ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 707 del 14/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/06/2022
Stato iter:
15/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 15/06/2022
Resoconto AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2022
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 15/06/2022
Resoconto AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/06/2022

SVOLTO IL 15/06/2022

CONCLUSO IL 15/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08243
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Martedì 14 giugno 2022, seduta n. 707

   AMITRANO e INVIDIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'Istat ha recentemente presentato la nona edizione del rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) inteso come indicatore rilevante della qualità della vita dei cittadini, equo, che pone l'attenzione alla distribuzione tra soggetti e gruppi sociali, sostenibile, che tiene conto delle condizioni per assicurare il benessere anche alle generazioni future, un rapporto che fornisce un quadro complessivo dei 12 domini in cui è articolato il benessere, analizzati nella loro evoluzione nel corso dei due anni di pandemia, il 2020, anno dello shock dell'emergenza sanitaria, e il 2021, anno della ripresa economica e dell'occupazione, esaminando le differenze tra i vari gruppi di popolazione e tra i diversi territori italiani;

   dai dati si registra un netto peggioramento della situazione occupazionale: più in generale, l'Italia resta uno dei Paesi europei con il più alto tasso di sottoutilizzo della forza-lavoro, ovvero di impiego delle persone in mansioni non corrispondenti al livello della loro istruzione o formazione professionale e con le retribuzioni più basse rispetto ai Paesi europei poiché ad oggi il «minimum wage» ossia lo standard minimo retributivo che l'Unione europea ci chiede, non è stato ancora istituito;

   dal rapporto emerge altresì una forte penalizzazione delle retribuzioni medie con gli evidenti divari evidenziali tra le diverse regioni; le gravi criticità sono presenti soprattutto nel mercato del lavoro del Mezzogiorno con più rischio di povertà lavorativa e retributiva;

   nel mercato del lavoro la ripresa occupazionale del 2021 ha riguardato esclusivamente dipendenti a termine e collaboratori soprattutto di breve durata; tale fenomeno contrattuale è più diffuso nel Mezzogiorno, dove quasi un quarto (23,8 per cento) dei lavoratori a termine lo è da almeno cinque anni a differenza del Nord (13.3 per cento) e del Centro (16,7 per cento); pertanto, l'allentamento dei vincoli finanziari e soprattutto di quelli legati alla ricchezza del capitale umano e dei servizi di alta qualificazione richiede urgentemente politiche attive e azioni specifiche di potenziamento dei servizi nel mercato del lavoro e delle strutture preposte a erogarli, ritenuto inoltre che, alle esigenze nuove del tessuto produttivo il centro per l'impiego svolge ad oggi una funzione esclusivamente burocratica e non di servizio all'incontro fra domanda e offerta di lavoro –:

   se il Ministro intenda adottate iniziative di competenza volte sia a superare il divario retributivo sia a sburocratizzare i centri per l'impiego al fine di favorire una crescita occupazionale ed economica-sociale equilibrata in termini di accrescimento del benessere lavorativo-retributivo.
(5-08243)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 giugno 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08243

  Gli onorevoli interroganti pongono all'attenzione del Governo il tema del divario retributivo e il tema del rafforzamento delle competenze nell'ambito della più ampia tematica della crescita occupazionale.
  In ambito europeo, come noto, la direttiva sul salario minimo apre una nuova prospettiva per contrastare il lavoro povero e per dare a tutti i lavoratori un salario dignitoso. La direttiva non impone una scelta obbligatoria tra salario minimo legale o rafforzamento della contrattazione collettiva, ma definisce il quadro generale entro il quale i singoli Stati possono declinare gli interventi, anche molteplici, volti all'adeguatezza dei salari.
  Il tema della povertà retributiva va infatti affrontato in maniera organica e attraverso soluzioni articolate e incidenti su ambiti diversi. Certamente, come sottolineato dagli onorevoli interroganti, per raggiungere l'obiettivo dell'innalzamento dei salari occorre intervenire sul potenziamento delle competenze dei lavoratori, al fine di superare gli squilibri del mercato del lavoro, con particolare riferimento alle aree più deboli del Paese, e di rispondere più efficacemente alle sfide delle transizioni occupazionali indotte dall'innovazione tecnologica.
  Per quanto riguarda le politiche del lavoro e la formazione professionale, le risorse complessivamente investite grazie al PNRR sono pari a 7,25 miliardi, compresi i «progetti in essere», e si riferiscono ad alcune riforme di grande rilievo nonché a fondamentali investimenti per lo sviluppo di strumenti innovativi di politica attiva del lavoro.
  Tra gli obiettivi del PNRR raggiunti dal Ministero del lavoro vi è il Programma garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), volto a riformare le politiche attive del lavoro e a raggiungere, attraverso percorsi formativi di qualificazione e riqualificazione professionale, quelle categorie di lavoratori, inoccupati o disoccupati, giovani e donne, più deboli e lontani dal mercato del lavoro, anche perché appartenenti ad aree svantaggiate del Paese.
  Al riguardo, il Ministero del lavoro ripone grande fiducia nei progetti che saranno attuati con il Fondo nuove competenze, che rappresenta un intervento molto complesso, che vede coinvolte 14.500 imprese, 720 mila lavoratori, per 95 milioni di ore di formazione previste. Il Fondo è stato gestito fino a poco fa nel contesto dell'emergenza pandemica, e questo ha certamente inciso sul suo pieno ed efficace funzionamento.
  Il Fondo è stato rifinanziato in maniera molto significativa: un miliardo per il nuovo bando 2022-2023 e 630 milioni aggiuntivi per coprire le richieste del bando precedente. Con queste risorse saranno attuati interventi funzionali a ridisegnare un rapporto sempre più stretto tra formazione e mondo del lavoro, accompagnando le trasformazioni emergenti con particolare riguardo alle competenze digitali ed ambientali.
  L'intenzione del Ministero è quella di istituire una cabina di regia che monitori l'attuazione della misura e le novità proposte, che saranno oggetto di confronto, nell'ambito di un gruppo tecnico attivato ad hoc con le parti sociali.
  Per quanto riguarda i Centri per l'impiego, per attuare quanto previsto dal PNRR, occorre invertire la tendenza alla burocratizzazione di tali strutture, investendo maggiormente sui servizi di analisi della domanda, di incrocio tra domanda e offerta di lavoro e di vero orientamento al lavoro.
  A tal fine, gli investimenti per la razionalizzazione e per il potenziamento delle piattaforme informatiche che gestiscono i dati congiuntamente agli interventi per la piena integrazione del servizio pubblico di orientamento al lavoro con le agenzie private del lavoro sono gli interventi prioritari per il rafforzamento delle politiche attive del lavoro.
  Al riguardo, segnalo che sono in via di emanazione i primi bandi regionali relativi al programma GOL, che permetteranno l'integrale attivazione delle agenzie del lavoro private nell'incrocio tra domanda e offerta e il concorso, su un piano di parità, con i centri per l'impiego all'attuazione dello stesso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

ufficio del lavoro

salario minimo