ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 702 del 27/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/05/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/05/2022
Stato iter:
21/06/2022
Fasi iter:

RITIRATO IL 21/06/2022

CONCLUSO IL 21/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08174
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Venerdì 27 maggio 2022, seduta n. 702

   BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dopo Napoli, anche a Roma si parla di vera e propria emergenza ospedali, punta dell'iceberg di un sistema ospedaliero in affanno, risultato di 20 anni di tagli al Servizio sanitario nazionale, che ha portato alla chiusura di 300 ospedali con 80 mila posti letto in meno e la perdita di 50 mila unità di personale;

   è emblematica la situazione del pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito, una struttura sanitaria cruciale al servizio dei residenti e dei numerosi turisti che stanno tornando ad affollare la Capitale: le barelle sono abbandonate ovunque e ci vogliono anche 11 ore per una visita, come nel caso di una paziente di 82 anni con occlusione intestinale in attesa dell'unico medico di turno, che, interpellato dopo sei ore di attesa, ha ammesso: «Sto in servizio da stamattina, da sola. Non mi sono fermata un attimo. Solo pausa pranzo alle 16, al volo, e poi di nuovo qui a visitare. Codici rossi, arancioni, gialli. Da sola»;

   dopo ben undici ore di attesa, l'Rx addominale ha confermato i timori: «L'occlusione è seria. Servono sondino nasale e Tac con mezzo di contrasto»;

   anche lo stato dei luoghi del pronto soccorso appare disdicevole: una batteria di bombole per l'ossigeno è posta a ridosso di due bagni chimici mobili; poco più avanti, vicino a un tendone, sono imbullonate sei seggiole metalliche adibite a sala d'aspetto per i parenti dei pazienti; le barelle sono ovunque e incastrate per accoglierne quante più possibili;

   l'allarme è stato lanciato anche dal Forum delle società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari italiani (Fossc), che denunciano la condizione drammatica dei pronto soccorso, definita «la cartina al tornasole della crisi profonda che stanno attraversando gli ospedali del nostro Paese. I posti di degenza ordinaria e di terapia intensiva sono insufficienti, non raggiunge livelli accettabili nemmeno il personale specialistico, soprattutto in determinate aree come la medicina d'urgenza, la terapia intensiva, l'anestesia e rianimazione, ma anche in altre aree mediche e chirurgiche. La situazione dei Pronto soccorso con centinaia di cittadini in attesa di ricovero, dunque, non è altro che la conseguenza di decenni di sottofinanziamenti e di mancanza di programmazione degli ospedali»;

   secondo il Forum, in particolare, gli operatori sanitari sono inadeguati in rapporto alla popolazione: i medici specialisti ospedalieri sono circa 130 mila, 60 mila unità in meno della Germania e 43mila in meno della Francia; il numero di posti letto ordinari è molto più basso rispetto alla media europea (314 rispetto a 500 per 100 mila abitanti) e colloca l'Italia al 22esimo posto tra tutti i Paesi del vecchio continente; anche per i posti letto in terapia intensiva, se con l'emergenza sanitaria era stato previsto che venissero aumentati fino a 14, in realtà, solo una piccola parte risulta effettivamente attivata;

   nonostante ciò, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) destina agli ospedali solo pochissime e insufficienti risorse e tale situazione è destinata ad aggravarsi, per i cittadini che si rivolgono agli ospedali per situazioni di emergenza, ma anche per tutti i pazienti affetti da patologie croniche –:

   se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere in merito, anche attraverso una verifica della copertura degli organici, della ripartizione tra i vari ospedali delle risorse finanziarie pubbliche, nonché del rispetto del decoro e della dignità dei pazienti;

   se il Governo non ritenga necessario attivare un tavolo tecnico-istituzionale volto a trovare le soluzioni migliori per ripensare e valorizzare il ruolo degli ospedali all'interno di un nuovo modello di cura, in un sistema sanitario più efficace, sostenibile e utile al cittadino, anche attraverso una profonda revisione del decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015.
(5-08174)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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