ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06480

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 544 del 21/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 21/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/07/2021
Stato iter:
28/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/07/2021
Resoconto CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2021
Resoconto BATTISTONI FRANCESCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 28/07/2021
Resoconto CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/07/2021

SVOLTO IL 28/07/2021

CONCLUSO IL 28/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06480
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Mercoledì 21 luglio 2021, seduta n. 544

   CIABURRO e CARETTA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   a seguito dell'emergenza pandemica da Covid-19, alcune importanti filiere di carne di razza Piemontese hanno subìto forti rallentamenti, o addirittura hanno smesso di ritirare prodotto, tra queste ultime figurano il comparto «Ho.Re.Ca», le mense scolastiche ed aziendali;

   gli allevamenti di Piemontese sono particolarmente vulnerabili a causa delle ridotte dimensioni ed a causa della difficoltà di modulare l'offerta in base alla domanda;

   un'ulteriore preoccupazione in tal senso deriva dagli investimenti fatti negli ultimi anni dalle aziende, in modo particolare per adeguare le produzioni alle normative dell'Unione europea relative al benessere animale ed alla sostenibilità, dato che si tratta di investimenti importanti, che per essere sostenuti richiedono un adeguato fatturato da parte delle aziende e dunque non possono essere sostenuti da tutte le attività in modo analogo;

   la realtà della razza Piemontese conta oltre 340.000 bovini in Italia, di cui il 60 per cento nella provincia di Cuneo, per un fatturato di oltre 230 milioni di euro, senza contare l'indotto tra macellerie e grande distribuzione;

   secondo uno studio delle associazioni di categoria, in conseguenza della crisi pandemica da Covid-19, è stata rilevata una flessione del 25 per cento dei prezzi dei bovini maschi, che ha portato ad una riportata mancata sostenibilità economica del 95 per cento circa degli allevamenti di razza Piemontese, fenomeno ormai perdurante da mesi;

   al contempo, il costo di gestione ed adeguamento dei disciplinari per i produttori si è fatto sempre più elevato, anche a causa della mancata liquidità conseguente alla crisi da Covid-19;

   di fronte alla progressiva ed oggettiva difficoltà nel rispettare i disciplinari da parte del settore della razza Piemontese e degli allevamenti italiani in generale, è stato riportato come la distribuzione si sposti su filiere di altra origine e di ben altra qualità, prevalentemente di provenienza estera;

   l'aumento dei prezzi delle materie prime nella mangimistica ha reso sempre meno economica la sostenibilità delle attività zootecniche, con ripercussioni a cascata anche sugli allevamenti di razza Piemontese –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per sostenere l'attività strategica costituita dal comparto della razza Piemontese, anche riconoscendo ai produttori il valore della qualità delle proprie produzioni, alla luce delle recenti spirali inflattive che hanno colpito il settore della mangimistica e della zootecnia sul territorio nazionale, nonché alla luce dei crescenti sforzi economici in capo ai produttori.
(5-06480)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-06480

  Signor Presidente, onorevoli Deputati,
  evidenzio in premessa che questa Amministrazione è consapevole delle problematiche che colpiscono l'intero comparto bovino, che affondano le proprie radici in situazione pregresse e che la pandemia da Covid-19 ha aggravato in modo significativo.
  In tale direzione sono state attivate delle misure mirate a sostenere gli allevatori, favorendone il ristoro dagli effetti della pandemia e da quelli congiunturali di mercato, compreso l'aumento delle materie prime, attraverso il decreto del 23 luglio 2020 «fondo filiere in crisi» e successive modifiche.
  Si tratta di un provvedimento che contempla, oltre ad altri comparti zootecnici, anche il settore bovino al quale sono stati destinati 20 milioni di euro per le carni di vitello e 15 milioni di euro per l'ammasso privato della carne di vitello.
  Con successivo decreto di modifica del 27 novembre 2020 sono stati aggiunti per il settore bovino, a valere sulle eventuali risorse residuali derivanti da altre misure previste, aiuti per le imprese agricole di allevamento di bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi, allevati dal richiedente per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione, per un ammontare fino a 60 euro per ogni capo macellato nel periodo giugno-luglio 2020.
  Inoltre, l'articolo 1, commi 128 e 129 della legge n. 178 del 2020 ha previsto uno specifico Fondo volto a garantire lo sviluppo e il sostegno del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura.
  Rilevo al riguardo, che in sede di conversione del decreto-legge 25 maggio 2021 n. 73, meglio conosciuto come Decreto Sostegni bis, (legge n. 106 del 2021), è stato inserito all'articolo 68, il comma 2-bis, che prevede l'incrementato di 5 milioni di euro per l'anno 2021 del predetto Fondo, al fine di erogare contributi agli allevatori bovini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bovino

allevamento

domanda e offerta