ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06711

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 569 del 22/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 22/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/09/2021
Stato iter:
23/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/09/2021
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 23/09/2021
Resoconto BERGAMINI DEBORAH SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 23/09/2021
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/09/2021

SVOLTO IL 23/09/2021

CONCLUSO IL 23/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06711
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo di
Mercoledì 22 settembre 2021, seduta n. 569

   BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella Missione 6, mira a potenziare e a riorientare il Servizio sanitario nazionale per migliorarne l'efficacia nel rispondere ai bisogni di cura dei cittadini, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell'emergenza pandemica. In particolare, intende rafforzare la prevenzione e l'assistenza sul territorio, l'integrazione fra servizi sanitari e sociali, garantire l'equità di accesso alle cure e nell'erogazione delle prestazioni, ammodernare le strutture e la diagnostica, promuovere la ricerca;

   occorre prestare particolare attenzione alla sanità del futuro e agli investimenti del Pnrr affinché, all'interno delle strutture e dietro le nuove tecnologie, possa essere assicurato un adeguato numero di professionisti formati, competenti e motivati che ne garantiscano il funzionamento;

   da uno studio Anaao, nel triennio 2019-2021, risultano uscite tra 6.000 e 7.000 medici l'anno, per un totale di circa 20.000 unità per pensionamenti; si prevede che non basteranno i neospecialisti a sostituire i quiescenti, a causa della errata programmazione delle borse di specialità perpetrata negli anni, con un rischio per la qualità e l'efficienza del sistema sanitario;

   le carenze di personale, dai medici di medicina generale agli specialisti, non sembrano potersi colmare attraverso i fondi stanziati del Pnrr, né da ipotetici risparmi su altre voci di spesa ospedaliere;

   la Simeu, Società Italiana Medicina di Emergenza-Urgenza, ha lanciato un allarme sulla carenza dei giovani medici specialisti, anche in considerazione del lavoro «gravoso, poco riconosciuto e non premiante»; difatti, 456 borse di studio in medicina di emergenza-urgenza quest'anno non sono state assegnate;

   la problematica richiama la necessità di intervenire anche mediante l'apertura di un tavolo ministeriale di confronto tra le professioni sanitarie per un coordinamento circa la realizzazione dei progetti del Pnrr, sia in ambito ospedaliero che territoriale; tali progetti sottendono una Sanità caratterizzata da processi multidisciplinari volti ad evitare che si determinino, nella prassi, invasioni del campo medico –:

   se il Ministro interrogato non ritenga di dover adottare urgentemente iniziative di competenza per sopperire alla carenza di medici e personale sanitario su tutto il territorio nazionale evidenziata in premessa valutando l'opportunità dell'apertura di un tavolo di lavoro che coinvolga i rappresentanti delle professioni sanitarie, volto a concordare soluzioni condivise, nel rispetto del percorso formativo specifico e delle abilitazioni, anche in vista degli investimenti da finanziare indicati dal Pnrr per una migliore qualità del servizio.
(5-06711)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06711

  In via preliminare vorrei evidenziare che è impreciso parlare di errata programmazione del numero di contratti di formazione medico-specialistica resi disponibili ogni anno presso gli Atenei italiani poiché la programmazione del fabbisogno va intesa in senso stretto, come determinazione triennale del fabbisogno formativo di medici specialisti, rilevata sulla base delle esigenze di programmazione delle Regioni, mentre il numero dei contratti è strettamente correlato alle risorse finanziarie disponibili. Lo scostamento tra fabbisogno accertato e numero dei contratti è rilevabile dalla tabella allegata, da cui emerge che ai contratti finanziati con risorse statali, vanno sommati anche i contratti finanziati dalle Regioni e da altri Enti.
  In questi ultimi anni, il Ministero della salute ha posto in essere una serie di interventi per incrementare le risorse destinate ai contratti per l'accesso alle Scuole di formazione medico specialistica (Legge di bilancio per il 2019, 2020 e 2021 e Decreto Rilancio).
  Inoltre con l'investimento 2.2 «Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali», inserito nella Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato previsto il finanziamento di ulteriori 4.200 contratti per 5 anni a partire dall'anno accademico 2020-2021.
  Per tale anno accademico, ai 13.200 contratti finanziati con risorse statali se ne aggiungono 4.200 finanziati dal PNRR, per un totale di 17.400 contratti di formazione specialistica, ossia 4.000 contratti in più rispetto all'anno precedente. Da una seconda tabella allegata si evince come gli ultimi due anni abbiano contribuito al superamento dell'«imbuto formativo», cioè la differenza tra il numero di laureati in medicina e il numero di posti di specializzazione previsto, garantendo un adeguato turn-over dei medici specialisti.
  I 17.400 contratti rappresentano più del doppio di quelli finanziati nell'a.a. 2018/2019 (pari a 8.000 unità) e quasi il triplo di quelli disponibili negli anni precedenti (circa 6.000 unità).
  Analogamente, da anni è all'attenzione del Ministero la questione relativa alla futura carenza di medici di medicina generale, legata all'età anagrafica. Al riguardo il numero di borse disponibili per l'accesso al relativo corso, nel triennio formativo 2018-2021 è stato raddoppiato rispetto al precedente. Inoltre il Decreto Rilancio ha disposto l'accantonamento di ulteriori 20 milioni di euro dal 2021 per attivare ulteriori borse di studio per i medici che partecipano ai corsi di formazione in medicina generale.
  L'articolo 12 del decreto Calabria ha previsto che fino al 31 dicembre 2021 i laureati in medicina abilitati all'esercizio professionale, già idonei al concorso di ammissione al corso di formazione in medicina generale e titolari di incarichi a tempo determinato, possono accedere, in soprannumero, al corso di formazione in medicina generale tramite graduatoria riservata, senza borsa di studio.
  Il concorso per l'accesso al primo anno di corso del triennio 2020/2023 si è svolto il 28 aprile 2021 e i posti messi a bando dalle Regioni risultano 1.332, a cui si aggiungono 714 posti assegnati in virtù del «decreto Calabria».
  Il citato investimento 2.2 della Missione 6 del PNRR prevede anche l'incremento delle borse di studio per la formazione specifica in medicina generale; per i trienni formativi 2021-2024, 2022-2025 e 2023-2026 saranno finanziate 900 borse di studio aggiuntive all'anno, per un totale di 2.700 per i 3 cicli, che contribuiranno a sanare il gap degli ultimi anni, legato ai pensionamenti e alle limitate risorse.
  Infine, per effetto della riorganizzazione delle reti ospedaliere e territoriali, connessa alla «Missione 6» del PNRR, sarà indispensabile definire nuove modalità di organizzazione del lavoro nell'ambito di team multidisciplinari.
  È dunque massima l'attenzione riservata dal ministero della salute alla tematica posta dall'onorevole interrogante e posso assicurare che anche nei prossimi mesi continueremo a monitorare la situazione ed ad assumere tutte le iniziative necessarie a superare in via strutturale la situazione di carenza di medici e di personale sanitario.

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

diritto alla salute

medicina di emergenza