ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 591 del 09/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: BILLI SIMONE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/11/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07028
presentato da
BILLI Simone
testo di
Martedì 9 novembre 2021, seduta n. 591

   BILLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea – Tfue del 2007 – prevede il diritto per il personale dell'Unione europea di trasferire verso l'Unione europea (e i suoi enti) i contributi previdenziali maturati nei regimi nazionali per effetto di un rapporto di lavoro precedente;

   al fine di attuare le soprarichiamate del Tfue, l'Inps ha stipulato accordi con tutti gli enti dell'Unione europea salvo che con la Banca centrale europea (Bce);

   risulta all'interrogante che l'Inps sarebbe stata più volte invitata dalla Bce a procedere alla stipula dell'accordo per la portabilità previdenziale. L'Inps avrebbe giustificato la sua indisponibilità con la necessità di un di indirizzo da parte del Governo;

   nel 2016 un gruppo di dipendenti italiani della Bce ha finanziato un'azione legale contro l'Inps e la Presidenza del Consiglio dei ministri incardinata presso il Tribunale di Asti;

   a fine gennaio 2021 il giudice competente del Tribunale di Asti, come auspicato, ha deciso di rinviare la materia alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Il 30 giugno 2021 la Corte di giustizia dell'Unione europea ha messo a ruolo la domanda di pronuncia pregiudiziale (causa C-404/21);

   l'esito del giudizio della Corte di giustizia è atteso entro fine 2022;

   la condotta dell'Inps arreca pregiudizio agli interessi dell'Italia sotto diversi profili:

    scoraggia l'assunzione di un posto di lavoro in Bce da parte degli italiani con una lunga contribuzione in Italia, poiché rischiano di non percepire alcuna pensione a valere su tale contribuzione;

    il giudizio presso la Corte di giustizia farà emergere che per oltre 14 anni l'Inps è stata indifferente alle richieste della Bce di stipulare l'accordo e la circostanza, ad avviso dell'interrogante, sarà di imbarazzo per il Governo italiano, poiché l'attuale Presidente del Consiglio è stato per la maggior parte di tale periodo Presidente della Bce;

    ha determinato l'instaurazione di un contenzioso presso il tribunale italiano, prima, e quello dell'Unione, poi, che solo per nostra parte è costato circa euro 80.000 –:

   se e quali iniziative di competenza, alla luce della questione illustrata in premessa, intenda adottare affinché l'Inps stipuli al più presto un accordo con la Bce nello stesso modo in cui ha stipulato accordi con gli altri enti dell'Unione europea, come prescritto dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
(5-07028)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Banca centrale europea

giudice

funzionario europeo