ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 22/06/2018
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 22/06/2018
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 22/06/2018


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00003
presentato da
SILVESTRONI Marco
testo di
Martedì 26 giugno 2018, seduta n. 19

   La X Commissione,

   premesso che:

    il piano nazionale industria 4.0 (ridenominato Impresa 4.0) intende promuovere le imprese italiane attraverso la previsione di un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti e lo sviluppo tecnologico del tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato in prevalenza da realtà produttive piccole e medie;

    la modernizzazione dei processi produttivi è, infatti, uno strumento essenziale attraverso cui le piccole e medie imprese possono guadagnare competitività sui mercati internazionali;

    in particolare, le misure adottate con la legge di bilancio 2018 e il cosiddetto «decreto fiscale» (decreto-legge n. 148 del 2017) fanno leva prevalentemente su incentivi automatici a vantaggio delle piccole e medie imprese che investono e che ogni azienda può attivare senza ricorrere a bandi o sportelli e, soprattutto, senza vincoli dimensionali, settoriali o territoriali;

    secondo i dati forniti dal Ministero dello sviluppo economico, nel 2017 le imprese che hanno investito in ricerca e sviluppo sono più che raddoppiate (+104 per cento rispetto al 2016); gli ordinativi interni dei beni 4.0 sono incentivati da super e iperammortamento; il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ha garantito 17,5 miliardi di euro di crediti aggiuntivi; i contratti di sviluppo hanno attivato 4 miliardi di euro di investimenti creando o salvaguardando 58 mila posti di lavoro e l’export è cresciuto dell'8 per cento, più di Francia e Germania;

    alla fine del 2018 tali incentivi scadranno, o resteranno comunque senza risorse;

    l'attuale Governo non è andato oltre dichiarazioni generali a sostegno del programma Industria 4.0 e una generale incertezza al momento caratterizza il futuro delle politiche industriali, così come emerge dallo stesso contratto di Governo: si parla di favorire nuove competenze e si prevedono generiche «misure di sostegno alle micro e piccole imprese nel rinnovamento dei loro processi produttivi» anche per favorire la diffusione delle tecnologie avanzate;

    già in vista della manovra in autunno, però, bisognerà passare dai principi ai fatti: se si volesse lasciare intatto l'attuale quadro di policy per l'industria, alla fine dell'anno andrebbero rifinanziate misure per circa 3 miliardi di euro;

    l'iperammortamento e il superammortamento fiscale, cuore del piano Industria 4.0, valgono da soli 1,1 miliardi di euro l'anno di impegno per le casse pubbliche e in entrambi i casi gli investimenti in beni e macchinari dovranno essere effettuati entro il 31 dicembre 2018;

    è vero che l'ultima legge di bilancio ha previsto una proroga fino al 2019, al 30 giugno per il superammortamento e al 31 dicembre per l’«iper», ma tale previsione vale solo per le consegne effettuate se, comunque, si è versato un acconto pari ad almeno il 20 per cento entro il 2018;

    l'impatto sulla crescita è stato stimato nell'ultimo documento di economia e finanza (Def): considerando la parte centrale del capitolo Impresa 4.0, quindi le misure per gli investimenti innovativi e le competenze, il Ministero dell'economia e delle finanze ha calcolato un potenziale scostamento del prodotto interno lordo dello 0,7 per cento in cinque anni;

    l'Istat stima invece che «super» e «iperammortamento», uniti al credito di imposta per la ricerca (coperto finanziariamente fino al 2020) producano una crescita complessiva degli investimenti dello 0,1 per cento annuo;

    i risultati raggiunti fin qui sono positivi, anche a livello microeconomico, ma si è soltanto all'inizio di un percorso che deve portare a dove l'Italia era prima della crisi e a migliorare: oggi la produzione industriale è in ritardo rispetto al fatturato, segnale del fatto che finora si sono abbattute le scorte, e questo vuol dire che gli spazi di miglioramento ancora ci sono,

impegna il Governo

ad adottare iniziative per confermare e rifinanziare il piano nazionale impresa 4.0 al fine di stabilizzare i segnali di crescita dell'economia e scongiurare una frenata degli investimenti già all'inizio del prossimo anno.
(7-00003) «Silvestroni, Meloni, Delmastro Delle Vedove, Prisco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

conservazione del posto di lavoro

creazione di posti di lavoro