ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08335

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 716 del 29/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 29/06/2022


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/06/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/06/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 30/06/2022
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08335
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Mercoledì 29 giugno 2022, seduta n. 716

   VIANELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   sull'articolo apparso sul Domani del 16 giugno 2022, si fa riferimento ad una iniziativa del Governo Draghi asseritamente finalizzata a «ad annacquare il pacchetto verde di Bruxelles in un momento cruciale, la scelta dell'Europarlamento su Fit for 55»;

   più precisamente, si sostiene che, in vista del voto del giorno 8 giugno 2022, la rappresentanza del Governo avrebbe inviato per e-mail agli eurodeputati italiani delle schede tecniche di approfondimento sui provvedimenti del pacchetto «Fit for 55», contenenti alcune indicazioni in linea con politica governativa in materia che (ad esempio) proporrebbe una riduzione delle quote gratuite di emissioni a ritmi diversi da quelli proposti dalla Commissione europea e propugnerebbe la possibilità di contemplare un'alternativa allo stop alla vendita dei veicoli a combustione entro il 2035 (sostituibile, ad esempio, con una limitazione del 90 per cento);

   inoltre, l'ingerenza del Governo italiano sarebbe continuata con una seconda comunicazione (con un altro allegato) e con una terza e-mail (asseritamente spedita agli europarlamentari italiani la sera del 6 giugno 2022) contenente «due stringhe di numeri: da una parte, la lista degli emendamenti che “risultano in linea con gli orientamenti del Governo riportati nelle schede”, e dall'altra, quelli che “non ci risultano in linea”»;

   qualora le circostanze che precedono fossero confermate, si radicherebbe in capo al Governo Draghi una grave responsabilità anche di natura politica, generata da quella che l'interrogante giudica l'indebita interferenza posta in essere dal predetto al discutibile scopo di piegare ad interessi di parte il libero e democratico esplicarsi della dialettica parlamentare in sede europea, tramite improprie pressioni operate sugli eurodeputati al fine di condizionarne il convincimento;

   appare quantomai opportuno chiarire la presente vicenda, stante la gravità dell'accusa giornalistica di interferenza da parte del Governo italiano nell'esercizio delle prerogative del Parlamento europeo, senza trascurare anche la posizione espressa da alcuni Ministri in merito al pacchetto «Fit for 55»;

   infatti, si legge sull'articolo che «l'8 giugno (...) Roberto Cingolani esprimeva pubblicamente il suo supporto alla posizione dei popolari: stop entro il 2035 solo al 90 per cento (...). Anche il leghista Giancarlo Giorgetti (...) ha definito pubblicamente “un grave errore” il voto Ue»;

   la posizione espressa dagli esponenti governativi sopra menzionati collide con quanto affermato nel recente «Rapporto Stemi» del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che ha fotografato la seguente situazione: «In Italia, il settore dei trasporti è direttamente responsabile del 25,2 per cento delle emissioni di gas a effetto serra e del 30,7 per cento delle emissioni di CO2, a cui si aggiungono le emissioni nel settore dell'aviazione e del trasporto marittimo internazionali. Il 92,6 per cento delle emissioni nazionali di tutto il comparto è attribuibile al trasporto stradale di passeggeri e merci, settore per il quale si registra un aumento del 3,2 per cento delle emissioni tra il 1990 e il 2019, in controtendenza rispetto al calo del 19 per cento delle emissioni totali durante lo stesso periodo. Per contribuire a raggiungere gli obiettivi europei, del pacchetto “Fit for 55”, che prevedono la riduzione del 55 per cento delle emissioni climalteranti entro il 2030 e il loro azzeramento entro il 2050, è necessario accelerare il processo di decarbonizzazione, partendo proprio dal settore della mobilità»;

   non a caso il Ministro Giovannini ha dichiarato: «La decarbonizzazione nei trasporti non è un'opzione»;

   in conclusione, sussiste in seno al Governo italiano una diversità di vedute che provoca un'ambiguità che deve essere chiarita –:

   se siano a conoscenza dei fatti indicati in premessa, se gli stessi trovino conferma e se intendano chiarire definitivamente quale sia la posizione del Governo rispetto al pacchetto «Fit for 55» (inclusi i profili evidenziati in premessa).
(5-08335)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento atmosferico

inquinamento stratosferico

gas a effetto serra