ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08411

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 724 del 12/07/2022
Firmatari
Primo firmatario: PELLICANI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2022
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2022
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2022
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2022
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2022
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 12/07/2022
Stato iter:
13/07/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/07/2022
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2022
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 13/07/2022
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/07/2022

SVOLTO IL 13/07/2022

CONCLUSO IL 13/07/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08411
presentato da
PELLICANI Nicola
testo di
Martedì 12 luglio 2022, seduta n. 724

   PELLICANI, BRAGA, BURATTI, MORASSUT, MORGONI, PEZZOPANE e ROTTA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   rispondendo all'interrogazione n. 5-08106 a firma dell'odierno interrogante, il Ministro interrogato ha comunicato che per quanto attiene l'adozione del protocollo fanghi di Venezia, una volta acquisita l'intesa da parte della regione Veneto, lo stesso andrà all'esame del Consiglio di Stato per l'esame finale;

   sembrerebbe quindi giunta finalmente a conclusione una vicenda che dura ormai da quasi 30 anni, si ricorda infatti che il protocollo fanghi risale al 1993;

   il problema è infatti lo smaltimento dei fanghi, attualmente conferiti in particolare nell'isola delle Tresse che, nonostante una superficie di circa 20 ettari, è ormai colma, tant'è che il 31 dicembre prossimo scade l'ultima proroga concessa dall'ex Magistrato alle Acque;

   per quella data dovrà perciò essere operativo il Protocollo fanghi, ma perché sia efficace è necessaria anche l'approvazione del Piano morfologico della laguna, ovvero lo strumento che definisce le modalità per il riutilizzo dei fanghi. Quelli non compromessi potranno finalmente essere usati per la ricostituzione dell'habitat lagunare, mentre gli altri a seconda delle caratteristiche biologiche saranno conferiti nei siti attrezzati oppure in discarica;

   circa l'aggiornamento del Piano morfologico è ormai notizia nota che la Commissione Via-Vas, nel suo parere, ha scritto che il Piano presentato non risponde alle oltre cinquanta prescrizioni imposte dal parere del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, decreto ministeriale n. 101 del 21 marzo 2018 e dei beni culturali del 2018;

   in un'intervista rilasciata al Gazzettino di Venezia, lo scorso 26 giugno 2022, il presidente della Commissione Via-Vas, Massimiliano Atelli, rispondendo alla domanda su come si dovesse procedere dopo la bocciatura del Piano, ha dichiarato che: «aggiornare è muoversi dentro una impostazione precedente, reimpostare è darsi una nuova impostazione, nella quale cercare e trovare le risposte a tutte le questioni di fondo»;

   Protocollo fanghi e Piano morfologico sono due strumenti complementari, essenziali per l'ambiente lagunare e per l'accessibilità nautica del porto, per i quali è impensabile che si debba attendere ancora per anni –:

   come intenda procedere per scongiurare un ulteriore, inaccettabile, ritardo nell'adozione dell'aggiornamento del Piano morfologico, posto che il Protocollo fanghi, presupposto per la verifica dell'aggiornamento del Piano stesso, è finalmente prossimo alla sua approvazione definitiva, e che l'adozione di tali documenti è imprescindibile per garantire la navigabilità dei canali portuali e per la competitività del Porto di Venezia.
(5-08411)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 luglio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-08411

  Con riferimento alla questione posta dall'interrogante riguardo l'adozione del protocollo fanghi di Venezia, si rappresenta quanto segue.
  Si ricorda innanzitutto che i lavori del Tavolo tecnico per la definizione dello schema di decreto recante disposizioni per il rilascio delle autorizzazioni per la movimentazione, in aree ubicate all'interno del contermine lagunare di Venezia, dei sedimenti risultanti dall'escavo dei fondali, si sono conclusi con la redazione delle nuove Linee Guida per la gestione dei sedimenti lagunari.
  Il documento è stato condiviso con il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche del Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ISPRA, l'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali e le Amministrazioni locali interessate.
  In data 4 maggio 2022 la Commissione Tecnica di Valutazione di impatto Ambientale VIA-VAS ha emesso il parere n. 341 con cui ha ribadito quanto indicato nel Decreto di parere VAS del 2018, ossia che l'adottando Decreto per la gestione dei sedimenti lagunari costituisce un atto presupposto per la verifica dell'aggiornamento del Piano Morfologico della laguna.
  L'11 maggio scorso è stato acquisito il concerto di tutti i Ministeri interessati e il successivo giorno 13 lo schema di decreto è stato trasmesso alla regione Veneto per l'acquisizione della prescritta intesa e, successivamente, inviato al Consiglio di Stato.
  Il Consiglio di Stato ha reso il parere interlocutorio n. 1164 del 5 luglio scorso formulando alcune osservazioni. In particolare, ha suggerito tra l'altro di considerare l'opportunità di costituire un'unica procedura autorizzatoria all'interno della quale si esamini, in una prima fase, la caratterizzazione dei sedimenti e, in caso di esito favorevole, si autorizzi la movimentazione nella seconda e conclusiva fase.
  Il predetto Organo ha altresì raccomandato una serie di riformulazioni parziali del testo, connesse alla costruzione del procedimento autorizzatorio, anche per quanto concerne gli Allegati tecnici, allo scopo di coordinerei contenuti riferibili alla fase preliminare della caratterizzazione e classificazione dei sedimenti e quelli riferibili alla successiva fase della movimentazione e gestione.
  Si precisa che, a valle della conclusione del processo di VAS, si sono svolti alcuni incontri fra questo Ministero ed il Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili al fine di individuare le azioni da intraprendere.
  Tutto ciò premesso, si specifica che non è esclusa la possibilità di interventi di manutenzione dei canali portuali, al fine di ripristinare le quote delle cunette a quelle originariamente previste per la navigabilità, il cui sito di conferimento è al vaglio delle strutture Tecniche del Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili, in conformità al Protocollo fanghi oggi vigente ed al decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Si rappresenta che si sta prevedendo a caratterizzare alcune aree presso le bocche di porto, particolarmente interessate dal deposito di sedimenti e sabbie, procedendo ai sensi dell'articolo 185 comma ter del decreto legislativo n. 152 del 2006, verificando la compatibilità della matrice ambientale di alcune aree della laguna di Venezia che necessitano di un intervento di ripascimento finalizzato al recupero morfologico volto a favorire lo sviluppo di habitat naturali, previsto altresì nel cosiddetto «Piano Europa» a compensazione delle opere del MOSE.
  Inoltre, si informa che già sono stati esaminati ed approvati dal Comitato Tecnico ed Amministrativo del provveditorato alle OO.PP. di Venezia interventi di riqualificazione ambientale delle barene presso Val di Brenta e presso i canali Bastia, Cenesa, Boer e Stiletto.
  Pertanto, è chiaro intendimento del Ministero della transizione ecologica, così come del Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili, dar seguito celermente agli approfondimenti che si rendono necessari, anche alla luce del parere del Consiglio di Stato, apportando al testo del decreto e degli allegati le modifiche più opportune alla luce delle osservazioni del predetto Organo consultivo, in modo da pervenire all'adozione dell'atteso Regolamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fanghi di depurazione

deposito dei rifiuti