ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07037

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 591 del 09/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: PLANGGER ALBRECHT
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 09/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RADUZZI RAPHAEL MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 09/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 09/11/2021
Stato iter:
10/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 10/11/2021
Resoconto RADUZZI RAPHAEL MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/11/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 10/11/2021
Resoconto RADUZZI RAPHAEL MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/11/2021

SVOLTO IL 10/11/2021

CONCLUSO IL 10/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07037
presentato da
PLANGGER Albrecht
testo di
Martedì 9 novembre 2021, seduta n. 591

   PLANGGER e RADUZZI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   l'inceneritore di San Lazzaro, nel comune di Padova, gestito da HestAmbiente S.r.l. consta di 3 linee per una capacità complessiva di incenerimento autorizzata di 245.000 tonnellate annue, nonostante ciò, nel dicembre 2020, il gestore ha presentato alla regione Veneto la richiesta di Via per ampliare l'impianto con una quarta linea dalla capacità di incenerimento di 170.000 tonnellate annue;

   il piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) approvato dalla regione Veneto con Dcr 29 aprile 2015, n. 30, scaduto nel 2020 e non ancora rinnovato, non prevede l'ampliamento o la creazione di una nuova linea d'incenerimento ma piuttosto la ristrutturazione e l'adeguamento degli impianti esistenti;

   l'articolo 179 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, stabilisce l'ordine gerarchico delle azioni prioritarie per il miglioramento ambientale e l'incenerimento dei rifiuti, che impedisce la chiusura del cerchio dell'economia circolare, si posiziona in penultima posizione dietro le primarie operazioni di prevenzione, preparazione al riutilizzo e riciclaggio del rifiuto;

   secondo alcune controdeduzioni alla Via HestAmbiente avrebbe sottovalutato sia l'impatto sanitario ed ambientale derivato dalla produzione di polveri secondarie di piccole dimensioni, sia l'elevata presenza di ossido d'azoto, avrebbe sottovalutato sia gli effetti nocivi causati dalle molecole bruciate a temperature di 800-900 gradi, sia il pericolo inquinamento determinato dalla combustione dei PFAS;

   l'area di Padova è per inquinamento atmosferico già oltre i limiti previsti dalla direttiva europea 2008/50/CE, situazione che non permette l'autorizzazione a nuovi incrementi di inquinanti atmosferici;

   il gestore della raccolta differenziata, AcegasApsAmga S.p.A., ed il gestore dell'impianto di incenerimento Hestambiente, farebbero capo al medesimo gruppo aziendale HERA S.p.a., in palese conflitto di interessi riscontrabile anche nel mancato raggiungimento del 76 per cento di raccolta differenziata prevista nel Prgr del 2015, fermandosi a 57,1 per cento;

   nel Piano nazionale di ripresa e resilienza si prevedono interventi volti alla realizzazione di impianti di trasformazione dei rifiuti finalizzata al recupero e non l'ampliamento di forme di smaltimento degli stessi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga, nel quadro delle politiche volte a favorire l'economia circolare e la transizione ecologica, di adottare tutte le iniziative idonee, per quanto di competenza, per individuare una soluzione alternativa all'ampliamento dell'impianto del termovalorizzatore di San Lazzaro, che insiste in una zona già caratterizzata da fenomeni di inquinamento atmosferico oltre i limiti previsti dalla normativa europea.
(5-07037)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07037

  Con riferimento alla questione posta dall'onorevole interrogante, si rappresenta che la società Hestambiente S.r.l., gestore dell'impianto di termovalorizzazione di San Lazzaro, nel Comune di Padova, ha presentato a dicembre 2020 istanza di «Ammodernamento impiantistico con realizzazione nuova Linea 4 e dismissione Linee 1 e 2 del termovalorizzatore di Padova», ai sensi dell'articolo 27-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  La Regione Veneto rappresenta che l'istanza prevede la sostituzione delle Linee 1 e 2 con una nuova linea 4 mantenendo inalterata la potenzialità di trattamento dei rifiuti ad oggi autorizzata.
  L'istruttoria relativa alla compatibilità ambientale dell'intervento proposto è ad oggi in itinere, essendosi da poco conclusa l'ulteriore fase consultiva di presentazione delle osservazioni.
  Il percorso istruttorio deve, infatti, porre grande attenzione alla componente emissioni in atmosfera sia in riferimento a quanto previsto dalle BAT per la nuova linea di incenerimento, sia prevedendo ricadute tecnologiche positive anche sulla terza linea esistente.
  Risulta che il Piano regionale di gestione dei rifiuti vigente non prevede, per i rifiuti urbani, incrementi di volumetria a discarica, né di potenzialità.
  Risulta inoltre che nel suddetto Piano, la Regione afferma che è prevista la valorizzazione al massimo della capacità impiantistica degli inceneritori per rifiuti speciali già esistenti sul territorio regionale, anche mediante la ristrutturazione e l'adeguamento di impianti esistenti. Va ribadito che nel recente recepimento del cosiddetto «Pacchetto sull'economia circolare» è stata confermata la gerarchia nella gestione dei rifiuti che peraltro è stata rafforzata dall'introduzione attraverso il decreto legislativo n. 116 del 2020 della nozione di recupero di materia confermandone la priorità sul recupero.
  Il Programma, sottoposto a verifica di assoggettabilità ambientale, sarà approvato, d'intesa con la Conferenza permanente, con specifico decreto del Ministro della transizione ecologica, e rappresenta una riforma strutturale necessaria per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la cui adozione dovrà avvenire entro il 30 giugno 2022.
  La Regione approva o adegua il piano di gestione dei rifiuti entro 18 mesi dalla pubblicazione del sopracitato Programma nazionale, a meno che non sia già conforme nei contenuti o in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa europea.
  Infine, si osserva che a seguito del predetto «Pacchetto sull'economia circolare» è stato introdotto l'articolo 198-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, il quale prevede che il Ministero della transizione Ecologica, sentita ISPRA, predisponga il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, attraverso il quale vengano fissati i macroobiettivi, definiti i criteri e le linee strategiche cui le Regioni e le Province autonome si attengono nell'elaborazione dei Piani regionali per la gestione dei rifiuti di cui all'articolo 199 del citato decreto. Infine, in merito alle linee di intervento definite dal PNRR per l'attuazione dell'economia circolare, si rappresenta che sono stati pubblicati i provvedimenti Ministeriali numeri 396 e 397 del 28 settembre 2021 relativi all'approvazione dei criteri di selezione dei progetti. Sono previsti, al riguardo, un miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di nuovi impianti virtuosi di gestione dei rifiuti e l'ammodernamento degli impianti esistenti, nonché 600 milioni di euro per la realizzazione di progetti «faro» di economia circolare per filiere industriali strategiche.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

economia in transizione

inquinamento atmosferico