ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06565

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/08/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06565
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   BIGNAMI, OSNATO e ALBANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il Monte dei Paschi di Siena (Mps) costituisce la più antica esperienza bancaria esistente in Italia con oltre 20.000 dipendenti e 1.800 sportelli;

   la Banca ha subito nell'ultimo decennio un rilevante deterioramento, in larga parte attribuibile all'operazione di acquisizione di Antonveneta che ha indotto ad avviare operazioni spericolate;

   la storia dell'Istituto è stato fortemente contaminata da interferenze di rilievo politico da parte dei partiti della sinistra italiana;

   in questo scenario, sinteticamente riassunto per esigenze di economia di economia espositiva, alla fine del 2016 il Governo decise di entrare nel capitale di Mps utilizzando il decreto-legge «Salvarisparmio», acquisendo così il Ministero dell'economia e delle finanze, allora guidato dal Ministro Padoan, il 68 per cento dell'Istituto, piano approvato dall'Unione europea con la previsione dell'uscita del Ministero dell'economia e delle finanze entro cinque anni, entro la fine del 2021;

   il 29 luglio 2021 Unicredit ha formalizzato il proprio interesse per Mps che si concretizzerebbe nell'acquisizione dell'istituto a condizioni assai chiare; niente Npl (i crediti «deteriorati» dovrebbero andare ad Amco, a condizioni già evidenziate in uno specifico atto di indirizzo presentato da FdI in sede parlamentare), né cause legali legate agli aumenti del 2011-2014-2015, nessun impatto sul capitale, grazie alla dote del Tesoro da 2,2 miliardi di euro, un possibile futuro aumento di capitale, con un significativo abbattimento dei livelli occupazionali in buona parte coperti da un ulteriore contributo statale ad hoc, rispettando il termine con l'Unione europea. In questa prospettiva, pur tralasciando che l'attuale Presidente di Unicredit, e Mps ovvero Ministero dell'economia e delle finanze, ed anche qui tralasciando che l'attuale Presidente di Unicredit è proprio l'ex Ministro Padoan è del tutto evidente che le condizioni poste appaiono particolarmente gravose esponendo lo Stato per ulteriori 10 miliardi, che si sommano ai 5 miliardi già riversati negli anni passati, senza alcuna garanzia di tutela per il patrimonio e il marchio di Mps, oltre che per i dipendenti che potrebbero subire riduzioni anche pari al 25 per cento;

   in questo scenario appare necessario verificare se effettivamente non sussistano ulteriori ipotesi di intervento che contemplino anche una revisione del termine quinquennale assunto in sede di Unione europea e che consentirebbe una maggior agibilità al Ministero dell'economia e delle finanze al fine di conseguire, la tutela da un lato degli investimenti effettuati, dall'altro del patrimonio, del marchio, dei dipendenti di Mps –:

   in che modo il Governo intenda tutelare il marchio, il patrimonio e i dipendenti del Monte dei Paschi di Siena.
(5-06565)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

garanzia di credito

protezione del patrimonio

aumento di capitale