ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07666

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 652 del 08/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 08/03/2022
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 08/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 08/03/2022
Stato iter:
09/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2022
Resoconto SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 09/03/2022
Resoconto SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2022

SVOLTO IL 09/03/2022

CONCLUSO IL 09/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07666
presentato da
FOTI Tommaso
testo di
Martedì 8 marzo 2022, seduta n. 652

   FOTI, BUTTI e RACHELE SILVESTRI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   i negoziati in occasione della Cop26 hanno portato all'adozione del Glasgow climate pact, che ha fissato, tra gli altri, l'obiettivo minimo di decarbonizzazione per tutti gli Stati firmatari: un taglio del 45 per cento delle emissioni di anidride carbonica al 2030 rispetto al 2010, che dovrebbero poi arrivare a zero intorno al 2050;

   nel mese di giugno 2021, con l'approvazione del regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, è stato, altresì istituito a livello europeo il «Fondo per una transizione giusta», al fine di fornire sostegno alle persone, alle economie e all'ambiente dei territori che fanno fronte a gravi sfide socio-economiche derivanti dal processo di transizione verso gli obiettivi 2030 dell'Unione per l'energia e il clima e verso un'economia climaticamente neutra dell'Unione entro il 2050;

   il 14 luglio 2021 la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte legislative che definiscono come si intende raggiungere la neutralità climatica nell'Unione europea entro il 2050, compreso l'obiettivo intermedio di riduzione netta di almeno il 55 per cento delle emissioni di gas serra entro il 2030;

   il Piano per la transizione ecologica (Pte), inoltre, individua otto obiettivi principali delle politiche ambientali dell'Italia: decarbonizzazione, mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell'aria, contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico, risorse idriche e relative infrastrutture, biodiversità, tutela del mare, promozione dell'economia circolare;

   la Conferenza unificata, nella seduta del 2 dicembre 2021, ha espresso parere negativo sulla proposta del predetto Pte. In particolare, la Conferenza ha evidenziato il permanere delle condizioni preclusive all'espressione di un parere positivo –:

   in quale stato si trovi oggi il Piano per la transizione ecologica.
(5-07666)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07666

  Con riferimento alla questione posta dagli Onorevoli interroganti, si osserva che la proposta del Piano di Transizione Ecologica è stata approvata dal Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) in data 28 luglio 2021 e successivamente esaminata dalle Camere e dalla Conferenza unificata.
  Il testo finale del Piano, approvato in data 8 marzo 2022 dal CITE, è il frutto di un lungo e collegiale processo tra i vari dicasteri partecipanti al CITE e ha tenuto conto dei commenti ricevuti sia dalle Camere e sia dalla Conferenza unificata.
  In merito, è bene citare il rafforzamento delle iniziative di contrasto agli incendi, la protezione della biodiversità e del contrasto al consumo di suolo, non limitato agli ambienti costieri, la promozione dell'educazione ambientale, la valorizzazione del ruolo delle comunità energetiche e l'importanza del trasporto su rotaia.
  Inoltre, il Governo ha assunto le iniziative necessarie a superare le ragioni che hanno indotto la Conferenza Unificata, nella riunione del 2 dicembre 2021, ad esprimere un parere contrario, «in particolare adottando modalità procedurali che garantiscano, nella stesura aggiornata del testo e nei suoi aggiornamenti periodici un accentuato coinvolgimento delle Regioni e delle autonomie locali nella definizione della governance del Piano e una più attenta valutazione delle proposte e dei contributi avanzati in quella sede», come raccomandato dalla Commissione VIII (Ambiente) della Camera.
  In conseguenza, gli aspetti legati alla governance del piano stesso sono stati ampliati per accogliere le richieste delle Commissioni parlamentari e con l'intenzione di assicurare un più ampio coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nella stesura delle prossime versioni del PTE.
  Con lo scopo di coinvolgere le regioni e gli enti locali su aspetti di sostanza nella governance del Piano è stato esteso loro l'invito a partecipare attivamente agli otto gruppi di lavoro del CITE.
  Si rammenta, infine, che una relazione sulla messa in opera del Piano sarà approntata entro il 31 maggio di ogni anno e permetterà di identificare in corso d'opera gli adattamenti più opportuni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento stratosferico

riduzione delle emissioni gassose

economia dell'ambiente