ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07327

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 625 del 11/01/2022
Firmatari
Primo firmatario: CURRO' GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/01/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
CASO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
LORENZONI GABRIELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
MIGLIORINO LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022
ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/01/2022
Stato iter:
12/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2022
Resoconto CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2022
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/01/2022
Resoconto CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2022

SVOLTO IL 12/01/2022

CONCLUSO IL 12/01/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07327
presentato da
CURRÒ Giovanni
testo di
Martedì 11 gennaio 2022, seduta n. 625

   CURRÒ, MARTINCIGLIO, ALEMANNO, CANCELLERI, CASO, GRIMALDI, GABRIELE LORENZONI, MIGLIORINO, SCERRA, TROIANO e ZANICHELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   tra le prime misure adottate a supporto della liquidità delle imprese nel contesto della pandemia la legge 5 giugno 2020, n. 40, ha statuito, al Capo I, misure di accesso al credito per le imprese. In particolare, l'articolo 1 dispone, al fine assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia a seguito della pandemia da COVID-19, che Sace s.p.a. conceda fino al 31 dicembre 2020 (prorogato al 31 dicembre 2021) le garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese;

   tali garanzie sono concesse ai sensi dei nuovi orientamenti assunti dall'Unione europea col «Temporary Framework for State aid measures to support the economy in the current COVID-19 outbreak» emanato dalla Commissione europea il 19 marzo 2020, per finanziamenti con durata massima di 8 anni;

   l'articolo 2, comma 1, lettera c), del suddetto decreto-legge «Liquidità», ha previsto che Sace è abilitata a rilasciare, a condizioni di mercato e dunque fuori dalle regole in materia di aiuti di Stato, garanzie sotto qualsiasi forma in favore di banche, confidi e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese con sede in Italia, entro l'importo complessivo di 200 miliardi. Tale norma, dispone inoltre che, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con il Ministro dello sviluppo economico, sono definiti criteri e modalità del rilascio di tali garanzie;

   l'interrogante rileva, purtroppo, che ad oggi tale decreto non risulta ancora emanato: tale vuoto normativo rende – si noti bene – tale disposizione inattuabile. Ciò priva le imprese dell'importante possibilità di accedere a garanzie per finanziamenti a lungo termine, anche fino a 20 anni, essenziali per riequilibrare la loro situazione finanziaria appesantita dal ricorso massivo a prestiti emergenziali –:

   se intenda chiarire i propri orientamenti con riferimento a quanto esposto, delineando quali iniziative urgenti e necessarie intenda intraprendere per velocizzare l'emanazione del decreto di cui in premessa, considerato che le iniziative per la salvaguardia del tessuto produttivo del Paese così come immaginate dal precedente Governo appaiono inutili, se non accompagnate dall'introduzione di tali misure.
(5-07327)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 gennaio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07327

  La disposizione contenuta nell'articolo 2 della legge 8 aprile 2020, n. 23 (il cosiddetto «decreto liquidità») e relativa allo strumento di garanzia SACE operante a condizioni di mercato (ormai comunemente noto come «decreto 14-bis», dal numero del comma dell'articolo che ne reca la disciplina) è stata varata nel pieno della emergenza pandemica alla quale il legislatore ha scelto di dare immediata risposta con misure, di carattere temporaneo, coerenti con il regime di eccezionale deroga alla disciplina europea in materia di aiuto di Stato, prevista dal cosiddetto Temporary framework.
  In tale contesto, sono maturati gli interventi pubblici a sostegno delle imprese sotto forma di garanzia, effettuati secondo le disposizioni degli articoli 1 e 13 del citato «decreto liquidità», rispettivamente da SACE e dal Fondo di garanzie per le PMI, coprendo di fatto esaustivamente la domanda di liquidità delle piccole e medie imprese italiane. Secondo i dati monitorati dalla Task force liquidità, al 15 dicembre 2021, l'intervento congiunto del Fondo centrale di garanzia e di SACE ha consentito di garantire finanziamenti, in favore di imprese di ogni dimensione e, in particolare, delle piccole e medie imprese, per un valore complessivo di oltre 245 miliardi di euro (216,5 miliardi di euro di finanziamenti garantiti a valere sul Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e 30,8 miliardi di euro coperti da garanzie prestate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia).
  Come noto, i commi da 53 a 59 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022) hanno esteso al 30 giugno 2022 l'efficacia e la disciplina dei regimi di garanzia poc'anzi menzionati, coerentemente con quanto previsto dall'ulteriore proroga del regime di Temporary framework, medio tempore intervenuta.
  Le norme varate con la manovra di bilancio contemplano alcune ricalibrature delle condizioni di accesso e fruizione dei regimi di garanzie, declinati nel contesto dell'emergenza e si pongono nel solco della strategia di progressivo e graduale ripristino delle ordinarie condizioni di operatività di questa specifica tipologia di intervento pubblico in economia a sostegno delle imprese.
  Il decreto interministeriale previsto dall'articolo 2 del citato «decreto liquidità», finalizzato a disciplinare il quadro di riferimento delle garanzie rilasciate da SACE S.p.A., a condizioni di mercato (quindi con il pagamento di un premio per la garanzia, calcolato a condizioni appunto di mercato in base al merito di credito), si colloca nel solco della medesima strategia del Governo di accompagnamento e graduale dismissione dei regimi emergenziali, quando le condizioni lo consentono, con l'obiettivo di coniugare esigenze di sostenibilità finanziaria di medio e lungo termine degli strumenti di garanzia con quelle di ricollocazione, in capo al soggetto finanziatore (le banche), di una quota di rischio che si riveli congrua ad indurre l'accurata valutazione del merito di credito delle controparti. La norma di legge, al riguardo, dispone che la garanzia possa esse fino al 70 per cento dell'importo finanziato, prevedendo quindi che la banca detenga minimo il 30 per cento del rischio del finanziamento erogato.
  Se ne desume che gli interventi di efficientamento della risk retention, connessa alle probabilità di default dei finanziamenti assistiti da garanzia pubblica, riverberano tanto sulla solidità e tenuta complessiva del sistema creditizio e finanziario quanto sulla mitigazione del rischio di escussione delle garanzie pubbliche, con ricadute positive sui saldi di finanza pubblica.
  In questa prospettiva, le competenti strutture amministrative hanno predisposto lo schema di decreto per le garanzie di SACE S.p.A. a condizioni di mercato, su cui sono in corso verifiche tecniche su alcuni aspetti che tendono a recepire istanze specifiche provenienti dal dialogo continuo con il mondo bancario e con quello delle imprese. Si tratta in particolare della possibilità di rilasciare garanzie, a condizioni di mercato, su finanziamenti e portafogli di finanziamenti pre-esistenti rispetto alla richiesta della garanzia; al riguardo si sta verificando la compatibilità con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato che impone determinate condizioni per escludere che la garanzia su finanziamenti già erogati configuri un aiuto al funzionamento delle banche e per assicurare, invece, che il vantaggio economico sia trasferito alle imprese beneficiarie del finanziamento.
  Resta in ogni caso saldo l'impegno del Governo all'attento monitoraggio dell'evoluzione dell'emergenza sanitaria e delle implicazioni da essa indotte a livello micro e macroeconomico, con l'obiettivo di adeguare costantemente gli interventi di politica economica per assicurare un appropriato livello di sostegno alla liquidità delle imprese, per le quali – si ricorda – la legge di bilancio ha già previsto il mantenimento dei regimi emergenziali di garanzia fino al 30 giugno 2022, in linea con il Temporary framework, e condizioni comunque particolarmente favorevoli fino al 31 dicembre 2022.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

garanzia di credito

finanze internazionali

credito industriale