passando dalle 576.659 unità del 2008 alle 458.151 del 2017;

    relativamente all'anno 2017, in Italia il numero di figli per ogni donna, è pari a 1,32, in notevole flessione rispetto all'anno 2010, quando era stimato a 1,46;

    gli effetti negativi derivanti dal calo delle nascite sono sotto gli occhi di tutti, l'invecchiamento della popolazione e il mancato ricambio della forza lavoro son problemi già oggi evidenti ma che in un futuro prossimo si faranno sentire con tutta la loro forza;

    ad incidere sulla crisi della natalità, oltre alla crisi economica ed agli stili di vita delle nuove generazioni, sono anche i problemi di fecondità, per tale ragione la procreazione medicalmente assistita, se incentivata, potrebbe rappresentare, unitamente ad altre misure quali la sensibilizzazione e la prevenzione dell'infertilità, un efficace sostegno per un'inversione di rotta;

    secondo i dati del marzo 2015, contenuti nel Registro nazionale procreazione medicalmente assistita, le coppie ricorrono a tecniche di fecondazione per le seguenti cause:

     a) per infertilità maschile: 29,3 per cento;

     b) per infertilità femminile: 37,1 per cento;

     c) per infertilità maschile e femminile: 17,6 per cento;

     d) per infertilità idiopatica: 15,1 per cento;

     e) per fattore genetico: 0,9 per cento;

    secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità, l'infertilità riguarda circa il 15 per cento delle coppie residenti in Italia;

    il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 ha incluso per la prima volta le diverse tecniche di fecondazione assistita, omologa ed eterologa, nel nomenclatore dell'assistenza specialistica ambulatoriale;

    dalla relazione del Ministro della salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita (legge 19 febbraio 2004, n. 40, articolo 15) – anno 2018, trasmessa al Parlamento il 28 giugno 2018, si evince come tra le varie regioni ci siano importanti squilibri relativi alla presenza di centri specializzati in tecniche di procreazione medicalmente assistita omologa, principalmente concentrati in cinque regioni: Lombardia (62 centri), Campania (44 centri), Sicilia (39 centri), Lazio (38 centri) e Veneto (38 centri);

    il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prevede che le coppie che si sottopongono alla procedura di procreazione medicalmente assistita eterologa contribuiscano ai costi delle attività, nella misura fissata dalle regioni e dalle province autonome;

    importanti squilibri si registrano anche dal punto di vista dei costi per le coppie che decidono di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. In Sicilia, la fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina prevede una tariffa di 555 euro, contro i 1.500 richiesti in Lombardia dove la fecondazione eterologa con ovociti da donatrice costa 4.000 euro, quasi 2.500 in più che in Sicilia;

    nel 2016, 77.522 coppie hanno eseguito 97.656 cicli di procreazione medicalmente assistita, da queste procedure hanno visto la luce 13.582 bambini. Senza il contributo delle nascite da procreazione medicalmente assistita, il calo della natalità registrato nell'anno di riferimento sarebbe stato doppio;

    la legge n. 40 del 2004, all'articolo 18, ha istituito presso il Ministero della salute un fondo per le tecniche di procreazione medicalmente assistita. La dotazione del fondo ha registrato un progressivo decremento;

    secondo alcune stime l'aumento di un terzo dei cicli di procreazione medicalmente assistita comporterebbe una spesa di circa 100 milioni di euro per lo Stato, ma al contempo ridurrebbe di un terzo il calo demografico che annualmente si registra a livello nazionale,

impegna il Governo:

   a varare una campagna di prevenzione delle cause di infertilità femminile e maschile;

   a varare una campagna di comunicazione tesa a pubblicizzare le tecniche di procreazione medicalmente assistita attive sul territorio nazionale;

   ad assumere iniziative per incrementare i fondi per la ricerca scientifica destinati alle nuove tecniche di procreazione medicalmente assistita;

   ad assumere iniziative per stanziare nuove ed ulteriori risorse per la pratica della procreazione medicalmente assistita e quindi ridurne i costi ricadenti sulle coppie che decidono di sottoporvisi;

   ad assumere iniziative, in accordo con le regioni e per quanto di competenza, per rendere omogenei a livello nazionale i costi che gli utenti devono sostenere per sottoporsi alle pratiche di procreazione medicalmente assistita.
(7-00157) «Novelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procreazione artificiale