ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06526

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 549 del 28/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALEMANNO MARIA SOAVE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/07/2021
Stato iter:
29/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/07/2021
Resoconto ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/07/2021
Resoconto ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/07/2021

SVOLTO IL 29/07/2021

CONCLUSO IL 29/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06526
presentato da
ALEMANNO Maria Soave
testo di
Mercoledì 28 luglio 2021, seduta n. 549

   ALEMANNO, SUT, CARABETTA, CHIAZZESE, FRACCARO, GIARRIZZO, MASI, ORRICO, PALMISANO, PERCONTI e SCANU. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il settore dei locali da ballo – 3.000 imprese e 150.000 addetti – è l'unico che non ha visto ancora fissata una data per la riapertura;

   prolungati periodi di chiusura comportano per le imprese non solo una perdita di fatturato, ma anche il rischio di uscire dal mercato e quindi l'impossibilità poi di recuperare non solo in termini economici, ma anche di competitività;

   l'articolo 2 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, ha istituito un Fondo per il sostegno delle attività economiche rimaste chiuse per un lungo periodo, fissato dapprima a quattro mesi e poi ridotto a 100 giorni, con una dote complessiva iniziale di 100 milioni di euro per il 2021 che è stata incrementata con ulteriori 40 milioni di euro, permettendo un ampliamento della platea dei beneficiari;

   il citato decreto-legge n. 73 del 2021 demanda ad un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che deve essere adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, il compito di individuare i soggetti beneficiari, l'ammontare dell'aiuto e le modalità di erogazione della misura tali da garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni;

   nei lunghi diciassette mesi di inattività, le associazioni di categoria delle discoteche hanno sempre dimostrato la massima disponibilità all'ipotesi loro prospettata di riaprire con il Green Pass ed in base a ben definiti protocolli di sicurezza differenziati tra attività all'aperto e quelle al chiuso;

   il decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, che ha reso obbligatorio l'utilizzo del Green Pass a partire dal 6 agosto 2021 per l'ingresso in molte attività, ha anche stabilito che le discoteche non potranno riaprire nemmeno con la certificazione verde prevedendo, altresì, all'articolo 11 che una quota di 20 milioni di euro del Fondo, di cui all'articolo 2 del decreto «Sostegni-bis», vada alle imprese che continueranno a rimanere chiuse;

   si tratta di una cifra che appare assolutamente insufficiente di fronte alla consistenza economica del settore delle discoteche;

   le modalità attuative del citato articolo 11 sono, «in quanto compatibili», le medesime di quelle previste dall'articolo 2 del decreto-legge n. 73 del 2021 –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di evitare che si creino incomprensibili e dannosi ritardi nell'erogazione delle citate risorse, con particolare riferimento al settore dei locali da ballo.
(5-06526)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06526

  Grazie Presidente, Grazie Onorevoli!
  Il Governo è consapevole delle gravissime difficoltà che anche il settore dei locali da ballo ha affrontato e sta affrontando a seguito della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2.
  Per reagire a questa situazione e sostenere il sistema produttivo nazionale, è stato seguito un approccio binario: da un lato, si è provveduto ad accelerare il piano delle vaccinazioni; dall'altro, sono state predisposte misure di ristoro e sostegno. Infatti, le riaperture sono direttamente collegate all'andamento del piano vaccinale e della curva dei contagi.
  Occorre specificare, tuttavia, che le disposizioni normative per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali (le quali hanno confermato che restassero sospese le attività in sale da ballo, discoteche e locali assimilati), sono state adottate tenendo conto delle valutazioni del Comitato tecnico-scientifico, del Commissario straordinario e del Ministero della Salute, in base alla nuove evidenze scientifiche e alla situazione epidemiologica.
  Al fine di compensare le perdite subite da questo settore economico, l'articolo 11 del decreto-legge n. 105 del 2021 ha disposto che una quota, pari a 20 milioni di euro del «Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse», venisse destinata in via prioritaria proprio alle attività rimaste escluse dalle riaperture.
  Tale fondo è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, con l'articolo 2 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 (decreto Sostegni bis), con una dotazione di euro 140.000.000,00 per l'anno 2021.
  L'articolo 2, comma 2, del suddetto decreto-legge n. 73 del 2021 prevede che i soggetti beneficiari della misura, l'ammontare dell'aiuto e le modalità di erogazione, tali da garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni, vengano determinati – tenendo conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici nonché dei contributi a fondo perduto concessi ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, e dell'articolo 1 del medesimo decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 – con decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro 30 giorni dalla data in vigore dello stesso decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
  I successivi commi 3 e 4 del medesimo decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, prescrivono, rispettivamente, che i contributi siano concessi nel rispetto della comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19» e successive modificazioni e che alla copertura degli oneri si provveda ai sensi dell'articolo 77 dello stesso decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
  In ottemperanza alla suddetta previsione, il Ministero dello sviluppo economico ha tempestivamente predisposto lo schema di decreto attuativo che determina i beneficiari della misura, l'ammontare dell'aiuto e le modalità di erogazione di tale Fondo, avviando la prevista fase di concertazione con il Ministero dell'economia e delle finanze.
  Ultimata la fase di concertazione, si procederà alla notifica dello schema di decreto alla Commissione europea e, una volta intervenuta l'approvazione da parte della predetta Commissione, alla firma del decreto.
  Per quanto attiene, invece, alla modalità attuativa della misura, in analogia con le precedenti misure di ristoro e di sostegno già adottate, nonché con l'ultima misura di sostegno prevista dall'articolo 1 («Contributo a fondo perduto») del decreto Sostegni bis, si conferma il ricorso a un sistema di accoglienza delle istanze e di successiva erogazione delle risorse caratterizzato da un notevole livello di automatismo, nell'ottica della massima semplificazione procedurale, con l'obiettivo di garantire la più celere attuazione dei pagamenti ai beneficiari.
  In conclusione, si ribadisce il costante impegno del Governo a mettere in atto tutti gli interventi necessari perché sia garantita l'apertura in sicurezza delle attività, fornendo al contempo indennizzi e ristori adeguati alle attività stesse per le perdite subite a causa della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto di Stato

perdita finanziaria

regime di aiuto