ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00027

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 29 del 18/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 18/07/2018
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 18/07/2018
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 18/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00027
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Mercoledì 18 luglio 2018, seduta n. 29

   Le Commissioni I e IV,

   premesso che:

    ormai da anni si susseguono sbarchi di immigrati irregolari nel sud della Sardegna, perlopiù di soggetti aventi cittadinanza algerina, sbarchi che, solo nelle ultime settimane, hanno visto l'arrivo diretto di quasi 400 soggetti irregolari, a mezzo di piccole imbarcazioni private, spesso non individuate, né individuabili, dalle forze di polizia che pattugliano le coste, le quali, dunque, consentono l'accesso nel territorio nazionale in assenza di qualsivoglia controllo;

    la situazione in Sardegna sta diventando insostenibile, anche sotto il profilo della sicurezza dei residenti: infatti, l'aumento, nei mesi estivi, del numero complessivo degli sbarchi diretti, in termini assoluti sull'anno precedente, in particolare in zone ad elevata affluenza turistica, come Porto Pino e Sant'Antioco, sta causando notevoli danni ad un territorio, già notevolmente segnato dalla crisi economica ed industriale;

    la tratta dall'Algeria alla Sardegna è stata anche fatta oggetto di pubblicizzazione su una pagina del social network «Facebook», a mezzo della quale i soggetti, poi sbarcati in Sardegna, hanno trasmesso informazioni utili avuto riguardo all'attraversata, al fine di incentivare altri soggetti ad intraprendere il medesimo viaggio;

    qualsiasi azione attuata finora non ha consentito l'interruzione della navigazione di tali imbarcazioni su tale tratta e, dunque, non ha reso possibile l'arresto degli sbarchi suindicati che, infatti, sfuggono al controllo delle forze di polizia incaricate del pattugliamento delle acque territoriali;

    in alcuni casi non è stato neppure possibile identificare gli immigrati clandestini i quali si sono dunque introdotti nel territorio nazionale senza essere stati adeguatamente censiti e senza che, allo stato, sia possibile conoscerne né le generalità né la dimora;

    alcuni dei citati soggetti si sono pure resi colpevoli di diversi reati contro la persona e/o il patrimonio, aumentando il senso di insicurezza nella popolazione civile che, infatti, più volte ha espresso, anche per il tramite delle amministrazioni locali, il proprio disappunto per l'assenza di qualsivoglia controllo;

    diversi sindacati di polizia hanno denunciato come gruppi di algerini, fotosegnalati, sono poi diventati irrintracciabili o cosiddetti «fantasmi» diventando un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale;

    in attuazione del piano di riordino delle sedi della polizia di Stato, è stata prevista la soppressione dei seguenti reparti nautici della/Polizia di Stato, allo stato esistenti in Sardegna: squadra nautica di Cagliari; squadra nautica di Oristano; squadra nautica di Porto Torres; squadra nautica di Palau; Squadra nautica di Olbia; nucleo di sommozzatori con sede ad Olbia, le cui funzioni sono state attribuite dal decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, al Corpo della Guardia di finanza, il quale dovrà assicurare, con i propri mezzi navali, il supporto alla polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri e al Corpo della polizia penitenziaria per le attività connesse con l'assolvimento dei rispettivi compiti istituzionali;

    le citate squadre nautiche svolgono pure importanti servizi di prevenzione e repressione nei settori della sicurezza, con conseguenti gravi ripercussioni anche sul presidio delle acque territoriali, nonostante sia stato ribadito, anche recentemente, dal Copasir il rischio di infiltrazioni di cellule terroristiche tra gli immigrati clandestini, in particolare provenienti dall'Algeria, i quali, frequentemente, attraccano nella costa Sud Occidentale dell'isola;

    la Guardia costiera non possiede i mezzi né numerici né materiali necessari al fine di interrompere tale flusso migratorio;

    la suindicata politica di ridimensionamento dei reparti marini della polizia di Stato, con conseguente, ulteriore aggravamento del carico a danno della struttura della Guardia di finanza, renderà ancora più difficile il pattugliamento ed il controllo delle coste della Sardegna, e quindi del territorio nazionale, col rischio di determinare un ulteriore aumento degli sbarchi di immigrati irregolari provenienti dall'Algeria;

    già in passato, l'Italia ha avuto modo di attivare, con l'adesione degli Stati interessati, l'intervento di un gruppo navale della Marina militare, operante all'interno delle acque territoriali degli Stati interessati, sia entro le tre miglia dalla costa che oltre tale distanza, al fine di impedire la partenza dei relativi flussi migratori;

    in caso di mancato accordo con gli Stati di partenza del flusso, l'unica, ulteriore misura possibile al fine di interrompere tale flusso migratorio illegale, appare essere quella del blocco navale avente, in particolare, ad oggetto la tratta tra l'Algeria e la Sardegna: misura, peraltro, prevista dalla Carta delle Nazioni Unite e dalle altre Convenzioni Internazionali regolanti la materia,

impegnano il Governo:

ad avviare le trattative con gli Stati del nord-Africa ed, in particolare, con l'Algeria al fine di consentire il pattugliamento della Marina militare nelle relative acque territoriali, e, in caso di mancato accordo, a porre in essere ogni necessario adempimento per l'istituzione di un blocco navale al largo della Sardegna, con conseguente comunicazione ai Governi dei Paesi terzi dell'avvenuta istituzione, della estensione e delle modalità di attuazione della medesima misura.
(7-00027) «Deidda, Prisco, Ferro, Donzelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

acque territoriali

delitto contro la persona