Legislatura: 18Seduta di annuncio: 578 del 20/10/2021
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/10/2021
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/10/2021 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 21/10/2021 Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 21/10/2021 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 21/10/2021
SVOLTO IL 21/10/2021
CONCLUSO IL 21/10/2021
RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
il 23 settembre 2021 l'amministratore delegato di Bnl – del gruppo Bnp Paribas – Elena Goitini, ha presentato alle segreterie nazionali e alle delegazioni aziendali le linee programmatiche del Piano industriale 2022-2025;
a quanto si apprende dall'amministratore delegato, il piano prevede la riduzione della rete fisica di 135 agenzie a favore della creazione di strutture centralizzate integrate, distribuite per macro territori, ed un nuovo modello operativo «back office» e «it». Inoltre, accorda una partnership con aziende leader a cui trasferire attività, lavoratrici e lavoratori;
risulta dunque che la Bnl voglia conferire ad altre aziende esterne la fornitura di alcuni servizi, per procedere di fatto a delle esternalizzazioni che consentiranno di risparmiare sul personale;
tali manovre, a parere dell'interrogante, avrebbero dannose conseguenze nei confronti dei lavoratori coinvolti, circa 836 fra «It» e «back office» e altri 100 che verrebbero espulsi dal perimetro del Gruppo con la cessione di Axepta. Per tutto il personale ceduto ad altre società – come Accenture e Capgemini – è concreto il rischio di esuberi e cambi di contratto con condizioni peggiorative;
in sostanza, non sembra di assistere ad un piano di rilancio aziendale ma al ricorso di una strategia che colpisce duramente i lavoratori pur di tagliare i costi del lavoro;
per questi motivi, i sindacati – in particolare, Fabi e Unisin-Confsal – hanno annunciato che si opporranno al piano industriale che la dirigenza del gruppo intende portare avanti nei confronti dei lavoratori;
è necessario intervenire a tutela di queste persone che verrebbero travolte da iniziative che, invece di puntare sulla formazione e riqualificazione dei dipendenti, sono finalizzate, ad avviso dell'interrogante, in modo scriteriato, ad una mera politica di risparmio –:
se e quali iniziative il Governo intenda adottare per tutelare i livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori coinvolti dalle conseguenze di quello che appare all'interrogante uno scellerato piano industriale per i motivi esposti in premessa.
(5-06883)
L'onorevole interrogante riporta di aver appreso che il gruppo BNL avrebbe intenzione di ridurre la propria rete di agenzie sul territorio con conseguente negativa ricaduta sui livelli occupazionali.
Al riguardo, rappresento che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per quanto di propria competenza, non ha ricevuto, allo stato, alcuna comunicazione né richiesta di intervento su quanto segnalato.
Ringrazio l'onorevole per la segnalazione di una situazione potenzialmente rischiosa per i lavoratori e le loro famiglie, che merita la massima considerazione.
È infatti necessario che le eventuali procedure di riorganizzazione aziendale previste nel piano industriale si svolgano nel rispetto dei criteri e degli obblighi di informazione alle parti sociali in ordine a tempi, modalità e personale coinvolto.
Assicuro pertanto la massima attenzione alle vicende segnalate, al fine di garantire il rispetto della normativa in materia di lavoro e la massima tutela dei diritti dei lavoratori.
Rammento che, con il Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell'occupazione e del reddito del personale del credito sono state previste adeguate misure di protezione e sostegno ai lavoratori del settore del credito.
Concludo assicurando che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sosterrà tutte le iniziative dirette a favorire il dialogo fra società e parti sociali e svolgerà, laddove interpellato, la propria attività istituzionale di mediazione, al fine di evitare le tensioni sul fronte occupazionale.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica industriale
conservazione del posto di lavoro
societa' di servizi