Legislatura: 18Seduta di annuncio: 572 del 05/10/2021
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ROMANO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/10/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/10/2021 Resoconto ROMANO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 06/10/2021 Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 06/10/2021 Resoconto ROMANO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 06/10/2021
SVOLTO IL 06/10/2021
CONCLUSO IL 06/10/2021
BENAMATI e ANDREA ROMANO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il futuro dell'impianto Eni di Stagno (Livorno) desta fortissime preoccupazioni nei circa mille lavoratori diretti e dell'indotto, nelle associazioni sindacali e nelle amministrazioni locali dei comuni della costa livornese per il sommarsi dell'assenza di comunicazioni di parte aziendale circa le prospettive di investimento, del blocco del turn over, del mancato coinvolgimento dell'impianto nei piani di transizione energetica del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr);
ulteriore preoccupazione viene dalla recente comunicazione aziendale alle organizzazioni sindacali, secondo la quale a fine 2022 sarà chiusa la linea di produzione dei carburanti dell'impianto;
il 5 agosto 2021 i sindaci dei comuni di Livorno, Rosignano Marittimo e Collesalvetti hanno scritto al Ministro Giorgetti, e in copia al Presidente Giani, sollecitando fa convocazione urgente del Comitato esecutivo dell'accordo di programma per il rilancio competitivo dell'area costiera livornese (che non si riunisce da oltre diciotto mesi) ed evidenziando i forti elementi di incertezza sulle prospettive della raffineria Eni che devono trovare risposte, per garantire un futuro di lungo periodo di questo insediamento;
le organizzazioni sindacali hanno inoltre formalmente richiesto di incontrare Governo e Regione sul futuro dell'impianto Eni di Stagno, ma ad oggi non risulta ancora alcuna convocazione nonostante la disponibilità immediatamente manifestata dai comuni di Livorno, Rosignano Marittimo e Collesalvetti;
appare necessario e urgente che venga elaborata, condivisa e comunicata una strategia industriale relativa all'impianto di Stagno capace di dare espansione e consolidamento agli investimenti e ai livelli occupazionali della raffineria, la cui centralità per l'occupazione, la capacità produttiva e la coesione sociale del territorio livornese è evidente da decenni: di tale strategia industriale appare indispensabile che una componente fondamentale sia il pieno coinvolgimento dell'impianto, da un lato, nel percorso di transizione energetica del gruppo e, dall'altro, nei piani di transizione energetica ricompresi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per assicurare per l'impianto Eni di Livorno il consolidamento degli investimenti e dei livelli occupazionali all'interno di un chiarimento delle sue prospettive future, anche attraverso l'apertura con Eni di un tavolo di confronto congiunto tra Governo, regione, enti Locali e con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, ovvero con la convocazione urgente del Comitato esecutivo dell'accordo di programma per il rilancio competitivo dell'area costiere livornese, così come sollecitato da ultimo dai sindaci di Livorno, Rosignano Marittimo e Collesalvetti.
(5-06767)
Il Polo produttivo dell'area costiera livornese, coincidente con i comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, è stato riconosciuto nel 2015 «area di crisi industriale complessa» (CIC Livorno), ai sensi dell'articolo 27, comma 8, del decreto-legge n. 83 del 2012 e del relativo decreto attuativo del Ministero dello sviluppo economico 31 gennaio 2013.
In data 20 ottobre 2016 è stato sottoscritto un Accordo di programma, firmato anche dalla regione Toscana e dagli enti territoriali interessati, per l'attuazione del «Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell'area di crisi industriale complessa del Polo produttivo ricompreso nel territorio dei comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo» (PRRI), finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale.
Il progetto ha previsto sia azioni per lo sviluppo della rete infrastrutturale e logistica (es. Porto di Livorno), sia azioni di sostegno alla produzione. Su questo versante, il PRRI assegna, tra l'altro, 10 milioni di euro per la selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell'area di crisi industriale complessa del Polo produttivo ricompreso nel territorio dei comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, tramite il ricorso al regime di aiuti di cui alla legge n. 181 del 1989.
Per dare attuazione a tale previsione, con decreto direttoriale 26 maggio 2020 è stata disposta l'apertura dello sportello a partire dalle ore 12 del 1° giugno 2020, tuttora attivo.
Ad ogni modo, si informa che – sentiti gli Uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico – ci si rende disponibili a convocare il Comitato esecutivo dell'Accordo di programma.
Nel merito del Question Time in parola, è stato altresì sentito il Ministero della transizione ecologica, attualmente competente per la materia in parola, il quale ha rappresentato che, nell'ambito del processo di de-carbonizzazione in corso in Italia, si sta proseguendo nell'opera di promozione della trasformazione delle raffinerie in depositi di prodotti petrolieri, o in bioraffinerie.
L'emergenza COVID-19 ha colpito anche la produzione della raffineria di Livorno. Sono state messe in atto le misure possibili per contrastarla, tra cui: la riduzione della produzione o la fermata, se necessaria, di qualche impianto; l'ottimizzazione degli assetti produttivi che favoriscono le produzioni più richieste; la ricerca di efficienza operativa. Eni ha evidenziato, al riguardo, che gli interventi cosiddetti «a rottura» costituiscono un'anomalia in quanto solitamente le manutenzioni sono preventive e predittive.
L'inserimento di nuove iniziative (come quella della gassificazione) rappresentano un passo importante nel processo di transizione energetica, nella continuità industriale di un sito che potrà allo stesso tempo proseguire con le sue produzioni attuali più richieste dal mercato. A tale riguardo, Eni ha dichiarato di avere scelto Livorno proprio in considerazione dell'elevata competenza tecnica necessaria per la gestione di un processo chimico sofisticato, tale da sfruttare le sinergie con la raffineria. È infatti in corso un confronto con il territorio per verificare il consenso della comunità locale.
Tutto ciò premesso, il Governo intende rispondere positivamente alla richiesta di un tavolo di confronto con ENI per condividere una strategia sul futuro dell'impianto in parola.
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