ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06648

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 563 del 13/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 10/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/09/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06648
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Lunedì 13 settembre 2021, seduta n. 563

   COSTANZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'indennità di malattia è normalmente a carico dell'Inps per un massimo di 180 giorni in ciascun anno solare e con esclusione di alcune categorie di lavoratori come impiegati industria, quadri e dirigenti;

   l'articolo 26 del decreto-legge n. 18 del 2020 aveva stabilito che il periodo trascorso in quarantena «dai lavoratori dipendenti del settore privato, è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento, mentre non è computabile ai fini del periodo di comporto»;

   l'articolo 26 del decreto-legge n. 18 del 2020 aveva limitato il periodo di tutela per i periodi di quarantena al solo anno 2020, e nei limiti della copertura finanziaria prevista di 663,10 milioni di euro;

   attraverso il messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021, l'Inps ha ricordato che, stante la mancanza di apposita copertura finanziaria per il 2021, l'Istituto non potrà «procedere a riconoscere la tutela previdenziale» per gli eventi di quarantena riferiti all'anno in corso;

   considerato che la tutela in questione per l'anno 2020 può contare su 663,10 milioni di euro di stanziamenti pubblici, l'Inps procederà ad effettuare una verifica sul rispetto del tetto di spesa. In caso di sforamento, si aprirebbe la strada alle richieste di rimborso da parte dell'Istituto (attraverso l'emissione di note di rettifica), nei confronti di quei datori di lavoro che nel 2020, per i casi di quarantena, hanno anticipato in busta paga e poi recuperato somme a carico dell'Inps a titolo di indennità di malattia;

   come riportato da Repubblica in data 25 agosto 2021, nel 2020 circa 1 milione di lavoratori – 962 mila per l'esattezza – sono stati in quarantena per un totale di 13 milioni di giorni di malattia, il 9 per cento dei 145 milioni di giorni di malattia complessivi, un numero a sua volta del 20 per cento più alto del 2019;

   il Ministro interrogato si è recentemente espresso, attraverso un messaggio lanciato nel corso della Festa dell'unità di Modena riportato dal Sole 24 Ore, sui fondi 2021 a copertura degli eventi di quarantena, dichiarandosi favorevole a consentire che la quarantena sia considerata una malattia e che non gravi sui lavoratori e sulle imprese –:

   se non intenda adottare un'iniziativa normativa urgente per rifinanziare l'indennità da quarantena, assicurando all'Inps la possibilità di riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori in quarantena le tutele previdenziali previste per l'anno 2020.
(5-06648)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia infettiva

quadri superiori

quadro