ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 563 del 13/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 13/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06650
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo di
Lunedì 13 settembre 2021, seduta n. 563

   SIRAGUSA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il voto degli italiani all'estero è da sempre oggetto di polemiche vertenti su brogli e irregolarità. In questi anni, ad ogni elezione, ci sono state svariate denunce, inchieste, articoli di giornale e servizi televisivi sull'argomento; dubbi sul regolare svolgimento del voto nella circoscrizione estero, sono emersi anche in occasione delle elezioni politiche 2018;

   come riportato da fonti di stampa, due parlamentari della Repubblica, eletti nella circoscrizione Estero, ripartizione America Meridionale, sarebbero indagati dalla procura di Roma per presunta frode elettorale: essi avrebbero ottenuto il seggio, pare, grazie a circa 10 mila schede elettorali falsificate; «anche per l'elezione del 2008 c'erano state contestazioni simili[...] Questo presunto sistema di falsificazione elettorale, quindi, sembra ripetersi negli anni, mettendo continuamente in dubbio lo scrutinio dei voti espressi dagli italiani in Argentina» (Elezioni italiane 2018, sotto indagine per presunti brogli il voto in Argentina, Irpimedia, 8 settembre 2021);

   altre inchieste sarebbero state aperte per presunti brogli e irregolarità in altri Paesi (Brogli elettorali, inchiesta della Procura di Roma sul voto in Canada e Germania, Il Sole 24ore, 5 marzo 2018; Brogli alle elezioni: dalla Repubblica di San Marino uno stock di schede contraffatte, RiminiToday, 6 marzo 2019);

   l'attuale normativa del voto nella circoscrizione estero è lacunosa sotto diversi punti di vista: in primis è da rilevare come l'attuale plico, contenente sia la scheda che il certificato elettorale, possa consentire a chiunque disponga dello stesso di votare al posto del suo legittimo destinatario e proprietario. Questo sistema evidentemente agevola i cosiddetti «cacciatori di plichi» e si presta a facili distorsioni del voto;

   un secondo aspetto rilevante è che i plichi elettorali vengono inviati all'ultimo indirizzo di residenza registrato di tutti gli aventi diritto. È risaputo, però, come spesso questi indirizzi non siano aggiornati. Da ciò risulta un invio massiccio di plichi elettorali – con, tra l'altro, inutile dispendio economico – a destinatari spesso sconosciuti. Per assurdo, un cittadino straniero in possesso del plico potrebbe votare. Questo aspetto di fatto introduce un ulteriore elemento perturbante del voto degli italiani all'estero, non essendoci nessuna certezza dell'identità del votante;

   mentre, da un lato, ci sono stati casi di plichi inviati a gente defunta da anni, in altri casi, all'opposto, molti italiani all'estero denunciano, ad ogni elezione, la mancata ricezione del fascicolo. Un vero e proprio ostacolo e impedimento al proprio diritto di voto;

   oltre a queste criticità, sono da menzionare quelle relative all'effettiva ricezione del plico elettorale da parte del consolato. Non esiste, infatti, un tracciamento che accerti l'avvenuta consegna del fascicolo;

   se non si interviene immediatamente nel modificare la disciplina del voto dei nostri connazionali, il rischio è che le prossime elezioni politiche si svolgeranno con le stesse criticità;

   considerato quanto fin qui esposto, due sono i provvedimenti che, a parere degli interroganti, sono irrimandabili e immediatamente attuabili. Innanzitutto, l'inversione dell'opzione di voto, per limitare l'invio dei plichi elettorali ai soli cittadini che fanno richiesta di voto all'estero; e, in secondo luogo, la separazione del plico elettorale dal certificato elettorale: per disincentivare il furto o l'uso improprio del plico da parte di persone diverse dal destinatario –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti;

   quali iniziative di competenza i Ministri interrogati abbiano intenzione di mettere in atto al fine di assicurare il corretto svolgimento delle consultazioni elettorali nella circoscrizione Estero, al fine di evitare il ripetersi di illeciti e irregolarità come quelli descritti.
(5-06650)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

voto per corrispondenza

frode elettorale

disciplina di voto