ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07793

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 667 del 29/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
D'ELIA CECILIA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 29/03/2022
Stato iter:
30/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 30/03/2022
Resoconto SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 30/03/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 30/03/2022
Resoconto SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/03/2022

SVOLTO IL 30/03/2022

CONCLUSO IL 30/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07793
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 29 marzo 2022, seduta n. 667

   BENAMATI, BONOMO, D'ELIA, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   l'incremento esponenziale del prezzo prodotti energetici in Italia sta impattando significativamente nella vita di cittadini e imprese: gli aumenti hanno sia ragioni di carattere strutturale che dinamiche congiunturali quali il boom di domanda dovuto alla ripresa dell'economia mondiale che ha innescato una spirale competitiva sugli approvvigionamenti e forti aumenti dei prezzi, il processo inflazionistico in atto ovunque, e ultima ma peraltro altamente impattante per quanto ci riguarda, la guerra in corso in Ucraina;

   nonostante la diversificazione negli anni passati delle fonti di approvvigionamento, con l'obiettivo di evitare di dipendere pesantemente da un singolo produttore, a causa del drastico calo della produzione interna e delle importazioni dal nord Europa si è mantenuta fino ad oggi la quota di gas russo attorno al 40 per cento dei consumi nazionali;

   per la riduzione dei costi energetici si è intervenuti a più riprese, con l'abbattimento degli oneri generali e riducendo il carico fiscale e parafiscale sulle bollette per famiglie, piccole e medie imprese e imprese energivore. Misure che con l'ultimo decreto hanno giustamente preso una direzione innovativa: si inizia a parlare di autonomia energetica dell'Italia grazie al rafforzamento delle acquisizioni da Paesi affidabili, di incrementare di alcuni miliardi di metri cubi la produzione nazionale, raddoppiare la Tap, implementare i nostri sistemi di rigassificazione, tutto per dimezzare e poi ridurre al minimo la dipendenza dalla Russia. L'azione di acquisto e vendita, a prezzi coerenti con i costi di produzione, del gas nazionale da parte dei Gse, l'uso più dinamico degli stoccaggi l'aumento dell'efficienza energetica e l'ampliamento del tema delle comunità energetiche sono altre azioni che vanno nella giusta direzione e che vanno integrate a livello europeo con una maggiore differenziazione delle fonti di approvvigionamento energetico, con l'acquisto comune delle forniture e un price cap ai prezzi del gas e con la formazione del prezzo dell'energia elettrica meno legato al gas;

   nell'ultimo Consiglio europeo l'Europa stenta a trovare una soluzione unitaria, così come non si è trovata sufficiente compattezza sull'applicazione di tetti di prezzo del gas;

   peraltro, i meccanismi di indicizzazione continuano a rimanere legati al Ttf, anche se stanno venendo meno le condizioni oggettive di rappresentatività e significatività di tale indice –:

   quali siano le intenzioni del Governo per intervenire in relazione a quanto esposto in premessa a tutela non solo dei clienti domestici ma anche di tutto il sistema produttivo italiano fortemente compromesso da questa spirale di prezzi.
(5-07793)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07793

  In merito alla questione posta dagli Onorevoli interroganti, relative ad iniziative volte a tutelare sia i consumatori che le imprese dalla spirale di aumento dei prezzi dell'energia, si rappresenta quanto segue.
  I mercati energetici, a livello globale, sono stati investiti da fenomeni di rialzo delle quotazioni delle materie prime, soprattutto per quanto concerne il gas, che hanno determinano aumenti di prezzo eccezionali sia del gas naturale che dell'energia elettrica.
  Questo fenomeno ha origine sia da questioni di mercato che geopolitiche con un forte impatto su tutti i Paesi, non solo europei, con la previsione di un suo protrarsi anche nei mesi prossimi.
  Come ricordato dagli interroganti, il Governo è intervenuto più volte sin dell'anno scorso attraverso provvedimenti normativi che hanno stanziato ingenti risorse, inizialmente volti alla tutela delle fasce più deboli della popolazione e delle aziende maggiormente dipendenti dal gas.
  Purtuttavia, sono state varate misure di portata strutturale nella direzione di accelerare il percorso di transizione ad un sistema energetico centrato sulle fonti rinnovabili, sia nella direzione di diversificare le fonti di approvvigionamento che di ridurre la dipendenza energetica dall'estero.
  Difatti, nel decreto-legge n. 17 del 2022 sono previste ulteriori semplificazioni delle procedure autorizzative nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché la valorizzazione della produzione nazionale di gas naturale ai fini della sicurezza e del contenimento dei costi per le imprese, attraverso la stipula di contratti a lungo termine.
  Da ultimo, con il decreto-legge n. 21 del 2022, è stata posta attenzione anche al rafforzamento delle attività di sorveglianza sui prezzi. Sono stati infatti potenziati le attività e gli strumenti a disposizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, che potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.
  Inoltre, è stato previsto l'obbligo per i titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano di trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere, ai fini della trasparenza e del monitoraggio nel mercato del gas naturale, nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili.
  Qualsivoglia iniziativa si intraprenda, non si può prescindere dalla considerazione del mix energetico nazionale in cui, pur a fronte di una penetrazione crescente delle fonti rinnovabili, il ruolo del gas riveste ancora un ruolo importante, anche nella generazione di energia elettrica.
  Atteso ciò, è importante evidenziare ulteriori misure intraprese dal Governo per rendere più resiliente il sistema energetico, attraverso una ulteriore regolazione del sistema di stoccaggio di gas volto a sollecitare la risposta degli operatori, nonché attraverso interlocuzioni avviate con i Paesi terzi per una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas naturale, nella consapevolezza del ruolo ancora importante di questo vettore energetico per la transizione energetica in condizioni di sicurezza delle forniture.
  Il Governo italiano ha assunto un ruolo attivo, anche in funzione delle esigenze di medio-lungo periodo di un disegno dei mercati energetici coerente con le sfide della transizione e della maggiore indipendenza energetica dell'UE dalla Russia, nel quadro delle iniziative adottate a livello europeo dalla Commissione europea, ad esempio mediante l'adozione della Comunicazione sulla sicurezza degli approvvigionamenti e sulla sostenibilità dei prezzi e del Quadro temporaneo sugli aiuti di stato per affrontare gli effetti della guerra in Ucraina.
  Ulteriori proposte, quali l'applicazione di un tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento del mercato dell'energia elettrica dal mercato del gas naturale, necessitano di interventi nazionali armonizzati a livello europeo sul funzionamento dei mercati energetici sempre più integrati.
  Pertanto, è ferma intenzione del Governo di promuovere nei tavoli europei misure concrete per la revisione del disegno dei mercati energetici, in modo da valorizzare il ruolo delle negoziazioni a lungo termine, anche con riferimento alla diffusione dello strumento dei PPA (Power Purchase Agreement), con l'obiettivo di integrare in modo efficace l'energia rinnovabile nel sistema ed evitare che i cittadini paghino prezzi non corrispondenti ai costi di produzione, anche per assicurare che la transizione energetica avvenga in condizioni di equità sociale ed economica.
  Il Governo, congiuntamente ai soggetti preposti, continuerà a porre massima attenzione all'evolversi delle dinamiche del mercato e all'andamento dei prezzi dell'energia al fine di sostenere la ripresa economica e limitare le ripercussioni sugli utenti e sul sistema produttivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

approvvigionamento d'energia

approvvigionamento

sicurezza d'approvvigionamento