ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06675

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 565 del 15/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/09/2021
Stato iter:
16/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/09/2021
Resoconto IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 16/09/2021
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 16/09/2021
Resoconto IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/09/2021

SVOLTO IL 16/09/2021

CONCLUSO IL 16/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06675
presentato da
IEZZI Igor Giancarlo
testo di
Mercoledì 15 settembre 2021, seduta n. 565

   IEZZI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   un recente servizio della trasmissione televisiva «Le Iene» ha avuto il merito di cercare di far luce su alcuni passaggi del cambio al vertice della polizia locale di Milano che, nel 2017, ha visto la frettolosa sostituzione di Antonio Barbato con l'attuale comandante Marco Ciacci;

   l'anomalia delle modalità e delle tempistiche nell'avvicendamento sono state di per sé alquanto inusuali, ma è la stessa scelta del candidato che ha lasciato in molti perplessi;

   Marco Ciacci, infatti, era un soggetto esterno all'organico della polizia locale e proveniva dalla sezione dall'ufficio di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Milano incaricata delle indagini su Expo, di cui era il responsabile;

   la tesi sostenuta da Barbato nell'intervista rilasciata a «Le Iene» è che la nomina di Ciacci, allora capo della polizia giudiziaria in Procura, sarebbe stato un favore da parte del sindaco Beppe Sala proprio alla procura che in quegli anni stava indagando su di lui sul caso Expo;

   se questo fosse confermato, costituirebbe un fatto gravissimo e non solo in termini di inopportunità politica;

   anche da un punto di vista di trasparenza della procedura amministrativa vi sarebbero alcune opacità: l'amministrazione prima di affidare tale incarico aveva l'obbligo, non la facoltà, di effettuare una ricognizione interna per verificare che vi fossero figure interne idonee che potessero ricoprire tale incarico, magari tra quelle segnalate appositamente da Anci;

   inoltre, sulla delibera di affidamento dell'incarico a Ciacci molti requisiti d'ingresso previsti dal regolamento degli uffici, risultano celati da omissis;

   il comune di Milano ha inoltre raddoppiato lo stipendio di Marco Ciacci, che avrebbe invece dovuto ricevere solo il trattamento economico di fondamentale dell'assegnazione temporanea;

   appare, insomma, all'interrogante che la nomina non sia del tutto conforme ai requisiti di trasparenza che la procedura amministrativa impone;

   nel 2020 l'Anac, come risulta dalla interrogazione n. 4-08060, dopo aver esaminato taluni profili della vicenda, avrebbe trasmesso la documentazione alla procura di Brescia in relazione alla possibilità di eventuali ipotesi di reato anche a carico di alcuni magistrati della procura di Milano con riferimento a presunti scambi di favori che sarebbero emersi nella segnalazione alla stessa Anac –:

   quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato, per quanto di competenza, in relazione alle anomalie descritte in premessa e se, in particolare, sussistano i presupposti per promuovere, per quanto di competenza, una ulteriore verifica in ordine alle procedure per il conferimento dell'incarico di comandante del Corpo di polizia locale di Milano a Marco Ciacci.
(5-06675)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-06675

  Signor Presidente, onorevoli Deputati, il caso in esame è già stato oggetto di un precedente «question time», svolto in questa sede lo scorso 8 aprile.
  In tale occasione si è già avuto modo di riferire che la vicenda, risalente all'estate del 2017, è nata dalla rinuncia all'incarico dell'allora comandante della polizia municipale di Milano e dalla sua sostituzione.
  Per la copertura in via temporanea di quell'incarico, l'11 agosto 2017 il comune di Milano ha avanzato alla locale Questura una richiesta di comando di un dirigente della Polizia di Stato.
  Preso atto del collocamento in posizione di comando concesso al dirigente con decreto del Capo della Polizia, il comune di Milano ne disponeva, con decorrenza dal 1° settembre 2017, l'assegnazione temporanea, per la durata di tre anni, alla cui scadenza vi è stata una proroga per ulteriori 12 mesi, motivata dalle esigenze eccezionali connesse all'emergenza sanitaria da COVID-19 e al termine dell'attuale mandato sindacale.
  I requisiti dei dirigente erano stati enunciati nel decreto di conferimento dell'incarico, nei quale si faceva, tra l'altro, riferimento alle sue competenze giuridiche, manageriali ed investigative.
  Il comune di Milano, in merito alle ragioni della scelta del dirigente in questione, ha sottolineato che l'imprevedibilità dei fatti che hanno determinato la vacanza dell'incarico coincideva con una particolare congiuntura connessa al percorso di riorganizzazione strategica e funzionale del comando di polizia locale del capoluogo, volto a renderne l'azione sempre più coerente con il rinnovato quadro ordinamentale e con l'intenso dinamismo della città. In tale contesto, secondo quanto riferito dal comune di Milano, la soluzione adottata è apparsa la più idonea per assicurare la rapida copertura del posto e l'innesto di nuove professionalità.
  Il comune di Milano ha avuto, altresì, cura di precisare che per la procedura in questione si è avvalso del combinato disposto dell'articolo 56, del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e dell'articolo 30, comma 2-sexies, del decreto legislativo n. 165 del 2001.
  In particolare, per quanto attiene al rinnovo dell'incarico, l'appena citato articolo 30 comma 2-sexies, che costituisce la norma di riferimento per le assegnazioni temporanee, non esclude la possibilità di un rinnovo alla scadenza del termine, anche successivamente al triennio, salva la necessità di effettuare una nuova valutazione del fabbisogno da parte dell'amministrazione di destinazione e delle esigenze organizzative di quella di appartenenza.
  Infine, risulta che, da ultimo, su richiesta del comune di Milano e previa valutazione dell'interesse del Ministero dell'interno, la posizione di comando del dirigente presso l'ente locale è stata prorogata sino al 31 dicembre 2021 con decreto del Capo della Polizia in data 6 agosto 2021. Tale provvedimento ha superato il riscontro preventivo amministrativo-contabile previsto dalla normativa vigente da parte della Ragioneria Generale dello Stato-Ufficio centrale di Bilancio del Ministero dell'economia e delle finanze presso il Ministero dell'interno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

polizia locale