ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 700 del 24/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 24/05/2022
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 24/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 24/05/2022
Stato iter:
25/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/05/2022
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 25/05/2022
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/05/2022

SVOLTO IL 25/05/2022

CONCLUSO IL 25/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08161
presentato da
DE TOMA Massimiliano
testo di
Martedì 24 maggio 2022, seduta n. 700

   DE TOMA, ZUCCONI e CAIATA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il conflitto russo-ucraino e la forte subordinazione europea al gas russo hanno imposto ai Paesi membri dell'Unione europea un sollecito adattamento delle politiche energetiche allo scopo di ridurre la dipendenza dalla Russia;

   la Commissione europea ha recentemente elaborato il piano Repower EU con l'obiettivo di ridurre di due terzi la dipendenza dal gas russo;

   l'Italia è seconda in Europa per consumo di gas naturale, ove circa il 38-40 per cento, pari a 29 miliardi di metri cubi l'anno, proviene dalla Russia;

   il nostro Paese presenta un sistema energetico fortemente basato sulle importazioni: l'86 per cento del gas viene importato via gasdotto, il 14 per cento sotto forma di Gnl che viene immesso nella rete attraverso i terminali di rigassificazione di Panigaglia, Livorno e Rovigo;

   a fronte di consumi di gas relativamente stabili – che negli ultimi vent'anni sono oscillati tra i 70 e gli 86 miliardi di metri cubi l'anno – la produzione nazionale di gas naturale è passata da oltre 20 miliardi di metri cubo negli anni 90 a poco più di 3 miliardi nel 2021;

   per sopperire alle importazioni dalla Russia, il Governo italiano sta intraprendendo una serie di iniziative urgenti volte ad incrementare la sicurezza energetica in materia, in particolare, di gas naturale;

   le iniziative governative protendono verso la massimizzazione delle importazioni attraverso le infrastrutture esistenti. Circa il gas naturale liquefatto, è stata annunciata dal Ministero della transizione ecologica l'intenzione di utilizzare al 100 per cento la capacità degli impianti esistenti;

   recentemente sono state introdotte procedure autorizzative semplificate per l'incremento della capacità di rigassificazione nazionale esclusivamente alle unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente;

   l'aumento della capacità di rigassificazione degli impianti esistenti costituisce un'opportunità strategica per la Nazione, al fine di migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e aumentare la diversificazione;

   l'ampliamento della capacità delle strutture esistenti presenterebbe costi competitivi rispetto all'installazione di nuovi rigassificatori con costi operativi negli anni marginali e minori tempi di realizzazione rispetto a nuove infrastrutture –:

   se, per quanto di competenza, il Ministro interrogato ritenga di adottare iniziative perché le procedure autorizzative semplificate trovino applicazione anche per l'eventuale capacità di rigassificazione addizionale che gli impianti di rigassificazione oggi esistenti possono realizzare e se siano stati sviluppati piani per aumentare la capacità estrattiva di gas sul territorio nazionale.
(5-08161)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08161

  In merito alla questione posta dagli onorevoli interroganti, si rappresenta quanto segue.
  Il deflagrare del conflitto russo-ucraino ha posto l'esigenza per i Paesi dell'Unione Europea di adottare misure al fine di far fronte principalmente alla dipendenza dall'importazione del gas russo; ciò è avvenuto, come ricordato dall'interrogante, attraverso l'adozione del Piano denominato «REPower EU».
  Detto Piano si prefigge, altresì, di agire con ancora più determinazione contro il cambiamento climatico, rafforzando le azioni volte al risparmio energetico, alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e ad una decisa accelerazione dell'installazione di impianti di energia rinnovabile, in un'ottica di rafforzamento della sicurezza energetica e di crescita economica grazie ad un maggiore impulso al processo di transizione ecologica.
  Inoltre, per poter sostituire le forniture di gas provenienti dalla Russia, è stato ritenuto opportuno aumentare in maniera strutturale la capacità di rigassificazione nazionale attraverso l'installazione di nuovi terminali di rigassificazione.
  A tal fine, tenuto conto delle stringenti tempistiche, come rappresentato dagli interroganti, sono state approvate nel decreto-legge n. 50 del 2022 norme ad hoc per accelerare le procedure autorizzative e traguardare nel minore tempo possibile l'aumento della capacità di rigassificazione nazionale.
  Per quanto attiene gli impianti esistenti, si rappresenta che l'aumento della capacità di rigassificazione degli stessi rappresenterebbe sicuramente un'opportunità, ma le eventuali modifiche dei tre impianti già ubicati in Italia, viste le loro dimensioni e le possibilità tecniche di ulteriori aumenti, non sarebbero di certo sufficienti da sole a sopperire alle forniture di gas russo, ma rappresenterebbero un contributo minimo. È per questo che l'attuale formulazione normativa interviene e si focalizza su quelle iniziative che darebbero un reale e concreto contributo alla sostituzione delle forniture russe.
  Le eventuali modifiche agli impianti esistenti è stato ritenuto possano seguire quella che è la procedura autorizzativa «classica», ai sensi dell'articolo 46 del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, non necessitando, in relazione alla tipologia di iniziative, di tutte le deroghe e snellimenti necessari per l'installazione di nuove unità di rigassificazione.
  Resta inteso che ulteriori valutazioni circa la necessità di estendere le semplificazioni autorizzative anche alle modifiche degli impianti esistenti saranno certamente condotte in fase di conversione del citato decreto-legge.
  In ultimo, con il decreto-legge n. 17 del 2022, convertito con modificazioni dalla legge n. 34 del 27 aprile 2022, è stata introdotta una misura volta proprio a promuovere l'incremento di produzione nazionale di gas.
  Tale misura, in linea con l'azione del Governo per il contenimento dei prezzi dell'energia, disciplina l'avvio e lo svolgimento di procedure per l'approvvigionamento di gas naturale di produzione nazionale dai titolari di concessioni di coltivazione, attese le risultanze effettuate in esito all'applicazione del PiTESAI.
  La finalità della misura risiede nella volontà di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti a prezzi equi per i clienti finali e, allo stesso tempo, di ridurre le emissioni di gas climalteranti e, pertanto, l'impatto ambientale.
  È previsto un incremento della produzione nazionale di circa 2,2 miliardi di metri cubi, anche al fine di una valorizzazione della produzione, attraverso l'utilizzo delle concessioni disponibili e l'ottimizzazione dei campi esistenti, definendo altresì un meccanismo di assegnazione della nuova produzione ai consumatori industriali.
  In particolare, il GSE stipulerà dei contratti di acquisto a lungo termine ed i volumi di gas incrementali saranno destinati al mercato nazionale, ed in particolare ai clienti finali industriali, con priorità per coloro che sono caratterizzati da processi produttivi ad alta intensità di consumo, con previsione di riserva di almeno un terzo alle PMI, a condizioni e prezzi definiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gas naturale

consumo d'energia

importazione