ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 576 del 13/10/2021
Abbinamenti
Atto 5/06847 abbinato in data 14/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 13/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/10/2021
Stato iter:
14/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2021
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/10/2021
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/10/2021

DISCUSSIONE IL 14/10/2021

SVOLTO IL 14/10/2021

CONCLUSO IL 14/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06841
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo di
Mercoledì 13 ottobre 2021, seduta n. 576

   BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   i diritti delle persone con disabilità sono riconosciuti a livello costituzionale per il tramite degli articoli 2 e 3 che, nel riconoscere i diritti inviolabili dell'uomo, prescrivono di rimuovere qualsiasi ostacolo per garantire eguaglianza e pari dignità sociale ad ogni individuo, per un pieno ed effettivo sviluppo della persona umana;

   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 definisce i nuovi Livelli essenziali di assistenza e sostituisce integralmente il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001; l'articolo 17 dispone che il Servizio sanitario nazionale debba garantire alle persone riconosciute invalide, in attesa di riconoscimento dell'invalidità, le prestazioni sanitarie che comportano l'erogazione di protesi, ortesi e ausili tecnologici per la prevenzione, la correzione o la compensazione di menomazioni o disabilità funzionali conseguenti a patologie o lesioni, al potenziamento delle abilità residue, nonché alla promozione dell'autonomia dell'assistito;

   da un'indagine del Centro Studi di Confindustria sui dispositivi medici si rileva l'allarmante crescita dei prezzi degli ausili per disabili di un tasso pari al 36 per cento, dovuta all'aumento dei prezzi di materie prime e/o trasporti;

   l'indagine rileva che la situazione allarmante riguarda, in particolare, carrozzine manuali, elettriche e ausili complessi per disabilità gravi: l'aumento dei costi delle materie prime come il ferro (+51,6 per cento), l'alluminio e l'acciaio inox (+39,5 per cento e +36,3 per cento), ma anche dei materiali plastici (+34,8 per cento) e della componentistica elettronica (+32,1 per cento) si somma all'impennata dei costi per i trasporti e per le importazioni di componentistica, semilavorati e prodotti finiti che fa registrare mediamente un balzo del 188,9 per cento, con picchi che nelle ultime settimane hanno superato il 400 per cento;

   detto rincaro determina un rischio per il Sistema sanitario nazionale, posto che le imprese fornitrici di dispositivi medici non riescono più a sostenere i costi e, presumibilmente, finiranno per non prendere parte alle gare d'appalto, dato che le procedure di acquisizioni pubbliche hanno basi d'asta calcolate su prezzi di mercato di due o tre anni fa; tale situazione avrà ripercussione sui diritti fondamentali degli assistiti –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle conseguenze sulla fornitura di ausili dovute alla scarsità e al rincaro di materie prime e/o trasporti, e se non ritenga di dover adottare iniziative per aggiornare il tariffario per protesi e ausili per disabili, anche alla luce dei finanziamenti e dei cambiamenti intercorsi, garantendo al Sistema sanitario nazionale l'approvvigionamento di ausili necessari, nella massima tutela dei diritti fondamentali delle persone con disabilità.
(5-06841)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06841

  Si risponde congiuntamente alle interrogazioni parlamentari in esame, per l'analogia dei loro contenuti.
  In merito alla questione richiamata, si ricorda che l'articolo 17 del DPCM 12 gennaio 2017 garantisce ai soggetti riconosciuti invalidi o in attesa di riconoscimento dell'invalidità, indicati nell'articolo 18 dello stesso decreto, l'erogazione di protesi, ortesi ed ausili tecnologici a correzione o a compensazione di menomazioni o disabilità funzionali, al fine di potenziare le abilità residue e promuovere l'autonomia dell'assistito.
  Gli elenchi delle prestazioni e delle tipologie di dispositivi la cui erogazione è posta a carico del Servizio Sanitario Nazionale sono contenuti nell'Allegato 5 del medesimo DPCM.
  In tale nomenclatore vi sono:

   a) le protesi e le ortesi costruite o allestite su misura (elenco 1);

   b) gli ausili tecnologici di fabbricazione continua o di serie (elenco 2A);

   c) gli ausili tecnologici di fabbricazione continua o di serie, pronti per l'uso, che non richiedono l'applicazione da parte del professionista sanitario abilitato (elenco 2B).

  Tuttavia, è previsto dallo stesso DPCM che le disposizioni in materia di erogazione di dispositivi protesici inclusi nell'elenco 1 entrino in vigore dalla data di pubblicazione del decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, per la definizione delle tariffe massime delle prestazioni previste dalle medesime disposizioni. Non essendo stato ancora emanato tale decreto, il citato elenco 1 non è in vigore.
  Pertanto, al momento attuale, le modalità di erogazione delle prestazioni di assistenza protesica vengono disciplinate dalle disposizioni normative contenute nel decreto ministeriale 27 agosto 1999, n. 332, «Regolamento recante norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale: modalità di erogazione e tariffe.».
  In merito ai rincari del prezzo di taluni dispositivi medici in ragione dell'aumento dei prezzi di materie prime, componentistica e trasporti, gli interroganti evidenziano una criticità riferibile a dinamiche di mercato, che potrebbe avere effetti sulla capacità di risposta delle imprese alle richieste di approvvigionamento provenienti dai Sistemi sanitari regionali.
  Gli aumenti avrebbero l'effetto di non rendere più conveniente per le imprese partecipare a procedure ad evidenza pubblica in cui il prezzo a base di gara è stato calcolato mediante parametri che rendono lo stesso non più remunerativo. Ciò, senza avere effetti sulle caratteristiche dei dispositivi coinvolti (che rimangono rispondenti alle norme di riferimento a prescindere dal loro valore di mercato), potrebbe anche generare richieste di revisione dei prezzi per le commesse già aggiudicate, rispetto alle quali i Sistemi sanitari regionali dovrebbero intervenire.
  Qualora gli aumenti segnalati dovessero determinare effettive difficoltà negli approvvigionamenti, la necessità di garantire comunque ai pazienti i relativi dispositivi medici potrebbe comportare un aumento della relativa voce di costo nei bilanci regionali.
  A fronte di tale evenienza il Ministero della salute, d'intesa con il MEF, esperiti i necessari approfondimenti istruttori con le regioni al fine di acclarare il reale impatto della dinamica dei prezzi sul sistema degli acquisti, assumerà le iniziative più opportune per assicurare alle regioni le risorse finanziarie necessarie a garantire la fornitura dei dispositivi medici.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzature medico-chirurgiche

aumento dei prezzi

servizio sanitario nazionale