ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 635 del 09/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2022
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2022
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2022
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2022
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2022
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 09/02/2022
Stato iter:
09/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2022
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 09/03/2022
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2022

SVOLTO IL 09/03/2022

CONCLUSO IL 09/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07497
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n. 635

   PEZZOPANE, MORASSUT, BRAGA, BURATTI, MORGONI, PELLICANI e ROTTA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   ai sensi dell'articolo 184-ter del decreto legislativo n. 152 del 2006 un rifiuto cessa di essere tale quando è stato sottoposto ad operazioni di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, che soddisfino determinati criteri tra i quali, in particolare, l'assenza di impatti complessivi negativi sull'ambiente. Tali criteri vengono ricavati dalla disciplina comunitaria o, in mancanza di essa, sono fissati dal Ministero della transizione ecologica con propri decreti, «caso per caso per specifiche tipologie di rifiuto» includendo anche eventuali valori limite;

   dal 2013 ad oggi sono stati emanati solo 5 decreti «end of waste»: il decreto ministeriale 14 febbraio 2013, n. 22 (su determinate tipologie di combustibili solidi secondari – Css), il decreto ministeriale 28 marzo 2018, n. 69 (conglomerato bituminoso), il decreto ministeriale 15 maggio 2019, n. 62 (prodotti assorbenti per la persona (PAP)), il decreto ministeriale 31 marzo 2020, n. 78 (gomma vulcanizzata derivante da pneumatici fuori uso) e il decreto ministeriale 22 settembre 2020, n. 188 (da carta e cartone);

   informazioni più aggiornate sono state fornite, nella seduta del 10 marzo 2021, in risposta all'interrogazione n. 5-05463 durante la quale il Governo ha comunicato che erano in procinto di essere inviati al Consiglio di Stato per il parere gli schemi dei decreti relativi alla cessazione di qualifica di rifiuto riguardanti: rifiuti di vetro sanitario per la produzione di scaglie di vetro; rifiuti da spazzamento stradale per la produzione di inerti recuperati; rifiuti da pile e accumulatori per la produzione di pastello di piombo recuperato; rifiuti da costruzione e demolizione per la produzione di inerti recuperati e altri erano in lavorazione;

   risulta fondamentale per dare certezza al settore del riciclo l'adozione tempestiva dei decreti attuativi end of waste per permettere il riutilizzo del rifiuto nel processo produttivo come materia prima secondaria. Si tratta, infatti, di uno strumento essenziale per il rilancio dell'economia circolare, e dunque del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza climatica irraggiungibili senza il passaggio dall'economia lineare a quella circolare –:

   quale sia lo stato dell'iter relativo all'emanazione dei decreti attuativi in materia di end of waste elencati in risposta all'interrogazione richiamata in premessa, quali ulteriori decreti sia previsto che vengano emanati e quali siano gli obiettivi temporali per l'emanazione degli stessi.
(5-07497)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07497

  Con riferimento alla questione posta dagli Onorevoli interroganti in merito allo stato dei decreti end of waste, si precisa, in via generale, che sono in corso le attività finalizzate all'adozione degli stessi.
  Più nel dettaglio, si rappresenta che l'articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede, ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, la definizione di criteri elaborati conformemente alle condizioni di cui al comma 1 del medesimo articolo per specifiche tipologie di rifiuto, attraverso l'adozione di un decreto di natura regolamentare del Ministro della transizione ecologica.
  Pertanto, l'iter che conduce all'adozione di detti decreti è particolarmente lungo e complesso.
  Infatti, oltre alla opportuna acquisizione di pareri tecnici (segnatamente quelli di ISPRA e ISS), l'articolo 17, comma 4, della legge n. 400 del 1988 richiede l'acquisizione del parere di legittimità del Consiglio di Stato.
  Inoltre, occorre procedere alla notifica di ciascun draft di tali decreti alla Commissione europea, con conseguente necessità di attendere, per l'adozione degli stessi, il termine di stand still.
  Nel quadro del suddetto iter procedurale, gli uffici competenti di questo Ministero sono impegnati a concludere le istruttorie per specifiche tipologie di rifiuto.
  Come noto, alcuni degli schemi di decreto hanno ricevuto un parere interlocutorio da parte del Consiglio di Stato (rifiuti di vetro sanitario per la produzione di scaglie di vetro; rifiuti da pile e accumulatori per la produzione di pastello di piombo recuperato; rifiuti da costruzione e demolizione per la produzione di inerti recuperati); altri hanno richiesto, a seguito del parere del Consiglio di Stato e della notifica alla Commissione europea, modifiche sostanziali, che impongono di replicare i predetti passaggi procedurali (è il caso dello schema di decreto relativo ai rifiuti da spazzamento stradale per la produzione di inerti recuperati).
  Si rappresenta, peraltro, che una significativa accelerazione dell'attività preordinata all'adozione dei predetti decreti potrà provenire dalla recente costituzione, presso l'Ufficio legislativo del Ministero della transizione ecologica, di un apposito gruppo di lavoro, composto non solo da giuristi, ma anche da tecnici esperti della materia. Tale gruppo è chiamato a operare secondo specifiche scansioni temporali e per obiettivi predeterminati.
  Al momento sono in fase di istruttoria tecnica gli schemi di decreto concernenti le seguenti categorie di rifiuti: rifiuti di gesso provenienti dalla demolizione dei pannelli di cartongesso; rifiuti di plastiche miste provenienti dalle cartiere (pulper); rifiuti di membrane bituminose per la produzione di additivi destinati alle miscele bituminose.
  In considerazione del fatto che l'iter procedurale sopra descritto implica il coinvolgimento di una pluralità di soggetti, attese le diverse interlocuzioni e intese necessarie, non è possibile prevedere il termine di adozione dei decreti citati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accumulatore elettrico

rilancio economico

sostanza bituminosa