ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 602 del 24/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: GEBHARD RENATE
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 24/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC 24/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/11/2021
Stato iter:
25/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/11/2021
Resoconto COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
 
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2021
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 25/11/2021
Resoconto COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/11/2021

SVOLTO IL 25/11/2021

CONCLUSO IL 25/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07126
presentato da
GEBHARD Renate
testo di
Mercoledì 24 novembre 2021, seduta n. 602

   GEBHARD e COLUCCI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nella provincia di Trieste stanno affluendo da anni migliaia di migranti irregolari attraverso la rotta balcanica;

   le politiche migratorie nazionali non sono sufficientemente attive per fronteggiare un tale numero di infiltrazioni nel nostro territorio;

   va sottolineato il limitato numero di operatori di polizia in quell'area geografica, fra personale in pattuglia e personale degli uffici, a fronte di un costante aumento della migrazione irregolare, circa 4.200 migranti nel 2020 e già 5.200 a settembre 2021;

   negli oltre 50 chilometri che circondano la città di Trieste, al confine con la Slovenia, sono in servizio solo due o tre pattuglie della polizia di frontiera, coadiuvate da militari del progetto «strade sicure», che hanno il compito di vigilanza e intercettazione dei migranti, mentre alla polizia spetta l'accompagnamento presso gli uffici, la foto segnalazione identificati va e le documentazioni di rintracciamento;

   il 7 ottobre 2021, la polizia di Trieste ha arrestato quattro passeur sloveni per favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina: sono stati bloccati dopo aver accompagnato in auto (e lasciato in prossimità del confine tra Italia e Slovenia) cinque migranti turchi, come ha riportato Rainews24;

   al contempo, la Polizia di frontiera sul confine orientale ha assoluta necessità di rinforzi, per poter gestire efficacemente l'aumento di profughi provenienti dall'Afghanistan, a causa dei recenti cambiamenti politici avvenuti in quel Paese, con il ritorno al potere dei talebani;

   va considerato il rischio di infiltrazioni terroristiche nel grande flusso migratorio –:

   se il Governo non intenda assumere opportune iniziative per garantire una più efficace azione di contrasto all'immigrazione clandestina al confine italo-sloveno, rinforzando il contingente di polizia presente sul confine e intraprendendo una decisa iniziativa diplomatica nei confronti del Governo sloveno, al fine di coordinare in sicurezza la gestione dei flussi migratori al confine tra i due Paesi.
(5-07126)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-07126

Signor Presidente, Onorevoli deputati,

  gli Onorevoli interroganti chiedono iniziative per garantire una più efficace azione di contrasto all'immigrazione clandestina al confine italo-slovena.
  Per quanto concerne le attività di contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina nel territorio della provincia di Trieste, che interessa una fascia confinaria lunga 54 chilometri, occorre tener presenti due aspetti, il primo di natura organizzativa e l'altro di carattere strettamente operativo.
  Circa il profilo organizzativo, rappresento che nel capoluogo giuliano sono presenti due articolazioni della Polizia di Frontiera: il Settore Polizia di Frontiera terrestre e l'Ufficio Polizia di Frontiera marittima, distanti tra loro circa 2 chilometri.
  Il piano Dipartimentale di riorganizzazione degli Uffici periferici della Polizia di Frontiera, ha in programma l'unificazione dei due Uffici.
  Nelle more della realizzazione di tale obiettivo, negli ultimi 2 anni sono stati assegnati ai suddetti Uffici 14 nuovi operatori.
  Quanto al versante operativo, la Polizia di Frontiera di Trieste schiera giornalmente tra le 12 e le 15 pattuglie, che coordinano altrettante squadre di militari, composte, queste ultime, da 3 elementi ciascuna. Alle stesse si aggiungono ulteriori pattuglie dei Commissariati di Duino-Aurisina e di Muggia, che si avvalgono anch'esse di squadre di militari.
  Complessivamente, proprio al fine di consentire una maggiore efficacia al contrasto della pressione migratoria, il contingente delle Forze Armate assegnato è pari a 200 militari.
  La Polizia di Frontiera partecipa, altresì, ad attività di pattugliamento congiunto con la Slovenia per il contrasto al favoreggiamento all'immigrazione irregolare, che si traducono nello schieramento di 8 pattuglie miste mensili, di cui 6 operanti in territorio sloveno, nella confinante provincia di Koper, e 2 nella provincia di Trieste.
  Si segnala, inoltre, che il flusso di migranti rintracciati sul confine italo-sloveno è passato da 7.507 migranti irregolari dal 1° gennaio 2020 al 15 novembre 2020, a 8.642 nello stesso periodo dell'anno in corso, di cui per la provincia di Trieste rispettivamente 4097 per il 2020 e 5319 per il 2021.
  In merito all'episodio citato dagli interroganti dei «passeurs» sloveni arrestati, si rappresenta che il 5 ottobre scorso personale della Squadra Mobile della Questura di Trieste, coadiuvato dagli equipaggi dell'ufficio di prevenzione generale procedeva all'arresto in flagranza di quattro cittadini sloveni per il reato di favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina.
  In particolare, cinque cittadini turchi con i quali erano venuti in contatto nella città di Lubiana, tre dei quali si sono dati alla fuga prima dell'arrivo degli equipaggi di Polizia.
  Infine, con riguardo al rischio di infiltrazioni terroristiche dei flussi migratori irregolari, informo che le Forze di Polizia di Prevenzione hanno sempre prestato la massima attenzione ai movimenti migratori irregolari verso il nostro Paese, in quanto, benché debba escludersi una correlazione diretta tra i flussi stessi e il fenomeno terroristico, sono stati purtuttavia registrati casi di estremisti giunti in territorio Schengen avvalendosi delle rotte dei migranti, soprattutto dopo la crisi siriana e il conseguente avvento dello Stato Islamico nel quadrante siro-iracheno. Il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, sin dal 2015, ha disposto, nell'ambito dell'attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista, l'intensificazione dei controlli di sicurezza nei confronti di soggetti e veicoli provenienti da paesi balcanici.
  Oltre alle numerose attività investigative avviate nel tempo nei confronti di contesti riferibili all'area balcanica, evidenzio, infine, come dal 2015 ad oggi, siano complessivamente 69 gli stranieri originari di Paesi balcanici, espulsi dal nostro Paese per motivi di sicurezza.
  L'insieme delle misure appena illustrate ha consentito di ottenere risultati positivi in termini di sicurezza quanto al contrasto al crimine transfrontaliero, con particolare riferimento al favoreggiamento dell'immigrazione irregolare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

politica migratoria

professioni del settore doganale