ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07356

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 626 del 12/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2022
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/01/2022
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/01/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07356
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Mercoledì 12 gennaio 2022, seduta n. 626

   ZOLEZZI, NAPPI e BUSINAROLO. — Al Ministro della salute, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   secondo l'articolo del Fatto alimentare del 23 dicembre 2021 sono oltre 13 milioni gli animali (polli e tacchini in particolare) bruciati a causa di oltre 270 focolai di aviaria in Italia. Tali dati sembrano concordi con quelli pubblicati allevamento per allevamento dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie che in fase di emergenza afferma di non poter confermare un dato totale certo per la possibile discordanza con il numero di animali effettivamente presente al momento del sequestro;

   la maggior parte degli episodi si è registrata in provincia di Verona con qualche caso a Brescia, Mantova e Padova. La situazione è tutt'altro che tranquilla, visto che un numero di casi importante, circa 4 milioni di capi, si era registrato già nel 2017, ma alla fine di un'epidemia durata circa sei mesi. Adesso tale numero è stato raggiunto dopo soli 30 giorni;

   il corpo umano ha pochissimi recettori per il virus dell'influenza aviaria e sono presenti soprattutto a livello polmonare. Il virus quindi deve essere respirato in grande quantità in modo da riuscire ad arrivare direttamente negli alveoli, altrimenti si ferma prima non attecchisce ma va monitorata l'insorgenza di eventuali varianti;

   «La comparsa dell'aviaria in Italia è aumentata – spiega Guido Grilli, docente di patologia aviarie alla facoltà di Veterinaria dell'Università degli studi di Milano – perché il clima è cambiato e molti uccelli migratori ritenuti i principali responsabili della trasmissione svernano nelle zone umide del nostro Paese (in Lombardia se ne contano quasi 200) anziché prolungare il viaggio sino in Africa». I tacchini sono gli avicoli più colpiti da questa influenza aviaria;

   per cercare di contrastare la diffusione del virus, una variante secondo gli esperti dall'alto tasso di contagiosità, il Ministero della salute ha istituito le cosiddette Zur, vale a dire Zone di ulteriore restrizione, che comprendono le province lombarde di Mantova, Bergamo, Brescia e Cremona, e quelle venete di Verona, Padova, Rovigo, Venezia e Vicenza. All'interno di tali zone vengono applicate severe misure di controllo, a partire dal censimento del pollame negli allevamenti industriali e dalla verifica della tempestiva registrazione in Banca dati nazionale (Bdn), oltre all'obbligo di chiusura di tutto il pollame degli allevamenti all'aperto all'interno di un edificio dell'azienda. È stato predisposto inoltre il divieto di accasamento dei tacchini da carne e il divieto di fiere, esposizioni, mostre e mercati dedicati al settore;

   sarebbero 200 i focolai in Veneto, 30 in Lombardia (comunicato del 17 dicembre 2021 di Confagricoltura);

   in legge di bilancio vi è una dotazione di 30 milioni di euro per la filiera avicunicola senza vincoli di sostenibilità;

   le capacità potenziali dei singoli allevamenti è un dato che si ricava, unitamente all'anagrafica di ciascun allevamento, dalla Banca dati nazionale;

   dalla mappa risulta che in Italia, diversamente dagli altri Paesi europei, la stragrande maggioranza dei focolai è in allevamento industriale in Veneto e Lombardia, mentre negli altri Paesi dell'Unione europea sono soprattutto interessati i capi selvatici, e quindi sono pochi casi isolati;

   da inizio millennio sono state concesse innumerevoli autorizzazioni all'allevamento di pollame in Veneto e in Lombardia anche in situazioni di scarsa qualità dell'aria e delle falde acquifere;

   il finanziamento pluriennale del fondo destinato a finanziare l'attuazione delle misure previste dal programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico, di cui al comma 49 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2022, prevede una somma complessiva di 2,1 miliardi di euro, anche per la riduzione delle emissioni nel settore zootecnico –:

   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, intendano adottare iniziative per disporre il censimento del pollame negli allevamenti industriali e la verifica della tempestiva registrazione in Banca dati nazionale su tutto il territorio nazionale, nonché pubblicare il numero di avicoli soppressi durante gli attuali focolai;

   se intendano adottare iniziative per condizionare le autorizzazioni ad ampliamenti o a nuovi allevamenti all'assenza di focolai infettivi negli anni precedenti in quella provincia e al preesistente impatto ambientale del comune interessato dalla richiesta, con particolare riferimento a eventuali infrazioni alla direttiva 2008/50;

   se intendano adottare iniziative per disporre i ristori agli allevatori in base alla successiva riconversione o riduzione numerica dei capi, nell'ottica della risoluzione delle procedure di infrazione per la qualità dell'aria per cui è stato finanziato lo specifico fondo di cui alla legge di bilancio 2022;

   se abbiano informazioni in merito al contagio umano e interumano dei virus aviari.
(5-07356)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

allevamento

statistica agricola

malattia