ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07367

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 628 del 17/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/01/2022


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/01/2022
Stato iter:
25/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2022
Resoconto PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 25/05/2022
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/01/2022

DISCUSSIONE IL 25/05/2022

SVOLTO IL 25/05/2022

CONCLUSO IL 25/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07367
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Lunedì 17 gennaio 2022, seduta n. 628

   DEIDDA. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   l'abbandono scolastico in Italia registra un miglioramento, scendendo al 13,1 per cento nel 2020, ma il Paese resta lontano dai più elevati standard europei. Peggio dell'Italia solo Malta (16,7 per cento), Spagna (16 per cento) e Romania (15,6 per cento). Lo segnala il report di Openpolis dedicato all'abbandono scolastico riportato dal quotidiano Il Sole 24 ore;

   secondo l'ultimo rapporto Eurostat il nostro Paese è tra quelli dove con più frequenza i giovani tra i 18 e i 24 anni risultano fermi al primo ciclo di istruzione. Hanno abbandonato il sistema di istruzione senza conseguire, quindi, il diploma di scuola superiore o titolo equivalente. Peggio dell'Italia solo Islanda (14,8 per cento), Romania (15,6 per cento), Spagna (16 per cento); Malta (16,7 per cento), Turchia (26,7 per cento), che sono distanti anni luce dalle più virtuose Croazia (il cui dato – 2,2 per cento – è però parziale), Grecia (3,8 per cento), Slovenia (4,1 per cento) e Irlanda (5 per cento);

   sono dati riferiti al periodo prima della pandemia, dei lockdown, della didattica a distanza e dei problemi ad essa correlati;

   per l'anno scolastico 2021-2022 sono stati indetti i seguenti concorsi, per esami, per l'ammissione di complessivi centonovantotto giovani ai licei annessi alle Scuole militari dell'Esercito, alla Scuola navale militare e alla Scuola militare aeronautica con la seguente ripartizione di posti per Forza armata, sede e ordine di studi:

    a) posti cento per il concorso relativo all'ammissione alle Scuole militari dell'Esercito, così ripartiti:

     1) «Nunziatella» di Napoli:

      3° liceo classico: posti venti;

      3° liceo scientifico: posti trenta;

     2) «Teuliè» di Milano:

      3° liceo classico: posti venti;

      3° liceo scientifico: posti trenta;

   presso la Scuola militare «Nunziatella» di Napoli saranno ammesse, sino ad un massimo di quindici concorrenti vincitrici di sesso femminile, individuate in ordine di graduatoria di merito al termine del concorso, tra coloro che hanno espresso la preferenza di assegnazione a tale sede. Resta salva l'ammissione delle rimanenti, risultate comunque in graduatoria in posizione utile, alla Scuola militare «Teuliè» di Milano;

    b) posti sessanta per il concorso relativo all'ammissione alla Scuola navale militare «Francesco Morosini», così ripartiti:

     1) 3° liceo classico: posti venti;

     2) 3° liceo scientifico: posti quaranta;

    c) posti trentotto per il concorso relativo all'ammissione alla Scuola militare aeronautica «Giulio Douhet», così ripartiti:

     1) 3° liceo classico: posti diciotto;

     2) 3° liceo scientifico: posti venti;

   l'attività nelle suddette scuole militari è apprezzata per la qualità dell'istruzione ma anche per la qualità della vita e i rapporti che si creano per gli stessi studenti;

   le scuole militari non offrono, anche se è superfluo ribadirlo, una formazione utile per poi accedere eventualmente alle Accademie militari, ma offrono una preparazione per affrontare al meglio qualsiasi percorso universitario e/o professionale;

   il grande apprezzamento per gli istituti militari è dimostrato dai numeri degli aspiranti partecipanti alla prova preselettiva che raggiunge il migliaio per appena pochi posti a disposizione;

   sarebbe auspicabile prevedere un graduale aumento dei posti disponibili in ogni istituto militare –:

   se siano a conoscenza di quanto sopra esposto e quali opportune iniziative intendano adottare a favore delle scuole militari e per un eventuale aumento dei posti a concorso nelle scuole militari dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica militare.
(5-07367)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-07367

  In merito ai quesiti posti con l'atto di sindacato ispettivo in discussione, si concorda con l'Onorevole interrogante nell'osservare come le quattro Scuole Militari italiane rappresentino un'indiscussa eccellenza nazionale che, annualmente, forma centinaia di giovani destinati ad integrare i quadri professionali sia nell'ambito militare, sia in quello civile.
  In tali Istituti, infatti, all'esito dei necessari iter selettivi, ha luogo un percorso formativo che favorisce, incoraggiandolo, il processo di formazione etico-morale, culturale e fisico degli allievi mediante l'applicazione di un codice di comportamento ispirato alle regole militari, nel quale s'innestano valori e conoscenze fondamentali per lo sviluppo di competenze che saranno spendibili in qualsiasi ambito professionale.
  In questo contesto, alla luce dei quesiti formulati, è opportuno evidenziare come il novero dei posti resi disponibili annualmente nell'ambito delle procedure concorsuali per le Scuole Militari venga definito, da ogni singola Forza armata, sulla base delle potenzialità formative e dei vincoli logistici e infrastrutturali che, a quadro normativo e finanziario vigente, caratterizzano ciascuno dei quattro Istituti e che rappresentano limite imprescindibile.
  In merito, va osservato come gli effetti dei succitati vincoli si siano inevitabilmente manifestati in tutta la loro evidenza nell'ultimo biennio, durante il quale il numero complessivo di allievi ammessi alla frequenza è stato soggetto a riduzione a causa dell'emergenza pandemica e della conseguente necessità di tutelare la salute dei ragazzi ammessi alla frequenza dei corsi, ponendo in essere le misure emanate per ridurre la diffusione del COVID.
  Tale ratio, conseguentemente, governerà le scelte relative ai bandi di reclutamento anche per le prossime procedure concorsuali; al riguardo, va tuttavia considerato come, una volta superata la citata situazione si possa prospettare un progressivo ritorno ai volumi di reclutamento vigenti precedentemente alla crisi pandemica, sempre tenendo nella debita considerazione eventuali vincoli di natura logistico-infrastrutturale.
  Il ripristino della situazione pre-pandemia incontrerebbe, infatti, sia il favore della Difesa, sia quello dei numerosissimi giovani che, ogni anno, concorrono per entrare a far parte degli Istituti militari, a dimostrazione di una qualità formativa di assoluta eccellenza, che rappresenta un valore aggiunto in una fase delicata degli adolescenti e che, a prescindere dalle scelte di vita successive, costituisce un fattore determinante nella preparazione a contesti professionali di altissimo profilo e profondamente stimolanti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

addestramento militare

esame

statistica comunitaria