ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06558

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 02/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 01/08/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06558
presentato da
PRISCO Emanuele
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   PRISCO, LOLLOBRIGIDA, SILVESTRONI, ROTELLI, FERRO, RACHELE SILVESTRI e ALBANO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il trasporto marittimo è una componente importante del commercio estero e, più in generale, della nostra economia. Lo shock causato dalla pandemia da Covid-19 nel 2020 ha fatto crollare il Pil dell'Italia dell'8,9 per cento, il commercio estero dell'11 per cento e quello internazionale via mare del 15 per cento (-21 per cento in import e -9 per cento in export);

   le scelte compiute dal Governo italiano, nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle risorse aggiuntive a esso correlate, di destinare 2,7 miliardi di euro per interventi riguardanti la portualità, sono fondamentali per l'importanza che il settore marittimo riveste nell'economia italiana;

   le risorse, che rappresentano una importante opportunità di rilancio per l'intero comparto, sono indirizzate alla sostenibilità ambientale nei porti: si va dallo sviluppo dell'accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici, agli interventi per l'aumento selettivo della capacità portuale e per l'ultimo e il penultimo miglio stradale e ferroviario;

   sono, inoltre, previsti fondi per l'efficientamento energetico, per l'elettrificazione delle banchine e, infine, per la generale sostenibilità ambientale dei porti, i cosiddetti green ports;

   nei giorni scorsi si è svolto il tavolo tecnico per la ripartizione delle risorse, investimenti senza precedenti che segneranno il destino di queste infrastrutture per i prossimi decenni; in quella sede sono state riconosciute somme importanti all'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova) 545 milioni di euro, all'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Orientale (Trieste) 409 milioni di euro, all'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale (Napoli) 361 milioni di euro, all'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale (Venezia) 169 milioni di euro, all'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Centro-Settentrionale (Ravenna) 165 milioni di euro, e all'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Meridionale (Brindisi) 168 milioni di euro;

   in questo quadro di assegnazioni, desta stupore e perplessità che l'Autorità Portuale del Mare Adriatico Centrale, a cui fanno capo i porti di Pesaro, Ancona, San Benedetto, Pescara e Ortona, si sia vista assegnare solo venti milioni, somma che sembrerebbe essere l'equivalente delle richieste inviate al Ministero dalla stessa Autorità portuale di Ancona (che in fase di formulazione delle richieste di assegnazione al Ministero era guidata da Rodolfo Giampieri);

   mentre è evidente il danno che ne deriverà per la competitività del Porto di Ancona e del suo intero sistema, non è parimenti chiaro quanto sia accaduto rispetto alla quantificazione delle risorse assegnate, ossia se la somma riconosciuta all'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale sia stata così quantificata in modo unilaterale dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili o se sia stata così esiguamente quantificata dall'Autorità portuale di Ancona che non avrebbe quindi richiesto risorse adeguate per i porti marchigiani e abruzzesi, al pari di quanto invece è fatto dalle altre Autorità –:

   in capo a chi sia la responsabilità di aver assegnato l'esigua somma di appena venti milioni di euro all'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, e se intenda adottare iniziative per porre rimedio all'accaduto attraverso una rimodulazione del riparto delle risorse riconosciute, rimodulazione in assenza della quale i porti marchigiani e abruzzesi risulterebbero gravemente danneggiati rispetto alla competitività con altre infrastrutture del comparto che beneficerebbero invece di somme adeguate alle loro esigenze di ammodernamento in linea con le risorse a ciò destinate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(5-06558)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

Mar Adriatico

cambiamento climatico