ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06579

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 554 del 04/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELRIO GRAZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 04/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 04/08/2021
Stato iter:
05/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2021
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 05/10/2021
Resoconto DELRIO GRAZIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/08/2021

DISCUSSIONE IL 05/10/2021

SVOLTO IL 05/10/2021

CONCLUSO IL 05/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06579
presentato da
DELRIO Graziano
testo di
Mercoledì 4 agosto 2021, seduta n. 554

   DELRIO e QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale — Per sapere – premesso che:

   Nnamdi Kanu, leader del popolo indigeno del Biafra, IPOB – un gruppo separatista, che chiede il Referendum per i diritti umani, contro l'emarginazione e la violenza nella regione del Biafra, dichiarato fuorilegge in Nigeria e che è stato proscritto come organizzazione terroristica – è stato illegalmente arrestato a Nairobi ed estradato in Nigeria per essere processato. Era ricercato dalle autorità nigeriane dal 2015, quando fu accusato di reati di terrorismo e istigazione, dopo le trasmissioni andate in onda su Radio Biafra, emittente digitale da lui fondata e gestita da casa sua in Inghilterra, dove risiede in quanto cittadino britannico;

   il procuratore generale della Nigeria, Abubakar Malami, ha dichiarato che Kanu «è stato riportato in Nigeria per continuare ad affrontare il processo dopo essere scomparso su cauzione», e lo ha accusato di «impegnarsi in attività sovversive» e di essere responsabile di attacchi armati. L'inizio del nuovo processo era stato fissato per il 26 luglio 2021, ma è stato aggiornato al 21 ottobre a causa dell'incapacità del Dipartimento dei servizi di Stato di presentarlo in tribunale lunedì;

   Kanu è stato arrestato per la prima volta in Nigeria nel 2015 e rilasciato nel 2017 su cauzione, ufficialmente per ragioni di salute. In seguito, l'attivista era stato costretto a fuggire dalla Nigeria dopo che i militari nigeriani avevano tentato senza successo di ucciderlo nella sua casa di Umuahia e nel tentativo di difenderlo, numerosi militanti dell'Ipob furono uccisi;

   l'avvocato di Kanu, Ejiofor, contesta il trasferimento illegale del proprio assistito dal Kenya, definendola una «extraordinary rendition», cioè un'estradizione totalmente illegale, a cui sono seguiti anche giorni di tortura. Difatti, essendo Kanu un cittadino britannico, non sarebbero state rispettate le normali procedure per l'estradizione, stabilite per legge sia in Kenya, sia in Nigeria. E, il Governo britannico ha anche chiesto ufficialmente al Kenya chiarimenti a proposito della legalità del suo arresto. Ejiofor, dopo esser riuscito a vedere l'attivista in carcere, ha affermato che «sebbene l'autorità detentrice gli stia dando cure mediche, ha ancora bisogno di cure mediche avanzate»;

   il nuovo arresto di Kanu accresce notevolmente le tensioni locali nel sud-est della Nigeria. L'Ipob ha minacciato che ogni lunedì dal 9 agosto 2021 ci sarà un «blocco totale» nella regione fino al rilascio di Kanu da parte del governo federale;

   dal 2015 – dopo l'elezione del presidente Muhamadu Buhari, che era un maggiore di brigata durante la guerra civile del Biafra, uno dei capitoli più oscuri della storia nigeriana – le proteste dei biafrani hanno incontrato una risposta brutale da parte delle forze di sicurezza nigeriane e, secondo Amnesty International, più di 150 persone sono state uccise durante le manifestazioni pro-Biafra nel solo anno successivo all'elezione di Buhari. Recentemente, Twitter ha cancellato un post di Buhari per aver violato le sue regole sugli abusi, dopo aver fatto riferimento alla guerra civile in una minaccia contro i gruppi armati biafrani. E, in rappresaglia per la cancellazione, il Governo poco dopo ha vietato Twitter in Nigeria –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Governo, nelle relazioni bilaterali con la Nigeria e nei consessi europei ed internazionali, per chiedere il rispetto dei diritti umani per Kanu nonché la garanzia della sua incolumità e lo svolgimento di un giusto processo a suo carico.
(5-06579)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06579

  Nnamdi Kanu ha fondato nel 2012 l'Independent Indigenous People of Biafra (IPOB), organizzazione che si prefigge di ridare vita al movimento secessionista del Biafra dopo il tentativo di indipendenza e la guerra civile dal 1967 al 1970.
  La regione della Nigeria spesso identificata dai media internazionali come Biafra, nel Sud-Est del Paese, è costituita dai cinque Stati federali di Enugu, Anambra, Imo, Abia e Ibonyi, caratterizzati da una forte densità di popolazione e dalla prevalenza dell'etnia cristiana Igbo (17 per cento della popolazione nazionale circa). Si tratta della zona dove nel 1967 un gruppo di alti ufficiali di etnia Igbo e Ibibio proclamarono l'indipendenza del Biafra. Le popolazioni della regione, che contiene oltre il 90 per cento delle riserve e della produzione di idrocarburi della Nigeria, si opposero al progetto secessionista assieme al resto del Paese, contribuendo alla sconfitta dei secessionisti in una guerra durata 30 mesi e che si stima abbia causato oltre un milione di morti.
  Alla capitolazione dei secessionisti nel 1970 seguì un processo di riconciliazione nazionale riconosciuto internazionalmente come un successo, reintegrando nel giro di pochi anni combattenti e sostenitori del progetto secessionista nella vita nazionale della Federazione nigeriana.
  Dal 2020 la propaganda di Kanu ha assunto toni aspri, con l'invito ad una rivolta armata e la fondazione di una milizia para-militare chiamata Eastern Security Network (ESN), anche come conseguenza della dura repressione delle manifestazioni in occasione del giorno del ricordo del Biafra in cui sono morte 60 persone per mano delle forze di sicurezza nigeriane. L'ESN avrebbe un numero ridotto di militanti armati e un limitato sostegno popolare, in un momento in cui esponenti dell'etnia Igbo aspirano a conquistare la Presidenza della Nigeria nel 2023 in base alla regola non scritta che prevede la rotazione tra candidati musulmani e cristiani.
  L'arresto e il rimpatrio immediato in Nigeria di Nnamdi Kanu, in circostanze ancora non chiarite e denunciate come illegali dai suoi avvocati, ha portato ad una diminuzione degli attacchi, quasi del tutto cessati dopo il picco in primavera. L'ESN probabilmente preferisce evitare che le proprie azioni possano ripercuotersi sull'incolumità fisica del leader. Nnamdi Kanu è infatti detenuto ad Abuja in attesa di processo. Continua invece il «sit-at-home order», una protesta che vede la chiusura degli esercizi commerciali. L'IPOB proclama questa serrata un giorno a settimana per tenere sotto pressione Governo federale e governi locali. Le ultime informazioni indicano tuttavia una progressiva minore partecipazione degli esercenti in diverse città del Sud-Est, senza che questo abbia provocato significative reazioni da parte dell'ESN.
  L'udienza di Nnamdi Kanu, precedentemente prevista il 21 settembre, è stata aggiornata al 21 ottobre.
  L'Italia e l'Unione europea seguono il caso dell'arresto di Nnamdi Kanu con attenzione. Il tema è oggetto delle riunioni dei Capi Missione dell'Unione europea ad Abuja. Medesima attenzione viene dedicata alla situazione degli Igbo, in particolare per quanto riguarda il quadro di sicurezza della regione in cui vivono e la tutela della popolazione civile, monitorata dal gruppo di lavoro competente del Consiglio dell'Unione Europea a Bruxelles, denominato COAFR.
  Attivo è anche il dialogo tra la nostra Ambasciata e quella britannica ad Abuja, tenuto conto della doppia cittadinanza inglese e nigeriana di Nnamdi Kanu. Nonostante le Autorità della Nigeria affermino la natura interna della questione proprio alla luce della cittadinanza nigeriana dell'imputato, l'Ambasciata del Regno Unito ad Abuja ha pubblicamente dato disponibilità a fornire assistenza consolare al proprio cittadino.
  In conclusione, l'Italia, in coordinamento con i partner dell'Unione europea, intende continuare a seguire l'evolversi della situazione giudiziaria di Nnamdi Kanu, non dimenticando che il legame di cittadinanza con il Regno Unito attribuisce anzitutto a quel Paese la titolarità di iniziative a sua tutela. Vogliamo inoltre mantenere elevata l'attenzione sulla situazione della popolazione Igbo, favorendo azioni volte a mettere fine alle violenze tra le diverse comunità in Nigeria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

delitto contro la persona

elezioni presidenziali