ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 716 del 29/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/06/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/06/2022
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08340
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Mercoledì 29 giugno 2022, seduta n. 716

   ROSTAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   è in atto nella provincia di Caserta una vera e propria strage di bufale mediterranee, con l'abbattimento, per presunte ragioni di profilassi, di centinaia di migliaia di capi e la distruzione di interi allevamenti, che rappresentano una fonte economica significativa perché finalizzati alla produzione del latte e della filiera della mozzarella di bufala campana Dop;

   gli abbattimenti dei capi bufalini, disposti dalle autorità sanitarie della regione Campania, avvengono per sospetta brucellosi o Tbc Bovis e hanno portato all'uccisione di oltre 100 mila animali nel decennio 2011-2021;

   per quanto concerne la infezione da brucellosi non è stato tenuto in considerazione il rapporto Istisan n. 5 del 2021 che ha stabilito come nella diagnosi sierologica della brucellosi possano verificarsi reazioni aspecifiche nelle quali i risultati non trovano riscontro con l'effettiva presenza della malattia;

   per quanto concerne la infezione di tubercolosi per la esecuzione della prova diagnostica per il gamma interferon viene utilizzato un kit (Bovigam) che, per stessa ammissione della casa produttrice risulta ancora in fase di sperimentazione per il bufalo mediterraneo (risulta testato solo per quello africano) così come è stato confermato dall'Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE);

   tutto ciò ha prodotto il risultato che un'altissima percentuale dei capi bufalini abbattuti, ad analisi post mortem, si siano rivelati sani, e quindi sacrificati in conseguenza dell'applicazione di un protocollo o, in alcuni casi, per test diagnostici non validati;

   il paradosso è che gli animali macellati, sia quelli infetti sia ovviamente quelli che non lo erano, sono dichiarati idonei al consumo e vengono immessi sul mercato delle carni bovine;

   secondo gli allevatori, test diagnostici più accurati insieme a un piano complessivo di vaccinazione degli animali, consentirebbero l'abbattimento mirato dei soli capi malati (tali dopo le prove dirette), senza l'inutile e dannoso sacrificio di migliaia di animali sani che vengono macellati senza un reale motivo, determinando non solo una mattanza insopportabile ma anche un danno economico rilevante l'economia locale;

   non si discute la necessità di eradicare l'epidemia con un piano capillare, ma esso va centrato sulla vaccinazione, sull'autocontrollo aziendale col monitoraggio sanitario, sul coinvolgimento delle aziende, sulla riqualificazione delle stesse, su un processo di ammodernamento gestionale per arrivare, al duplice obiettivo della tutela sanitaria e della salvaguardia del patrimonio zootecnico della bufala mediterranea (dichiarato tale dalla legge n. 292 del 2002) in provincia di Caserta, mentre attualmente la sola intollerabile strategia sembra essere quella di avviare alla macellazione gli animali, infetti o sani che siano;

   c'è una diffusa preoccupazione sul tema: molte aziende (oltre 130) rischiano la chiusura, con la perdita di migliaia di posti di lavoro;

   un comitato di lotta si è aggregato tra allevatori, associazioni, enti locali preoccupati per il destino dell'intero territorio, e si stanno conducendo mobilitazioni;

   una richiesta urgente di audizione presso la XII Commissione permanente della Camera dei deputati, con dettagliato dossier, è stata presentata in data 24 maggio 2022;

   il Consiglio di Stato, su ricorso degli allevatori, ha più volte sospeso le singole ordinanze di abbattimento rilevando una serie di violazioni, tra cui quella dell'obbligo di equiparazione tra il principio di precauzione e quello del diritto alla vita e al benessere dell'animale in quanto essere senziente –:

   quali iniziative intenda adottare, nell'ambito delle sue competenze, anche eventualmente valutando se sussistano i presupposti per l'esercizio dei poteri sostitutivi, in relazione alla situazione in premessa, al fine di bloccare l'indiscriminato e dannoso abbattimento massivo di capi per lo più sani di bufale mediterranee nel casertano, con conseguenze drammatiche sulla vita degli animali stessi, sull'esistenza delle aziende di allevamento, sull'intera filiera economica e produttiva del latte e della mozzarella di bufala dop.
(5-08340)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

mercato agricolo

malattia