ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06887

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 578 del 20/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BALDINI MARIA TERESA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 14/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/10/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06887
presentato da
BALDINI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 20 ottobre 2021, seduta n. 578

   BALDINI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la Procura della Repubblica presso il tribunale di Gela ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale, del ramo aziendale delle società Raffineria di Gela S.p.a. e Syndial Sicilia S.p.a. (Eni Rewind s.p.a. dal 1° novembre 2019) nelle articolazioni del sito industriale ubicato a Gela, con riguardo all'attuazione e monitoraggio del progetto di bonifica delle acque di falda approvato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con decreto del 6 dicembre 2004 e successive integrazioni, nonché il sequestro preventivo delle aree dello stabilimento destinate all'attuazione del predetto progetto di bonifica;

   il giudice per le indagini preliminari ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario per le funzioni connesse alla bonifica delle acque di falda e il decreto di sequestro preventivo risulta integrare il fumus commissi delicti del reato di cui all'articolo 452-terdecies del codice penale – omessa bonifica – avendo riscontrato, allo stato delle indagini preliminari, mediante complessi accertamenti tecnici, il mancato raggiungimento, da parte della Raffineria di Gela e di Syndial s.p.a. (oggi Eni Rewind s.p.a.), degli obiettivi di bonifica contenuti nel progetto del sito di Gela;

   si tratta di un sito di interesse nazionale dal 2000, con 795 ettari di aree a terra, di cui circa 17 ettari di proprietà Eni Rewind e circa 55 ettari gestiti per conto dell'Isaf (Industria siciliana acido fosforico) e dispone, di un impianto fotovoltaico da 5 MW sulla messa in sicurezza permanente dell'ex discarica fosfogessi appartenuta a Isaf;

   a Gela, Eni Rewind è proprietaria e titolare degli oneri di bonifica delle aree ex Anic e gestisce tra le attività ambientali dell'Isaf distribuite tra l'isola e l'ex discarica fosfogessi Isaf. Per quanto riguarda il risanamento dei suoli, nel 2018 la società ha avviato gli interventi ambientali autorizzati con decreto nelle isole 2, 6, 9 Isaf e 17, privilegiando l'applicazione della tecnologia in situ Multi-phase extraction (Mpe) e la messa in sicurezza permanente prevista nell'isola 1;

   il rilancio delle attività e della presenza di Eni a Gela in chiave sostenibile e circolare ha il suo fulcro nella riconversione della raffineria a ciclo tradizionale in Green Refinery, nella realizzazione di un impianto in grado di trasformare i rifiuti organici in biocarburanti (Waste to Fuel), nell'attuazione in tempi certi delle bonifiche e nello sviluppo delle energie rinnovabili. Questa volontà ha portato, nel novembre 2014, alla firma del Protocollo d'Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, la regione Sicilia, il comune di Gela, le organizzazioni sindacali, Confindustria ed Eni con le sue controllate, tra cui l'allora Syndial (oggi Eni Rewind), presenti nel sito;

   dagli accertamenti effettuati sono risultate alte concentrazioni di manganese, idrocarburi e mercurio nelle acque che poi finiscono in mare o nei terreni ed è stato disposto il sequestro preventivo anche delle aree dello stabilimento destinate all'attuazione della bonifica;

   il giudice per le indagini preliminari di Gela ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario che dovrà provvedere all'esecuzione delle bonifiche. L'attività investigativa è stata eseguita dalla Capitaneria di porto e dal commissariato di polizia di Gela, su delega della procura guidata dal procuratore Fernando Asaro;

   Eni ha preso atto dei provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria rispetto all'impianto Taf a Gela e ha confermato di avere sempre operato nel rispetto dei requisiti di legge –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza, per far fronte alla situazione del sito di Gela, al fine di favorire l'attuazione e il monitoraggio del progetto di bonifica delle acque di falda.
(5-06887)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

edificio per uso industriale

protezione dell'ambiente