ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07523

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 639 del 16/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: MASCHIO CIRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 16/02/2022


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/02/2022
Stato iter:
17/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/02/2022
Resoconto MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2022
Resoconto MACINA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 17/02/2022
Resoconto MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/02/2022

SVOLTO IL 17/02/2022

CONCLUSO IL 17/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07523
presentato da
MASCHIO Ciro
testo di
Mercoledì 16 febbraio 2022, seduta n. 639

   MASCHIO e VARCHI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   è un quadro drammatico quello in cui versa il Tribunale di Venezia, dove la situazione degli organici ha raggiunto livelli tali da richiedere un intervento emergenziale;

   sono allarmanti i dati forniti da magistrati e avvocati in una nota congiunta: «La pubblicazione dei posti vacanti [...] ha purtroppo registrato un bilancio totalmente negativo, posto che a fronte di una o forse due coperture dei cinque posti pubblicati, sono cinque i trasferimenti certi ad altra sede [...]. Nel contempo, la prima sezione penale registrava due nuove scoperture [...] in una pianta organica già di per sé inadeguata a garantire una efficiente tutela dei diritti individuali e una pronta risposta giurisdizionale alle esigenze di una delle economie più avanzate dell'intera penisola (...]. Numeri che equivalgono, addirittura, a una scopertura complessiva di quasi il 40 per cento dei Giudici. Addirittura più drammatica è la scopertura del personale amministrativo che da tempo supera il 40 per cento, con punte di oltre il 70 per cento [...]»;

   il Tribunale di Venezia è il tribunale distrettuale più importante del Nord Est, con una sezione specializzata; terza in Italia, in materia di impresa, una sezione specializzata in materia di immigrazione che registra un numero di pendenze inferiore solo a Roma, Milano, Napoli e Bologna, una competenza in materia di criminalità organizzata, reati di terrorismo, informatici e di pedopornografia;

   i numeri certificano una situazione che rasenta la paralisi dell'intero Tribunale, che si è cercato finora di tamponare con risorse interne, scoprendo necessariamente altri settori delicati, come quello del riesame, o attingendo alle risorse di altri tribunali circondariali e della stessa Corte di appello, non senza ulteriori disagi;

   usando le parole del presidente vicario della Corte d'appello, Citterio, «il rischio è la paralisi per la giustizia veneziana e veneta, della Corte e del distretto di Venezia, competente per molti reati regionali. Carenza di personale e di magistrati. I concorsi ora ci sono, ma nessuno vuole venire a lavorare a Venezia, considerata una sede scomoda, cara. Ho posto al ministero il tema di prevedere un incentivo economico per chi lavora a Venezia: non si tratta di un privilegio, ma di una compensazione dei disagi reali» –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per porre immediato rimedio alla situazione emergenziale in cui versano gli uffici giudiziari veneziani, in particolare, procedendo allo scorrimento delle graduatorie vigenti e al riconoscimento della sede giudiziaria di Venezia quale sede disagiata, perché Venezia, nel bene o nel male, è unica e la sua unicità va riconosciuta.
(5-07523)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 febbraio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-07523

  Con l'atto di sindacato ispettivo innanzi indicato, gli interroganti, lamentando le vacanze in organico nel personale amministrativo e di magistratura del Tribunale di Venezia, domandano alla Ministra della Giustizia quali iniziative intenda adottare per sopperire a tale situazione.
  Al riguardo deve essere innanzitutto posta in risalto, con riferimento al personale amministrativo, e a conferma dell'impegno dell'Amministrazione per fronteggiare i problemi di carenza dell'organico, l'imponente attività di reclutamento realizzata da questo Dicastero, che a partire dall'anno 2020 ha effettuato circa 6068 assunzioni (233 destinate al Distretto di Corte di Appello di Venezia, di cui 21 al Tribunale di Venezia), senza contare le procedure ancora in itinere.
  Più nel dettaglio va ricordato che il Tribunale di Venezia presenta una dotazione organica di 204 unità, a fronte delle quali prestano servizio 125,5 risorse umane. La scopertura effettiva è del 37,50 per cento.
  Le vacanze, che in parte possono farsi risalire anche alle specificità proprie della città di Venezia, interessano i seguenti profili professionali; direttore amministrativo (2 vacanze su 9 posti in organico), funzionario giudiziario (34 su 52), funzionario contabile (1 su 1), cancelliere (11 su 31), assistente giudiziario (17 su 67), operatore giudiziario (9,5 su 21), conducente di automezzi (1 su 5) e ausiliario (3 su 16). Deve essere segnalato che risultano già accantonati e resi indisponibili; 29 posti di funzionario giudiziario, di cui 2 per scorrimento graduatorie e 27 per interpello nazionale; 1 posto di cancelliere per interpello; 3,5 posti di operatore giudiziario; 1 posto di assistente giudiziario per conservazione posto.
  In relazione al profilo professionale di operatore giudiziario risultano assegnate al Tribunale di Venezia 5 risorse a tempo determinato, per cui ad oggi di fatto si registra una scopertura di 4,5 unità.
  Deve essere poi ricordato che questo Dicastero, con riferimento alle sedi che presentano maggiori vuoti in organico (come il Tribunale di Venezia), ha vagliato nell'ipotesi di accordo sulla utilizzazione del fondo risorse decentrate - anno 2021 la possibilità di destinare una quota del fondo stesso al personale ivi incardinato. In particolare nell'ipotesi di accordo si legge «... con circolare del Capo del Dipartimento, previo confronto con le organizzazioni sindacali, sono individuate le prime cinque sedi che rispondono ai requisiti sopra indicati e le modalità di attribuzione delle corrispondenti risorse, con possibilità di graduazione tra gli Uffici della medesima sede…».
  A ciò si aggiunga la ripresa del concorso Ripam per la copertura di 2242 posti di funzionario giudiziario, la cui prova orale è stata ultimata in data 11 febbraio 2022. Merita poi di essere segnalato che nell'ambito delle attività dirette all'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è previsto un progetto straordinario di reclutamento di personale amministrativo con contratto di lavoro a tempo determinato (cristallizzato nel decreto-legge del 9 giugno 2021 n. 80, convertito con modificazioni dalla legge del 6 agosto 2021 n. 113, recante «Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche Amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per l'efficienza della giustizia») diretto a migliorare le prestazioni degli Uffici Giudiziari e ad accompagnare e completare il processo di transizione digitale del sistema giudiziario nello sforzo di abbattimento dell'arretrato e di riduzione della durata dei procedimenti. Per tale obiettivo, al pari degli altri contenuti nel PNRR, la linea di progetto non prevede l'assunzione di personale a tempo indeterminato (in quanto preclusa dalla Commissione Europea) bensì investe sul potenziamento dell'Ufficio per il Processo e sul rafforzamento del capitale umano giovane, attraverso la costituzione di veri e propri team di supporto al magistrato.
  In quest'ambito è prevista l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato della durata pari ad anni 3 di: 1.660 unità di personale amministrativo e tecnico - laureati; 750 unità di personale amministrativo e tecnico - diplomati specializzati; 3.000 unità di personale amministrativo e tecnico - diplomati non specializzati.
  Del pari è prevista l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato di 16.500 addetti all'Ufficio per il Processo - laureati in scienze giuridiche ed economiche, così ripartiti: sino a 16.100 unità per gli Uffici Giudicanti di primo e secondo grado in due cicli da 8.050 unità ciascuno (un primo ciclo per una durata massima di 2 anni e 7 mesi, un secondo ciclo per una durata massima di 2 anni); sino a 400 unità per la Corte di Cassazione, in due cicli da 200 unità ciascuno (un primo ciclo per una durata massima di 2 anni e 7 mesi, un secondo ciclo per una durata massima di 2 anni).
  Con decreto emesso in data 26 luglio 2021 sono state adottate le prime, urgenti, misure organizzative idonee a dare tempestiva attuazione al PNRR e in particolare quelle necessarie per l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato del personale amministrativo addetto all'Ufficio per il Processo al fine di conseguire, nei tempi utili alla realizzazione degli obiettivi fissati, la piena operatività di siffatta struttura organizzativa. Nella prima fase si è inteso procedere alla individuazione dei posti da attribuire ai singoli Distretti di Corte di Appello, riservando alla fase successiva la ripartizione dei contingenti tra i singoli Uffici Giudicanti di primo e secondo grado all'interno dei medesimi distretti. La consistenza numerica complessiva delle risorse assegnate al Distretto di Corte di Appello di Venezia è stata pari a 388 unità.
  In data 6 agosto 2021 è stato pubblicato relativamente all'Ufficio per il Processo il bando di concorso diretto all'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato del primo contingente di 8.171 unità.
  La prova scritta si è svolta nei giorni che vanno dal 24 novembre al 1° dicembre 2021 mentre la relativa graduatoria di merito è stata pubblicata in data 14 gennaio 2022. La scelta delle sedi è stata eseguita mediante la piattaforma Formez STEP-ONE nell'arco temporale ricompreso tra il 20 e il 28 gennaio 2022, L'immissione in possesso dei vincitori negli Uffici Giudicanti di merito avverrà a partire dal 21 febbraio 2022.
  Inoltre è in procinto di essere avviata la procedura per l'assunzione di altre 5.410 unità a tempo determinato di personale tecnico (informatico, contabile, edile, gestionale e statistico) e giuridico amministrativo. Nel corso dell'anno 2024 sarà poi assunto un altro contingente di 8.250 addetti all'Ufficio per il Processo, che in totale saranno 16.500.
  Ovviamente, tutto quanto sinora illustrato non preclude la possibilità medio tempore di garantire una migliore funzionalità dei servizi attraverso provvedimenti di natura transitoria, quali ad esempio i comandi da altre Pubbliche Amministrazioni, le applicazioni temporanee in ambito distrettuale e gli scambi di sedi, tutti strumenti previsti nell'Accordo sulla Mobilità del personale amministrativo del 15 luglio 2020. Passando adesso al personale di magistratura, deve essere posto in risalto che il Tribunale di Venezia presenta scoperture soltanto nel posto di Presidente Aggiunto della Sezione Gip, in 11 dei 50 posti di Giudice e in 4 dei 29 posti di Giudice Onorario di Tribunale.
  Effetti positivi per gli Uffici Giudiziari in generale – e quindi anche per la sede di Venezia – potranno derivare in seguito alla attuazione delle disposizioni approvate nel mese di dicembre dell'anno 2019 (articolo 1 comma 432 della legge del 27 dicembre 2019 n. 160 recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022») che, modificando la legge del 13 febbraio 2001 n. 48, prevedono l'istituzione delle piante organiche flessibili distrettuali, da destinare alla sostituzione di magistrati assenti ovvero all'assegnazione agli Uffici Giudiziari del distretto che presentino condizioni critiche di rendimento.
  La proposta di determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali è stata trasmessa, in data 30 ottobre 2020, al Consiglio Superiore della Magistratura per il prescritto parere. Tale proposta prevede, in conformità al quadro normativo di riferimento, la determinazione sia del contingente complessivo nazionale – individuato in 176 unità, di cui 122 con funzioni giudicanti e 54 con funzioni requirenti – sia dei contingenti destinati ai singoli distretti.
  Il Consiglio Superiore della Magistratura, nel parere deliberato nella seduta dell'8 settembre 2021, ha pressoché integralmente condiviso il progetto ministeriale sia in punto di unità complessive dedicate (176) sia quanto alla loro distribuzione funzionale (tra giudicanti e requirenti) e distrettuale.
  In data 27 dicembre 2021 è stato emesso il decreto che individua le condizioni critiche di rendimento degli Uffici Giudiziari (relativi anche alla magistratura di sorveglianza) che danno luogo all'assegnazione delle nuove risorse dell'organico flessibile distrettuale e fissa la durata minima dell'assegnazione (pari a 1 anno), nonché stabilisce i criteri di priorità per destinare i magistrati della pianta organica flessibile distrettuale alla sostituzione nei casi di assenza dal servizio ovvero per l'assegnazione agli Uffici Giudiziari che versino in condizioni critiche di rendimento.
  In merito, infine, alla possibilità di apportare modificazioni in aumento alla dotazione organica del personale amministrativo e di magistratura – al fine di ampliare la pianta organica degli Uffici Giudiziari di Venezia –, si osserva che, essendo la materia oggetto di riserva di legge, ciò è realizzabile solo tramite una iniziativa legislativa specificamente rivolta alla complessiva razionalizzazione della distribuzione del suddetto personale negli Uffici Giudiziari di primo grado presenti sull'intero territorio nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale