ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 68 del 22/10/2018
Abbinamenti
Atto 7/00021 abbinato in data 24/10/2018
Atto 7/00066 abbinato in data 24/10/2018
Atto 7/00087 abbinato in data 30/10/2018
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00004
Firmatari
Primo firmatario: POLVERINI RENATA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/10/2018
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/10/2018
FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/10/2018
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/10/2018
ROTONDI GIANFRANCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/10/2018
SCOMA FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
30/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/10/2018
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
PALLINI MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 24/10/2018
COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/10/2018
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 30/10/2018
PALLINI MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/10/2018
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 30/10/2018
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 30/10/2018
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/10/2018

DISCUSSIONE IL 24/10/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/10/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/10/2018

DISCUSSIONE IL 30/10/2018

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/10/2018

ACCOLTO IL 30/10/2018

PARERE GOVERNO IL 30/10/2018

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 30/10/2018

CONCLUSO IL 30/10/2018

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00076
presentato da
POLVERINI Renata
testo di
Lunedì 22 ottobre 2018, seduta n. 68

   La XI Commissione,

   premesso che:

    l'avvio della cosiddetta riforma Monti-Fornero del sistema pensionistico inserita nel più ampio complesso normativo di interventi finanziari volti a ridurre drasticamente la spesa pubblica ha avuto tra gli altri effetti quello di innalzare improvvisamente l'età pensionabile, escludendo sin da principio l'istituto della pensione di anzianità;

    la pensione di anzianità permetteva l'accesso al trattamento pensionistico a chi raggiungeva una determinata quota quale sommatoria tra l'età anagrafica e quella contributiva pari ad almeno 35 anni. In particolare, la riforma ha portato il limite anagrafico per il pensionamento di vecchiaia a 66 anni, velocizzando l'adeguamento dell'età pensionabile delle donne nel settore privato (66 anni dal 2018) e abolito la pensione di anzianità, introducendo il pensionamento anticipato, con l'aumento dei requisiti contributivi (42 anni per gli uomini e 41 anni per le donne) e l'introduzione di un sistema di penalità economiche per chi comunque accede alla pensione prima dei 62 anni;

    con l'abbandono di tale sistema a decorrere dal 1° gennaio 2012, come sancito dalle disposizioni del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, le lavoratrici e i lavoratori del nostro Paese sono stati condannati a un fenomeno velocemente assurto agli onori della cronaca con il nome di «esodati»: persone che dopo decenni di lavoro si sono ritrovate a non essere più occupate ma a non poter ancora accedere alla pensione;

    in realtà, le problematiche e la destrutturazione del sistema previdenziale e occupazionale vennero individuate e sollevate già in fase di esame del richiamato decreto-legge. Basti pensare che sin dai primi mesi di vigenza delle disposizioni approvate a fine 2011, e poi nel corso dei sette anni successivi, il legislatore è dovuto intervenire ben otto volte per provvedere con interventi di urgenza per salvaguardare i soggetti interessati dalla riforma «Monti-Fornero» ed esclusi dal pensionamento;

    nello specifico, le disposizioni di salvaguardia sono contenute nel decreto-legge n. 216 del 2011, cosiddetto milleproroghe 2012, nel decreto-legge n. 95 del 2011, cosiddetto spending review, nella legge n. 228 del 2012 cosiddetta stabilità 2013, nel decreto-legge n. 102 del 2013 e poi ancora nella legge n. 147 del 2013, cosiddetta stabilità 2014, e ancora nella legge ad hoc n. 147 del 2014, nella legge n. 208 del 2015 cosiddetta stabilità 2016 e, in ultimo, nella legge di bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016);

    con le otto salvaguardie si è così raggiunta una platea di potenziali beneficiari pari a 203.166 persone con riguardo ai quali le istanze accolte sono di poco superiori a 142 mila, escludendo di fatto circa 6.000 soggetti;

    vale la pena infatti segnalare come gli effetti della ottava salvaguardia, che avrebbero dovuto coprire una platea di 30.700 soggetti, risultano invece aver interessato, come da ultima rilevazione dell'Inps, poco meno di 15 mila persone, con risparmi di spesa che potrebbero in tal senso sostenere adeguatamente lo scostamento dei seimila soggetti ancora esclusi;

    diventa quindi necessario e improcrastinabile adottare la misura di nona e ultima salvaguardia per concludere questa annosa e indegna vicenda, caratterizzata da anni di bisogno e disagio sociale imposti a norma di legge a decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori nel nostro Paese,

impegna il Governo

ad assumere tempestivamente le adeguate iniziative normative volte a tutelare il diritto al pensionamento della platea di lavoratrici e lavoratori rimasti esclusi dalle precedenti misure richiamate in premessa, prevedendo disposizioni che non rechino limiti e che non siano soggette a interpretazioni che possano mettere nuovamente a rischio l'accesso ai trattamenti pensionistici.
(7-00076) «Polverini, Zangrillo, Cannatelli, Fatuzzo, Musella, Rotondi, Scoma».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

intervento finanziario

problema sociale