ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08212

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 706 del 13/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 08/06/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/06/2022
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08212
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Lunedì 13 giugno 2022, seduta n. 706

   VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi mesi, le organizzazioni di categoria del settore delle costruzioni e gli amministratori locali hanno lanciato l'allarme in merito alle ripercussioni negative che il rincaro delle materie prime e dei prodotti energetici sta avendo sulla partecipazione delle imprese agli appalti pubblici;

   in particolare, Il Fatto Quotidiano del 31 maggio 2022 ha riferito che gli enti locali stanno incontrando molteplici problemi nel realizzare gli investimenti programmati, a causa di «Gare deserte, bandi ai quali partecipa una sola impresa, aziende che si rifiutano di firmare il contratto per l'assegnazione dei lavori» e questi problemi «potrebbero essere l'antipasto di quello che avverrà con l'attuazione del Pnrr»;

   in questo modo «La "messa a terra" del piano europeo rischia di essere travolta dal caro materiali che già adesso costringe le imprese a disertare gli appalti pubblici finanziati da risorse statali»;

   il giornale fa anche un'ampia panoramica dei lavori che sono in corso e che rischiano la paralisi: ad esempio «A Bologna, a cui spettano 700 milioni di euro dal Pnrr, negli scorsi mesi alla gara per la riqualificazione del Teatro comunale e a quella per il Teatro Testoni è pervenuta una sola offerta»;

   secondo il quotidiano in altre realtà, come Milano, «le difficoltà erano iniziate già nel 2021. In una gara da 500 milioni di euro indetta da Aler, l'azienda pubblica di edilizia popolare della Lombardia, su quaranta lotti soltanto nove sono stati aggiudicati, 23 sono andati deserti mentre ai restanti 8 hanno partecipato imprese che, in fase di verifica, non sono risultate idonee. Ma il fenomeno è diffuso in tutta Italia e non riguarda solo i Comuni. I casi sono talmente numerosi che è impossibile fare una lista completa»;

   le stesse criticità si riscontrano in Sicilia, dove al «bando da 4 milioni di euro di Rete Ferroviaria Italiana per la realizzazione di una nuova fermata ad Acireale, sulla linea Messina-Catania, non si è presentata nessuna azienda» e a Roma dove «la gara per la costruzione dell'infrastruttura di collegamento tra l'autostrada di Fiumicino e l'Eur, del valore di 50 milioni di euro, è andata deserta a causa "delle variazioni eccezionali dei prezzi" dei materiali che hanno scoraggiato le imprese a partecipare»;

   secondo quando riferisce l'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili), «i rincari hanno già fatto lievitare le risorse necessarie a completare le opere previste nel piano di trenta miliardi» e, seppure l'associazione abbia accolto positivamente le risorse poste dal decreto Aiuti, «avverte che il governo dovrebbe esser pronto a intervenire ancora in caso di bisogno»;

   sono particolarmente penalizzate le amministrazioni locali che rischiano di vedere sfumare anche ingenti finanziamenti per la realizzazione delle opere programmate, con una aggravamento del fenomeno quando sono gli stessi comuni ad appaltare i lavori: secondo il giornale, in questi casi «le gare andate deserte sono centinaia»;

   a questo proposito «I sindaci riuniti nell'Anci chiedono di utilizzare subito fino a 40 miliardi a valere sui fondi del Recovery per aggiornare gli importi dei progetti: "Invece di fare 100 scuole ne facciamo 80 ma almeno le finiamo"»;

   inoltre, sulle casse dei comuni graverebbe anche «la riduzione del ribasso di gara. A Bergamo, lo sconto sulla base d'asta è passato da una media del 20 per cento al 5-10 per cento, mentre a Verona è sceso dal 20-30 per cento al 3-5 per cento» –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, anche di natura normativa, per rimuovere gli ostacoli causati dal rincaro di materie prime e prodotti energetici alla partecipazione delle imprese di costruzioni alle gare d'appalto pubblici e consentire agli enti locali di portare a termine le opere programmate nonché quelle previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(5-08212)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partecipazione

prodotto energetico

contratto