ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08169

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 701 del 25/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 25/05/2022
Stato iter:
26/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/05/2022
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 26/05/2022
Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 26/05/2022
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/05/2022

SVOLTO IL 26/05/2022

CONCLUSO IL 26/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08169
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 25 maggio 2022, seduta n. 701

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   notizie di stampa riferiscono di un umiliante diniego da parte degli esponenti governativi russi alla proposta di piano di pace predisposto dal Governo italiano nella persona del Ministro degli affari esteri Luigi Di Maio;

   il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev, ha definito il testo come «un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà» e che i suoi redattori sembrerebbero essersi basati su «giornali provinciali»;

   le stesse fonti di stampa riportano anche dell'indignazione russa al rifiuto espresso dall'Ucraina al medesimo piano italiano;

   il piano in questione prevede la possibilità per l'Ucraina di entrare a far parte dell'Unione europea senza aderire alla Nato. Il Donbass e la Crimea, invece, diventerebbero pienamente autonome pur mantenendo la sovranità territoriale ucraina;

   il Vicepresidente russo ha bollato tali soluzioni come una palese minaccia all'integrità territoriale della Russia, nonché il pretesto per l'inizio di una vera e propria guerra;

   giova ricordare che il presidente Zelensky ha dichiarato che il Governo ucraino perde giornalmente tra i 50 e i 100 soldati nella sola Crimea e che un ipotetico tentativo di una sua riconquista comporterebbe perdite ingenti, nell'ordine di centinaia di migliaia di vittime, e che non intende adottare proposte di pace lesive della propria integrità territoriale;

   a giudizio dell'interrogante, il tentativo del Ministro interrogato di risolvere la pur difficile questione ucraina, invece di portare ad un avvicinamento delle parti in conflitto, ha comportato un irrigidimento e inasprimento delle posizioni negoziali, riuscendo a suscitare scetticismo e un secco rifiuto da parte di entrambi gli schieramenti;

   infine, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato di non aver ricevuto il piano di pace per i canali diplomatici, impedendo al Governo russo di poter visionare la bozza italiana al fine della sua analisi –:

   quali siano state le valutazioni alla base della proposta di piano rifiutato da entrambe le parti e le tappe della sua formazione e diffusione ai rispettivi Governi.
(5-08169)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-08169

  Come il Ministro Di Maio ha più volte sottolineato, quello di cui parliamo è un piano di lavoro in fase ancora embrionale.
  Una bozza di documento, preliminare e di prospettiva, è stata condivisa, al momento, solo a livello tecnico, tra Direttori Politici dei Ministeri degli Esteri dei Paesi G7. Il Ministro Di Maio ne ha inoltre accennato al Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres in occasione della sua visita a New York. Lo scopo è di stimolare, innanzitutto, una riflessione congiunta con i nostri principali partner internazionali su un'ipotesi di percorso che possa portare alla pace.
  Per lavorare ad una soluzione di pace serve infatti un metodo collegiale, non bastano certo azioni isolate. Qualsiasi iniziativa deve coinvolgere l'Unione europea, le Nazioni Unite, le altre principali organizzazioni multilaterali e i Paesi disposti a impegnarsi per la pace.
  Il nostro piano di lavoro è quindi un punto di partenza. Il primo passo è, ovviamente, un cessate il fuoco. Il percorso delineato dall'Italia parte da un gruppo di facilitazione internazionale. L'approdo auspicabile potrebbe essere una nuova Helsinki, un'architettura di sicurezza europea credibile e condivisa, secondo il modello inclusivo della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa del 1975.
  Una cosa è certa: ci vorrà tempo. Anche in queste ore le bombe russe continuano a scoppiare e civili inermi continuano a morire. Non illudiamoci che possano esistere soluzioni rapide, pronte per l'uso. La diplomazia procede con pazienza, per passi successivi.
  Proprio per questo, il documento non entra direttamente nel merito delle questioni da risolvere, ma indica i diversi ambiti che andrebbero affrontati in sede negoziale per favorire una soluzione sostenibile. La pace non si può imporre, dev'essere il frutto di accordi giusti, solidi, reciprocamente accettabili ed equilibrati.
  Il Ministro Di Maio l'ha ribadito: cerchiamo la pace e continuiamo a sostenere l'Ucraina. Resta fermo il nostro convinto sostegno politico, diplomatico, finanziario, umanitario e di difesa al Paese aggredito. Sta all'Ucraina decidere del proprio futuro. Il Ministro Kuleba ha ieri ricordato: «Accogliamo tutti i piani che non prevedono alcuna concessione in merito all'integrità territoriale dell'Ucraina. Di tutto il resto siamo pronti a discutere». Ciò corrisponde allo spirito della proposta di lavoro italiana. Il presupposto del nostro documento è l’«ownership» ucraina sull'intero negoziato: solo a Kiev spetta definire i propri obiettivi e indirizzi nelle trattative. La piena sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina sono princìpi irrinunciabili.
  Proprio per la sua natura embrionale, la bozza di percorso negoziale non ha ancora fatto oggetto di comunicazione diretta con le Autorità russe. Il suo obiettivo non è infatti mettere in campo un'iniziativa italiana isolata da discutere in via bilaterale, quanto propiziare la convergenza di un gruppo di Paesi che intendano svolgere congiuntamente un'azione di facilitazione.
  Questo lavoro è tuttora in corso. Perciò le critiche rivolte al documento da taluni esponenti delle istituzioni russe appaiono premature.
  Del resto, lo stesso portavoce del Cremlino ha manifestato l'intenzione delle autorità russe di esplicitare una posizione compiuta solo a seguito di una disamina del testo consolidato. Stiamo lavorando perché se ne determino le condizioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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