ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06905

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 581 del 25/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BARATTO RAFFAELE
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 22/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETTARIN GUIDO GERMANO CORAGGIO ITALIA 04/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/10/2021
Stato iter:
04/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 04/05/2022
Resoconto PETTARIN GUIDO GERMANO CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/10/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/05/2022

DISCUSSIONE IL 04/05/2022

SVOLTO IL 04/05/2022

CONCLUSO IL 04/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06905
presentato da
BARATTO Raffaele
testo presentato
Lunedì 25 ottobre 2021
modificato
Mercoledì 4 maggio 2022, seduta n. 687

   BARATTO, PETTARIN. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nelle ultime settimane, il prezzo di elettricità e gas metano e di altre fonti energetiche ha subìto pesanti rincari che si stanno ripercuotendo in maniera diretta e verticale su cittadini e imprese e sul costo delle materie prime; i dati dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) segnalano che, unitamente alle alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, i calcoli si assestano su un aumento superiore al 45 per cento della bolletta dell'elettricità e di oltre il 30 per cento di quella del gas;

   in particolare, il gas metano in base alle statistiche elaborate dal Gestore mercati energetici (Gme) è passato da 0,23 euro al metro cubo del settembre 2019 agli 0,85 di ottobre 2021, fino a toccare addirittura 0,98 euro in questi giorni, peraltro in aumento pressoché quotidiano e in costante crescita; si stima un delta medio di circa 50 centesimi a metro cubo;

   gli aumenti rappresentano un colpo profondo a centinaia di piccole e medie imprese artigiane che, sorprese da un aumento imprevisto, rischiano concretamente, oggi, di non riuscire a farvi fronte. In particolare, tale situazione sta colpendo le vetrerie di Murano: a seguito dell'aumento del gas metano, utilizzato per alimentare le fornaci 24 ore su 24, le associazioni di categoria prospettano una situazione drammatica per quella che è non solo una fiorente industria artigiana ma un simbolo del Paese nel mondo;

   il Governo ha stanziato oltre 3 miliardi di euro con il decreto-legge n. 130 del 2021 per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale; in particolare ha previsto la riduzione al 5 per cento dell'aliquota Iva applicabile alle somministrazioni di gas metano, per un periodo di 3 mesi (ottobre-dicembre 2021), indipendentemente dallo scaglione di consumo; la prevista riduzione al 5 per cento dell'aliquota Iva applicabile alle somministrazioni di gas metano, riguarda gli usi civili ed industriali, e, nell'ambito degli usi civili, non solo gli usi delle famiglie, ma anche gli altri usi civili; anche l'intervento sugli oneri generali del sistema elettrico e del gas, ha riguardato i clienti finali, domestici e non domestici; come sottolineato da Arera nel comunicato-stampa, il decreto-legge n. 130 del 2021 consente di attutire l'impatto del caro bollette di elettricità e del gas, su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese –:

   quali ulteriori iniziative intenda assumere, oltre a quelle previste dal decreto-legge n. 130 del 2021, a sostegno delle aziende gasivore, in particolare per le piccole e medie imprese e le imprese artigiane che rischiano, allo stato, la chiusura.
(5-06905)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06905

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.
  Le tematiche oggetto degli atti in discussione sono di prioritaria importanza per il Governo, posto che – com'è stato rilevato – gli aumenti dei prezzi di elettricità, gas, metano e di altre fonti energetiche, in particolare, e quello delle materie prime, in generale, si ripercuotono in maniera diretta su cittadini e imprese. Le criticità sollevate invero alimentano preoccupazione crescente, anche in relazione al protrarsi della situazione di crisi, e sono state poste alla base dei recenti provvedimenti varati in merito dal Consiglio dei Ministri.
  Infatti, il Governo è intervenuto ripetutamente negli ultimi mesi per affrontare la situazione emergenziale in atto e per far fronte all'aumento dei prezzi generalizzato, soprattutto nel settore dell'energia e del gas.
  In particolare, in continuità con il decreto-legge n. 130 del 2021, sono state adottate una serie di altre misure sia nella legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022) che nel decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (cosiddetto decreto «Sostegni-ter»).
  Voglio ricordare, ad esempio, che la legge di bilancio per il 2022 ha previsto l'istituzione del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, al fine di sostenere le imprese operanti in settori ad alta intensità energetica nella realizzazione dei progetti di transizione ecologica.
  Ancora, il decreto Sostegni-ter ha previsto talune misure specifiche per sostenere le imprese energivore.
  In particolare, con quest'ultimo decreto sono state introdotte significative novità per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi del settore elettrico, tra cui:

   l'estensione dell'annullamento degli oneri di sistema fino al primo trimestre 2022 anche alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 chilowatt, quand'anche connesse in media, alta o altissima tensione (articolo 14);

   il credito di imposta per le cosiddette imprese energivore, misura premiale a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica (articolo 15).

  Com'è stato più volte ribadito, si tratta di interventi emergenziali a cui si devono affiancare misure di lungo periodo, a carattere strutturale, nonché una strategia eurounitaria che punti all'autonomia strategica dell'Unione europea sull'energia.
  Un primo passo in tale direzione è rappresentato dall'adozione del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17 (decreto Energia). Le misure ivi previste ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte – invece – a sostegno delle filiere produttive. L'obiettivo del citato provvedimento non è solo quello di calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche, ma anche quello di prevenire analoghe emergenze future.
  A tale scopo, si richiama anche il lavoro della task force istituita il 4 marzo scorso presso il Ministero dello sviluppo economico, con il compito di monitorare e valutare i contraccolpi del conflitto in Ucraina sulle filiere e sui prezzi delle materie prime, nonché l'istituzione di un numero verde della task force a disposizione delle imprese per segnalazioni di difficoltà in seguito al conflitto in parola.
  Si tratta di un gruppo di lavoro che potrà formulare proposte, rispondere alle domande e dubbi delle imprese coinvolte. Le richieste principali del mondo produttivo riguardano, infatti, la necessità di affrontare la crisi energetica in atto, anche attraverso un prezzo controllato dell'energia, nonché attraverso maggiore flessibilità per l'autoproduzione e l'autoconsumo energetico.
  Ancora, il decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 ha previsto, in tale direzione, numerose novità contro il caro bollette e la riduzione delle accise su benzina e gasolio, ed ha elevato il limite ISEE per il bonus sociale, prevedendo altresì, per tutto il 2022, l'esenzione Irpef del bonus carburante riconosciuto alle imprese dipendenti.
  A tal proposito, com'è noto, il citato provvedimento ha potenziato anche i poteri e gli strumenti del Garante per la sorveglianza dei prezzi, operante presso il Ministero dello sviluppo economico, il quale potrà intervenire direttamente rivolgendosi alle imprese, chiedendo notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo, e potrà avvalersi del supporto operativo della Guardia di Finanza, alla quale è affidato il compito di polizia economico-finanziaria.
  Da ultimo, in tale direzione, sono stati approvati in Consiglio dei Ministri due decreti-legge:

   il nuovo decreto Energia volto a contenere il prezzo dell'energia attraverso una rideterminazione dell'aliquota dell'accisa e di quella dell'IVA sui carburanti;

   il cosiddetto decreto Aiuti con cui sono stati destinati ulteriori 14 miliardi per misure contro il caro-vita, da un lato, e per sostenere la produttività delle imprese e l'attrazione degli investimenti, dall'altro.

  In conclusione, tengo a precisare che l'argomento in parola è di grandissimo interesse, di altissima valenza e c'è tutta la volontà e tutto l'impegno da parte del Governo per garantire una trasparente dinamica dei prezzi del mercato, al fine di sostenere le famiglie e le imprese italiane.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gas naturale

idrocarburo

impresa artigiana