ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06529

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 549 del 28/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 28/07/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 28/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/07/2021
Stato iter:
29/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/07/2021
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/07/2021
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/07/2021

SVOLTO IL 29/07/2021

CONCLUSO IL 29/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06529
presentato da
DE TOMA Massimiliano
testo di
Mercoledì 28 luglio 2021, seduta n. 549

   DE TOMA, ZUCCONI e CAIATA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la conversione del decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021, nonostante gli impegni presi dal Governo con l'approvazione di diversi ordini del giorno, non ha modificato l'articolo 8 contenente «Misure urgenti per il settore tessile e della moda»;

   impedendo, di fatto, ai negozi di moda, abbigliamento, calzature, pelletteria ed accessori, l'estensione del credito d'imposta del 30 per cento sulle rimanenze di magazzino ex articolo 48-bis del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020, che prevede come beneficiari i soggetti esercenti attività d'impresa operanti nell'industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria;

   la distribuzione commerciale ha subito la chiusura forzata per decreto all'interno delle cosiddette zone rosse, anche per 138 giorni, dovendo rinunciare al 35 per cento della propria capacità lavorativa, a fronte anche della concorrenza sleale dei sempre aperti «colossi del web» che hanno potuto avvantaggiarsi di una rendita di posizione e smaltire anche le scorte della produzione;

   i negozi sono stati costretti a ricorrere ad impegnative politiche di pricing per attrarre i consumatori con sconti, promozioni e saldi in modo da limitare il problema delle rimanenze di magazzino;

   l'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 114 del 1998 prevede che i prodotti di moda siano suscettibili a notevole deprezzamento se non venduti entro la stagione e tali iniziative tuttavia, seppure hanno limitato le perdite di fatturato, sono andate a detrimento delle marginalità di sussistenza e degli utili di queste attività, senza peraltro risolvere il problema delle eccedenze di magazzino che impattano quasi esclusivamente sul retail;

   sarebbe opportuno, in una logica di equità ed uniformità, prevedere esplicitamente che il beneficio del credito d'imposta di cui all'articolo 48-bis del cosiddetto decreto-legge Rilancio sia fruibile da parte di tutte le imprese operanti nell'ambito dei settori economici e della filiera di riferimento –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per rilanciare il settore della moda compresa la filiera della distribuzione commerciale.
(5-06529)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06529

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Come ricordato dall'Onorevole interrogante, il Governo è intervenuto con misure volte a sostenere i settori del tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria con l'adozione dell'articolo 48-bis, del decreto-legge n. 34/2020 che, nella sua versione originaria, riconosceva ai soggetti esercenti attività d'impresa in tali settori un contributo sotto forma di credito d'imposta, nella misura del 30 per cento delle rimanenze finali di magazzino, fino all'esaurimento dell'importo massimo di 45 milioni di Euro.
  Tale articolo 48-bis è stato recentemente modificato dall'articolo 8 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, cosiddetto Decreto «Sostegni bis» recante «Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali». L'articolo 8, al comma 1, lettera a) del citato Decreto ha infatti previsto un prolungamento del periodo di fruizione del credito di imposta al 31 dicembre 2021, e il relativo limite di spesa, originariamente previsto in 45 milioni di Euro, è stato incrementato a 95 milioni di Euro per l'anno 2021 e a 150 milioni di Euro per l'anno 2022.
  Al riguardo, si segnala che il decreto ministeriale attuativo della richiamata disposizione di legge, è stato recentemente firmato dal Ministro, con riferimento al perimetro applicativo individuato dalla norma di legge nel settore manifatturiero.
  Si ritiene importante sottolineare che lo scorso 13 luglio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto alla presenza del Vice Ministro Pichetto Fratin, il Tavolo dedicato al settore della moda, che ha visto un ampio coinvolgimento delle parti datoriali e di quelle sindacali, che hanno sollevato criticità e fatto pervenire proposte. Sulla base di tali sollecitazioni, all'esito di tale incontro, sono stati individuati vari ambiti di intervento, tra i quali è emerso anche il tema posto dall'Onorevole Interrogante, in merito all'opportunità di valutare l'estensione del credito d'imposta al settore della distribuzione, che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.
  Infine, occorre ricordare che il sostegno pubblico all'industria della moda è finalizzato a supportare le imprese non solo per tornare sul loro percorso di crescita pre-crisi, ma anche per allinearsi alle esigenze di un'economia più verde, pronta a cogliere le opportunità dell'innovazione e del digitale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria calzaturiera

perdita finanziaria

detrazione fiscale