ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06691

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 567 del 20/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: ROTTA ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA CULTURA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 17/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06691
presentato da
ROTTA Alessia
testo di
Lunedì 20 settembre 2021, seduta n. 567

   ROTTA. — Al Ministro della cultura, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il consiglio comunale di Peschiera del Garda (Verona) ha adottato uno strumento urbanistico che ha ridotto fortemente le attuali previsioni relative alla fruibilità pubblica di alcuni beni culturali appartenenti alla città fortificata di Peschiera testimone di quasi un millennio di storia di questa comunità;

   ne fanno parte anche i resti della Rocca scaligera che rappresenta il bene storicamente e culturalmente più prezioso, generatore della moderna città fortificata e scrigno di alcune fra le meglio conservate testimonianze di epoca medievale;

   questi beni sono oggi di proprietà privata, ma integralmente tutelati ai sensi della parte II del codice dei beni culturali (decreto legislativo n. 42 del 2004) e fanno parte di un complesso monumentale molto esteso che comprende, fra le altre cose, oltre 1/3 delle mura veneziane di Peschiera del Garda, dal 2017 sito Unesco;

   in particolare, si tratta grandiose opere fortificatorie, quella delle Caserme La Rocca e XXX Maggio, avviate dalla Repubblica di Venezia nella seconda metà del Cinquecento e concluse dall'impero Asburgico negli anni '60 dell'ottocento. Nei primi anni 2000, i complessi sono stati trasferiti all'Agenzia del demanio e successivamente ceduti (nel 2013) a Cassa depositi e prestiti che li ha infine venduti agli attuali proprietari privati nel 2019;

   con un protocollo di intesa nel 2010 con l'Agenzia del Demanio, il comune si impegnò a variare le destinazioni urbanistiche degli immobili e con il Piano particolareggiato del 2011 furono previsti anche alcuni significativi ambiti di uso pubblico, tra i quali il principale è quello costituito da «almeno il 34 per cento» della Caserma La Rocca, all'interno della quale si trovano anche i resti della Rocca scaligera; sulla congruità fra il Piano particolareggiato e il protocollo d'intesa (2011) si espresse favorevolmente, nel 2013, anche il Mibact, tramite la direzione regionale del Veneto; l'importanza e l'estensione degli ambiti di uso pubblico con previsioni di destinazioni culturali furono ancor più rinforzate ed estese in seguito alla cessione dei beni, definita nel dicembre 2013, con il passaggio a cassa depositi e prestiti; in tale frangente, a conclusione dei procedimenti di autorizzazione all'alienazione dei due complessi monumentali, ai sensi dell'articolo 57-bis del decreto legislativo n. 42 del 2004, sia le iniziali richieste di autorizzazione all'alienazione redatte dall'Agenzia del demanio, che le condizioni e le prescrizioni infine stabilite dalla direzione regionale del Mibact del Veneto, determinavano precise e robuste disposizioni di fruizione pubblica dei beni;

   questo risultato – oggetto per anni di lunghissimi dibattiti e articolate proposte anche in Consiglio comunale – appare oggi in pericolo e fortemente ridimensionato dal nuovo strumento urbanistico adottato nella seduta del consiglio comunale del 30 luglio 2021, in cui – di fatto – si prevede una fortissima riduzione degli spazi destinati al pubblico utilizzo e, in maniera inspiegabile, l'esclusione dagli stessi della Rocca scaligera, che «sarà oggetto di convenzione successiva»;

   in particolare nel nuovo strumento urbanistico «si ipotizza un conteggio basato su un nuovo coefficiente che tenga conto del “valore” delle future superfici che verranno “cedute” al comune, arrivando così al 34 per cento della valorizzazione di queste rispetto al totale del “valore” delle superfici in questione, (....) dando un coefficiente maggiore alle superfici del piano terra in cessione a seguito di restauro completo e allestimento degli spazi espositivi da cedere al Comune, rispetto alle superfici che rimangono a destinazione privata»;

   di fatto, il coefficiente riduce l'effettivo ambito dei «servizi di uso pubblico» individuati all'interno della «Caserma La Rocca», dal vigente «almeno 34 per cento» al 15,1 per cento –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano adottare per scongiurare la notevole riduzione di fruizione pubblica all'interno dei beni in commento, vigilando affinché siano rispettate ed attuate le prescrizioni e le condizioni stabilite nel 2013 dal Ministero dei beni e delle attività culturali nei provvedimenti di autorizzazione all'alienazione dei complessi monumentali sopra citati.
(5-06691)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

restrizione quantitativa

amministrazione locale

bene culturale