ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07522

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 639 del 16/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: PITTALIS PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/02/2022


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/02/2022
Stato iter:
17/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/02/2022
Resoconto PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2022
Resoconto MACINA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 17/02/2022
Resoconto PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/02/2022

SVOLTO IL 17/02/2022

CONCLUSO IL 17/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07522
presentato da
PITTALIS Pietro
testo di
Mercoledì 16 febbraio 2022, seduta n. 639

   PITTALIS e ZANETTIN. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la vicenda giudiziaria dell'avvocato Giancarlo Pittelli è oggetto di una mobilitazione trasversale della stampa, nonché di una interrogazione (n. 4-06643 del 31 agosto 2020) Indirizzata all'ex guardasigilli Bonafede il quale ha ritenuto di non dover assumere iniziative;

   Pittelli, imputato in un procedimento penale seguito a una indagine della procura di Catanzaro, si trova attualmente agli arresti domiciliari: Il Tribunale di Vibo Valentia ha accolto l'istanza dei legali dell'ex senatore, in sciopero della fame dal 12 gennaio 2022;

   Pittelli venne arrestato nella notte del 19 dicembre 2019: la mattina seguente la Procura di Catanzaro in conferenza stampa, illustrò l'operazione eseguita, qualificando Pittelli «l'anello di congiunzione tra il mondo di sopra e il mondo di sotto»;

   giorni dopo, il procuratore generale presso la Corte d'appello di Catanzaro, dottor Lupacchini, dichiarava a TGCom24 di essere venuto a conoscenza dell'inchiesta solo dalla stampa;

   Pittelli venne trasferito nelle carceri di Badu e' Carros, in regime di 41-bis;

   nonostante il 9 gennaio 2020 il Tribunale della libertà di Catanzaro avesse derubricato il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa a quello di concorso esterno e la Corte di cassazione, il 25 giugno 2020, avesse escluso l'aggravante mafiosa per il delitto di rivelazione di segreti d'ufficio, Pittelli è rimasto ristretto in 41-bis fino all'ottobre 2020;

   è stata, poi, disposta la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico: tale misura sarebbe stata revocata, con il trasferimento alla sezione di Alta sicurezza della casa circondariale di Melfi, dopo che Pittelli si è rivolto, nel dicembre 2021 all'amica, la Ministra Mara Carfagna con una lettera dove esprimeva il proprio stato di prostrazione;

   in tale missiva Pittelli avrebbe lamentato la diffusione del contenuto di intercettazioni, fra l'altro menzionate nell'ordinanza restrittiva, oltre che la manipolazione del contenuto di un'altra intercettazione;

   sono numerosi gli aspetti di criticità: la eccessiva dilatazione temporale delle misure cautelari applicate che sta superando i due anni, nonostante la derubricazione dei capi d'imputazione; la revoca degli arresti domiciliari successiva alla missiva, in relazione al rispetto del principio di proporzionalità;

   la diffusione da parte della stampa del contenuto di intercettazioni, atti coperti da segreto, nonché irrilevanti ed inerenti alla vita privata dell'imputato, parrebbe essere avvenuta in violazione dell'articolo n. 268 del codice di procedura penale e del principio di presunzione di non colpevolezza –:

   se intenda attivare al riguardo i propri poteri ispettivi.
(5-07522)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 febbraio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-07522

  Con l'atto di sindacato ispettivo innanzi indicato, l'interrogante – con specifico riferimento al procedimento penale istruito dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro che vede coinvolto l'avvocato Giancarlo Pittelli, attualmente nella fase del giudizio innanzi al Tribunale di Vibo Valentia – domanda alla Ministra della Giustizia «...56 intenda attivare i propri poteri ispettivi...» in relazione alla «...eccessiva dilatazione temporale delle misure, cautelari che sta superando i 2 anni...», alla «revoca degli arresti domiciliari successiva alla missiva...» inviata dall'avvocato Giancarlo Pittelli alla Ministra Mara Carfagna e alla «...diffusione da parte della stampa del contenuto di intercettazioni, atti coperti da segreto, nonché irrilevanti e inerenti alla vita privata dell'imputato…».
  Al riguardo deve essere innanzitutto ricordato che il giudizio di primo grado, a carico tra gli altri dell'avvocato Giancarlo Pittelli è attualmente in corso di svolgimento innanzi al Tribunale di Vibo Valentia.
  Non è stato possibile acquisire informazioni di dettaglio in relazione alla posizione cautelare dell'avvocato Giancarlo Pittelli, in quanto il Collegio giudicante ha tenuto l'udienza dibattimentale per tale giudizio sino ad ora tarda anche nella giornata del 16 febbraio 2022. In ogni caso si deve rilevare che, avverso il provvedimento cautelare che ha sottoposto l'avvocato Giancarlo Pittelli alla misura custodiale degli arresti domiciliari, ben possono essere azionati gli ordinari strumenti di impugnazione previsti dall'ordinamento in merito alla persistenza dei relativi presupposti.
  Per quanto riguarda infine la dedotta diffusione indebita del contenuto di intercettazioni effettuate nell'ambito del procedimento penale a carico tra gli altri dell'avvocato Giancarlo Pittelli, deve rilevarsi che si tratta di documenti già depositati in sede di avviso di cui all'articolo 415-bis del codice di procedura penale e quindi nella disponibilità di tutte le parti.
  Ne consegue che non sembra al momento possibile enucleare l'esistenza di profili di criticità nell'operato dei magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro tali da giustificare l'esercizio da parte di questo Dicastero dei «...propri poteri ispettivi...».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

inchiesta giudiziaria

regime penitenziario