ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06567

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: BARATTO RAFFAELE
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 02/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/08/2021
Stato iter:
07/09/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/08/2021

RITIRATO IL 07/09/2021

CONCLUSO IL 07/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06567
presentato da
BARATTO Raffaele
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   BARATTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in Italia è aumentata, negli ultimi anni, la quota di Pil spesa in ricerca e sviluppo. Aumenti che, però, lasciano il nostro Paese lontano dagli Stati europei che più investono in questi settori e ancora distante dall'obiettivo previsto dall'Unione europea per il 2021;

   se gli altri Paesi virtuosi superano tutti ampiamente il 3 per cento del Pil dedicato a queste spese per investimento, l'Italia, dalle ultime rilevazioni segna un dato non incoraggiante, fermandosi all'1,53 per cento. Gli investimenti in ricerca e sviluppo, rappresentano un vettore di produttività e consentono alle imprese del nostro Paese di competere in maniera efficace in mercati internazionali il cui dinamismo sta rapidamente aumentando, man mano che la contingenza economica dovuta all'epidemia da COVID-19 gradatamente perde vigore;

   come rilevato nelle relazioni annuali della Commissione europea, per il nostro Paese un maggior investimento in innovazione potrebbe avere ricadute particolarmente positive, in particolare per le piccole e medie imprese. Gli investimenti in innovazione migliorerebbero la produttività e le prospettive di crescita nel medio e lungo termine. In particolare, tali investimenti aumenterebbero la produttività nell'Italia meridionale e consentirebbero di attenuare le debolezze delle imprese più piccole;

   lo stato dell'arte della disciplina di favore relativa agli investimenti in ricerca e sviluppo è fotografato dalla legge di bilancio 2021, con la quale è stato potenziato il credito d'imposta relativo, senza tuttavia risolvere alcune criticità inerenti all'applicazione dell'agevolazione. Si fa riferimento, in particolare, alla oggettiva difficoltà per i beneficiari di individuare con precisione gli investimenti agevolabili, con il rischio, quindi, di incorrere negli accertamenti del Fisco e nella irrogazione di pesanti sanzioni;

   non solo, il credito d'imposta accordato, sebbene considerevole (20 per cento su investimenti a tetto massimo di 4 milioni di euro) rappresenta forse ancora uno strumento poco attraente per le piccole e medie imprese, ancora troppo refrattarie ad investire nello sviluppo del proprio patrimonio intellettuale –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare per potenziare gli strumenti di agevolazione alle spese in ricerca e sviluppo, ulteriormente incrementando la misura del credito d'imposta previsto all'articolo 1, comma 1064, legge n. 178 del 2020.
(5-06567)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detrazione fiscale

investimento

piccole e medie imprese