ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07339

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 625 del 11/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/01/2022
SORTE ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/01/2022
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/01/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/01/2022
Stato iter:
12/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2022
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2022
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/01/2022
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2022

SVOLTO IL 12/01/2022

CONCLUSO IL 12/01/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07339
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Martedì 11 gennaio 2022, seduta n. 625

   SQUERI, TORROMINO, SORTE e PORCHIETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'onda d'urto dell'emergenza sanitaria ha colpito in particolare le aree a maggior afflusso turistico, dove molte imprese commerciali, della ristorazione e dell'intrattenimento si sono viste costrette a chiudere per sempre;

   il Conto satellite del turismo in Italia del settembre 2021, che individua anche i consumi connessi al settore, riferisce che il relativo shopping è crollato tra il 2019 e il 2020 del 38,4 per cento, la ristorazione addirittura del 51 per cento;

   il bilancio 2021 è solo meno disastroso: rispetto al 2019 si registrano -120 milioni di presenze, rispetto al -207 milioni del 2020. Nelle tre ultime settimane dell'anno cancellate 8 milioni di prenotazioni. Le recenti misure, tra smart working e limitazioni alla circolazione, hanno generato, secondo Confesercenti, una sorta di lockdown mascherato, con conseguente crollo dei consumi;

   il Governo è intervenuto (2020-2021) con misure dedicate, compreso un contributo per le attività nei centri storici, ma tali interventi hanno avuto natura episodica, legati alla convinzione che la pandemia sarebbe presto terminata;

   il credito d'imposta per gli affitti non abitativi (8 mesi tra il 2020 e il 2021, di cui al decreto-legge n. 34 del 2020 e al decreto-legge n. 73 del 2021), riferito alle sole somme pagate, si è rivelato di complesso utilizzo a fronte delle difficoltà di cessione al locatore o alle banche;

   due interventi che potevano avere valenza di sostegno strutturale del commercio e servizi nelle città d'arte e nelle aree a maggiore affluenza turistica non sono andati a buon fine;

   quanto alle locazioni commerciali le associazioni di settore hanno contestato che queste sono rimaste a livello pre-lockdown. A fronte di una giurisprudenza a macchia di leopardo era stata approvata una norma per la ricontrattazione dei canoni commerciali (decreto-legge n. 41 del 2021, articolo 6-novies), subito «azzerata» dal decreto-legge n. 73 del 2021, che l'ha limitata alle sole attività chiuse. Il Governo ha poi accolto un ordine del giorno (9/3132-AR/24) per riconsiderare la materia;

   nemmeno è giunto a conclusione il procedimento per l'attribuzione di un codice Ateco specifico per le attività economiche operanti nelle aree ad alta densità turistica di cui all'articolo 182 del decreto-legge n. 34 del 2020;

   la perdurante emergenza impone l'adozione di ulteriori misure di sostegno per tutti i comparti colpiti dalla crisi del turismo, non solo alberghiero, ma anche dell'intrattenimento, della ristorazione, del commercio –:

   quali ulteriori iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare a sostegno dei settori indicati in premessa maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia, anche con riferimento ai citati interventi di natura strutturale.
(5-07339)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 gennaio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07339

  Grazie Presidente, grazie Onorevoli interroganti.

  Com'è stato sottolineato con l'atto in parola, l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha avuto un durissimo impatto sulle aree a maggior afflusso turistico nonché sulle imprese commerciali, come quelle della ristorazione e dell'intrattenimento (in generale).
  Si concorda, dunque, sulla necessità di sostenere con ulteriori e specifiche misure le imprese coinvolte dalla drastica riduzione dei consumi, e si informa che i competenti uffici del Ministero dello sviluppo economico stanno già lavorando unitamente agli altri Ministeri coinvolti (in particolare, il Ministero del turismo nonché il Ministero dell'economia e delle finanze), al fine di reperire ulteriori risorse dirette a compensare le criticità connesse all'emergenza da Covid-19.
  Come ricordato, già durante il periodo di lockdown il Governo è intervenuto con riferimento alle imprese che sono rimaste a lungo chiuse a seguito delle disposizioni restrittive disposte per arginare la diffusione del virus. Proprio a tal fine, infatti, su iniziativa del Ministero dello sviluppo economico, l'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge del 23 luglio 2021, n. 106, ha istituito, un «Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse», con una dotazione di euro 140 milioni per l'anno 2021 (incrementati di ulteriori 20 milioni), per favorire la continuità delle attività economiche per le quali è stata disposta, nel periodo intercorrente fra il 1° gennaio e il 24 luglio 2021, la chiusura per un periodo complessivo di almeno cento giorni. Proprio la lunga durata della chiusura ha infatti indotto a stanziare un Fondo ad hoc per le citate imprese, per le quali non sarebbero state idonee le misure previste nei decreti Ristori e Sostegni.
  Inoltre, si evidenzia che con i decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, rispettivamente in data 23 dicembre e 30 dicembre 2021 – entrambi in corso di registrazione presso la Corte dei Conti – sono state adottate, in attuazione degli articoli 43-bis e 1-ter del decreto-legge 73/2021, misure di sostegno per imprese che svolgono attività, dalla ristorazione collettiva alle cerimonie ed eventi, all'intrattenimento e all'Ho.Re.Ca. in effetti tra le più penalizzate durante l'emergenza Covid, al fine di supportare questi settori.
  Con il primo decreto si è data concreta attuazione ad una misura, dotata di 100 milioni di euro, in favore delle imprese del settore della ristorazione collettiva, che hanno subito una significativa perdita di fatturato, pari al 15 per cento. Si tratta di un comparto che conta circa 1.500 imprese a livello nazionale, con un elevato impatto occupazionale, per l'elevata intensità di manodopera che le caratterizza. Secondo quanto previsto nel decreto, si prevede di concedere contributi da un ammontare minimo di 10.000 euro e variabile in funzione diretta del numero di occupati dell'impresa.
  Con il secondo decreto si è resa operativa, invece, una misura che prevede contributi a fondo perduto per 60 milioni di euro in favore delle imprese del settore eventi – wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering) – duramente colpite dall'emergenza Covid, nel limite di spesa complessivo di 60 milioni di euro per l'anno 2021, destinando un importo pari a 40 milioni al settore del wedding, 10 milioni di euro alle imprese operanti nel settore dell'HO.RE.CA., e 10 milioni di euro alle imprese operanti nel settore, diverso dal wedding, dell'intrattenimento e dell'organizzazione di feste e cerimonie.
  Ancora, il decreto-legge n. 73/2021 («Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali») riconosce, per l'anno 2021, un contributo a fondo perduto in favore dei birrifici artigianali.
  Inoltre, è stata pubblicata, di recente (supplemento ordinario n. 48/L della Gazzetta ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021) la legge 29 dicembre 2021, n. 233 recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose». Al riguardo, l'articolo 1, comma 17-bis, al fine di sostenere la ripresa e la continuità dell'attività delle imprese operanti nel settore della ristorazione, ha istituito presso il Mise un apposito fondo per l'erogazione di un contributo a fondo perduto, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per l'anno 2021.
  Infine, rappresento che, con la legge di bilancio 2022 è stato istituito un Fondo, con una dotazione di 150 milioni di euro per l'anno 2022, da destinare al sostegno degli operatori economici dei settori del turismo, dello spettacolo e dell'automobile, gravemente colpiti dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 (comma 486).
  Inoltre, com'è stato già detto, sono circa 2,2 miliardi di euro le risorse complessive destinate dal Ministero dello sviluppo economico a sostegno della competitività delle filiere industriali strategiche del Paese, che è anche tra le priorità indicate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  L'obiettivo è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d'investimento su tutto il territorio nazionale attraverso lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo oltre che nei settori automotive, microelettronica e semiconduttori (già ricordati nella risposta all'On. Benamati), anche nei settori concernenti le seguenti filiere: metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, turismo, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale.
  A tal proposito, è stata ampliata la dotazione finanziaria dei Contratti di sviluppo (per i quali la legge di bilancio 2022 aveva già stanziato 450 milioni di euro). Ogni progetto d'investimento finanziato dovrà infatti essere funzionale alla nascita, allo sviluppo o al rafforzamento di imprese appartenenti a filiere strategiche che siano in grado di aumentare la produttività e la crescita economica del Paese oltre che generare un impatto positivo sull'occupazione.
  In conclusione, ulteriori misure, che saranno oggetto di un apposito provvedimento normativo in corso di adozione, mireranno dunque a completare l'attuale quadro di interventi urgenti di sostegno alle imprese, ed in particolare mireranno proprio a dare sostegno ulteriore ai comparti colpiti dalla crisi del turismo, dell'intrattenimento, della ristorazione e del commercio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa commerciale

politica di sostegno

detrazione fiscale