ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06893

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 578 del 20/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 20/10/2021
SNIDER SILVANA LEGA - SALVINI PREMIER 21/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/10/2021
Stato iter:
21/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/10/2021
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 21/10/2021
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 21/10/2021
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/10/2021

DISCUSSIONE IL 21/10/2021

SVOLTO IL 21/10/2021

CONCLUSO IL 21/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06893
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo presentato
Mercoledì 20 ottobre 2021
modificato
Giovedì 21 ottobre 2021, seduta n. 579

   FORMENTINI, ZOFFILI, COMENCINI, SNIDER. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la XV edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, curato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), ha rimarcato come in una nazione su tre si registrino gravi violazioni della libertà religiosa e in particolare – nel biennio 2018-2020 – tale diritto fondamentale non sia stato rispettato in 62 dei 196 Paesi sovrani;

   in ben 42 Paesi (21 per cento del totale) abbandonare o cambiare la propria religione può determinare gravi conseguenze: dall'ostracismo familiare ai crimini contro le donne e le bambine che vengono rapite, violentate e costrette a ripudiare la loro fede, alla pena di morte;

   il 67 per cento circa della popolazione mondiale, pari a circa 5,2 miliardi di persone, vive attualmente in nazioni in cui si verificano gravi violazioni della libertà religiosa: questa allarmante realtà pone un problema politico-istituzionale;

   il 28 maggio 2019 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione per istituire il 22 agosto 2021 come Giornata internazionale di commemorazione delle vittime di atti di violenza basati sul credo religioso: tale ricorrenza è stata proposta dalla Polonia con il sostegno di Stati Uniti, Canada, Brasile, Egitto, Giordania, Nigeria e Pakistan;

   gli Stati Uniti hanno promosso l'Alleanza internazionale per la libertà religiosa; l'Ungheria ha creato il Segretariato di Stato per la persecuzione cristiana e in un numero crescente di nazioni, quali Danimarca, Paesi Bassi, Stati Uniti, Norvegia, Finlandia, Polonia e Regno Unito, è stata istituita o riattivata la carica di Ambasciatore per la libertà religiosa e la fede; la Germania ha creato l'ufficio per il Commissario per la libertà religiosa nel mondo –:

   anche la Commissione europea ha nominato un Inviato speciale per la promozione della libertà di religione e credo;

   il Parlamento italiano ha dimostrato in varie occasioni di riconoscere l'enorme importanza rivestita dal diritto alla libertà religiosa, tanto da approvare, nella corrente legislatura, la proposta, di iniziativa del sottoscrittore del presente atto di indirizzo politico, di inserire nel bilancio della Farnesina un Fondo apposito da destinare ai cristiani perseguitati nel mondo –:

   se il Governo sia intenzionato a istituire anche per l'Italia la carica di Inviato speciale per la tutela della libertà religiosa al fine di continuare a lavorare per confermare che il diritto di professare liberamente la fede religiosa, riconosciuto dall'articolo 19 della Costituzione italiana, non sia valido solo a livello nazionale, ma debba anzi essere promosso in ogni sede internazionale, quale diritto inviolabile di ciascuno.
(5-06893)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06893

  L'impegno a favore della libertà di religione o credo e la protezione delle minoranze religiose è al centro dell'azione italiana nei fori multilaterali competenti per la promozione e la tutela dei diritti umani. Rientra infatti tra le priorità del nostro attuale mandato nel Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, iniziato nel 2019 e previsto terminare alla fine di quest'anno.
  L'Italia ha co-sponsorizzato la risoluzione, presentata nel 2019 in Assemblea Generale ONU, che istituisce la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime degli atti di violenza su base di religione o credo, fissata al 22 agosto. Una ricorrenza che la Farnesina ha sempre valorizzato. Nel comunicato rilasciato ad agosto per l'ultima edizione ci siamo concentrati sul nostro impegno a migliorare le condizioni socio-economiche delle minoranze etniche e religiose, problema reso ancor più attuale dalla pandemia. In molte aree del mondo l'emergenza sanitaria ha infatti aggravato forme di discriminazione preesistenti, contribuendo anche a forme di violenza e intolleranza motivate dall'appartenenza religiosa o dal credo.
  Come Unione europea presentiamo annualmente una risoluzione in materia di promozione della libertà di religione o credo, sia alla Terza Commissione dell'Assemblea Generale ONU sia in Consiglio Diritti Umani. A Ginevra viene rinnovato ogni tre anni il mandato del Relatore Speciale delle Nazioni Unite per la Libertà di Religione o Credo, che l'Italia e l'Unione sostengono con forza.
  Il nostro Paese è anche membro attivo del Gruppo di Contatto internazionale sulla libertà di religione o credo, istituito nel 2015 per favorire il monitoraggio di situazioni di rischio, lo scambio di informazioni e buone pratiche. Il Gruppo è co-presieduto da Stati Uniti e Canada e vi partecipa anche il Relatore Speciale ONU.
  L'Italia è impegnata per la promozione della libertà di religione o credo e della lotta contro ogni forma di discriminazione non solo nei fori multilaterali ma anche nelle relazioni bilaterali con i Paesi terzi e attraverso programmi della Cooperazione allo sviluppo. Da anni, la Cooperazione italiana è impegnata a sostegno delle persone appartenenti a minoranze religiose ed etniche in situazioni di particolare vulnerabilità.
  A livello nazionale, il Fondo a tutela delle minoranze cristiane oggetto di persecuzione in aree di crisi, istituito con la legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018) sulla base di un emendamento dell'interrogante, è un tassello fondamentale dell'impegno italiano e conferma la costante collaborazione tra Governo e Parlamento anche in materia di diritti umani. Il Fondo finanzia iniziative attuate da Organizzazioni della Società Civile che intendono contribuire al contrasto dei fenomeni di odio, intolleranza e discriminazione, valorizzando la diversità e promuovendo l'interazione culturale, sociale ed economica. È stato alimentato con 2 milioni l'anno per il 2019 e per il 2020, mentre dal 2021 beneficia di 4 milioni all'anno.
  Siamo fermamente convinti che il pieno rispetto della libertà di professare la propria religione, di cambiare religione o non avere un credo, senza per questo essere sottoposti a discriminazioni o violenze, sia indispensabile allo sviluppo di società prospere e pacifiche e giochi quindi un ruolo fondamentale per garantire la stabilità e la pace.
  Sulla base di questa ferma convinzione il Governo promuove il dialogo interreligioso e interculturale per riaffermare il ruolo delle religioni quali potenziali veicoli di pace e di incontro tra gli individui e tra i popoli, mirando a favorire la comprensione reciproca e il rispetto dell'altro.
  Legata alla tutela e promozione della libertà di religione è la protezione del patrimonio culturale e religioso. L'Italia è promotrice di una rinnovata azione della Comunità Internazionale a difesa di questo patrimonio, precondizione per garantire il rispetto della libertà di manifestare la propria religione e tutelare l'identità storica e culturale di una società.
  La nomina di un Inviato Speciale per la promozione della libertà di religione o credo è stata di recente sollevata anche dall'Associazione «Aiuto alla Chiesa che Soffre». Alla luce del nostro tradizionale impegno in materia di diritti umani, la proposta è alla valutazione della Farnesina.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

religione

risoluzione

gruppo religioso