ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07144

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 602 del 24/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 24/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07144
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Mercoledì 24 novembre 2021, seduta n. 602

   COLLETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in seguito alle notizie riportate dagli organi di informazione sulla situazione della Sevel in Abruzzo, si è appreso che l'attività dello stabilimento risulta di nuovo «bloccata» e si prevede una ripresa a ritmi ridotti, con l'applicazione della rotazione dei dipendenti e la conseguente riduzione occupazionale, causata dalla crisi di approvvigionamento dei semiconduttori, che metterebbe a repentaglio più della metà del Pil abruzzese, 4,5 miliardi di euro (circa il 50 per cento dell'Abruzzo) di esportazioni e oltre 20 mila lavoratori con tutto l'indotto;

   lo stabilimento della Val di Sangro appartiene alla «galassia» Stellantis (nata dalla fusione tra i gruppi Psa e Fca che si appresta a mettere in funzione un altro stabilimento di produzione di veicoli commerciali leggeri in Polonia, secondo la logica operativa dell'amministratore delegato Carlos Tavares, ispirata a redditività, profitto e agilità nell'organizzazione del lavoro (ha risanato così un bilancio del gruppo francese «sull'orlo del baratro»), che lascia immaginare il rischio di «delocalizzazione», visto che lo stabilimento abruzzese non avrà alcuna agevolazione e aiuto di Stato a differenza di quello polacco;

   una ricognizione degli interventi del manager di Stellantis sulla stampa francese non apre buone prospettive agli stabilimenti italiani, infatti, Tavares dichiara che la stabilità dell'attività industriale in automotive sarà legata al sostegno delle politiche industriali attuate e che gli stabilimenti in Italia sarebbero ben al di sotto delle loro capacità produttive;

   emerge la necessità di ripensare radicalmente l'indirizzo della nostra politica industriale, che oggi non appare in grado di impedire le «delocalizzazioni» non avendo leggi organiche in grado di favorire lo sviluppo industriale, al contrario ad esempio della Francia, che, nel corso degli anni, ha cercato di adeguare il quadro normativo alle nuove esigenze;

   dal confronto tra sistema industriale italiano e francese emerge con chiarezza, rispetto a Stellantis, che gli stabilimenti produttivi sono adeguatamente tutelati dalla partecipazione azionaria della famiglia Peugeot e dello Stato francese, titolari, rispettivamente, del 7,2 per cento e del 6,2 per cento del pacchetto complessivo, assetto azionario che consente di avere informazioni utili prima dell'attuazione di programmi e piani industriali, con la possibilità di anticipare le scelte senza subirle, fornendo un efficace strumento di tutela occupazionale;

   nell'attuale scenario globale appare fondamentale l'elaborazione di una nuova strategia che preveda una soluzione in grado di eliminare l'anomalia più penalizzante per il sistema produttivo italiano: la cosiddetta asimmetria informativa, gli strumenti tradizionali di controllo delle crisi non risultano più adeguati, analisi statistiche a posteriori non consentono interventi in grado di anticipare scenari sempre più soggetti alle scelte finanziarie del capitale;

   è necessario rimodulare il rapporto tra politiche industriali comunitarie e nazionali, nel rispetto dei principi di concorrenza, libertà di impresa e circolazione delle merci, al fine di colmare l'asimmetria informativa tra il nostro Governo e le multinazionali, prevedendo strumenti adeguati ed efficaci per impedire la «delocalizzazione» che le grandi imprese attuano per ridurre i costi; le stesse imprese che, per decenni, hanno rappresentato un costo reale per la collettività, influenzando pesantemente la politica economica dei Governi;

   il caso della Sevel in Val di Sangro, che suscita grande preoccupazione per il futuro produttivo e occupazionale di un territorio già provato da crisi nelle diverse aree industriali, risulta indicativo della necessità di favorire piani di crescita e trasformazione delle imprese, da considerare come «beni di interesse collettivo» in un'ottica costituzionalmente orientata –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e/o di situazioni analoghe, se intenda promuovere iniziative di competenza, nel pubblico interesse e di tutti i soggetti coinvolti e, conseguentemente, valutare l'adozione delle necessarie iniziative anche di natura normativa, con l'urgenza richiesta dalla straordinaria gravità della vicenda, per porvi rimedio.
(5-07144)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

trasporto merci

politica industriale comunitaria