ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 535 del 06/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/07/2021
Stato iter:
07/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/07/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2021
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/07/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/07/2021

SVOLTO IL 07/07/2021

CONCLUSO IL 07/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06370
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 6 luglio 2021, seduta n. 535

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (Inpgi) è ormai al tracollo finanziario, con un passivo di 242 milioni di euro, una perdita giornaliera di 665 mila euro e una riserva tecnica che non copre i due anni;

   a fronte di tale situazione, l'Inpgi non è in grado di garantire le pensioni presenti e future, nonostante siano stati versati regolarmente i contributi;

   tale dissesto non è il risultato della gestione dell'ultimo anno, ma è conseguenza di un percorso, iniziato nel 2011, di crescente erosione del patrimonio dell'istituto stimato in 1 miliardo e 200 milioni di euro, dovuto, in particolare, al pagamento quale sostituto dell'Inps degli ammortizzatori sociali, dei relativi contribuiti previdenziali figurativi e delle prestazioni assistenziali;

   con la «legge Rubinacci» (n. 1564 del 1951), l'Inpgi ha garantito con centinaia di milioni di euro il pagamento delle prestazioni assistenziali e previdenziali dei giornalisti italiani, nonché dal 1981 gli ammortizzatori sociali, senza ricevere alcun ristoro dallo Stato. Solo dal 2009, l'ente riceve 20 milioni di euro per i prepensionamenti e da quest'anno – in osservanza di una disposizione prevista nella legge di bilancio n. 178 del 2020 – anche il rimborso delle spese per gli ammortizzatori sociali e per gli incentivi all'occupazione;

   al contrario, invece, dagli editori non ha incassato per 65 anni, dal 1951 al 2016, i contributi previdenziali nella stessa percentuale che gli editori stessi avrebbero dovuto pagare all'Inps. Al riguardo, emerge che tale mancato incasso ha permesso agli editori, in 65 anni, di risparmiare addirittura circa 1 miliardo di euro. E tutto ciò ha contribuito a devastare la situazione economica generale dell'istituto;

   l'Inpgi, inoltre, è stato ulteriormente danneggiato, a causa della parziale attuazione della legge n. 150 del 2000 sull'informazione, considerato che ancora i contributi di un numero importante di dipendenti della pubblica amministrazione vengono, erroneamente, versati all'Inps anziché all'Inpgi;

   è necessario dunque individuare ogni iniziativa utile a tutelare la previdenza dei giornalisti –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza si intendano adottare per pervenire al risanamento dello stato dell'Inpgi allo scopo di garantire le prestazioni pensionistiche e di welfare degli iscritti.
(5-06370)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06370

  La complessa situazione economico finanziaria dell'INPGI è connessa a una crisi strutturale del settore editoriale che si prolunga da tempo. Come noto, l'equilibrio previdenziale dell'Istituto è stato pesantemente compromesso da tale crisi, contraddistinta dalla sensibile contrazione dei contratti di lavoro giornalistico e dal peso sempre crescente degli oneri per ammortizzatori sociali a carico dell'Istituto medesimo.
  Inoltre, la contrazione del gettito contributivo dovuta alla mancata assunzione di lavoratori dipendenti si è accompagnata a operazioni di esodo volte a permettere uscite anticipate dalle redazioni con accesso a pensionamento.
  Si rammenta che sono iscritti alla Gestione sostitutiva dell'Assicurazione generale obbligatoria dell'Istituto i giornalisti titolari di un rapporto di lavoro dipendente, e che, nell'ultimo anno, tale Gestione ha fatto registrare un saldo negativo pari a circa 242 milioni di euro.
  Per fare fronte alla grave e perdurante crisi dell'INPGI, il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni dalla legge 29 giugno 2019, n. 58, ha stabilito, all'articolo 16-quinquies, l'obbligo per l'INPGI di adottare misure di riforma del proprio regime previdenziale volte al riequilibrio e al ripristino strutturale delle condizioni di sostenibilità economico finanziaria dell'ente.
  È stato quindi previsto l'obbligo per l'Istituto di trasmettere ai Ministeri vigilanti un bilancio tecnico attuariale che evidenzi la sostenibilità economico-finanziaria di medio e lungo periodo della gestione sostitutiva dell'assicurazione generale obbligatoria, al fine di ottemperare alla necessità di tutelare la posizione previdenziale dei lavoratori del mondo dell'informazione e di riequilibrare la sostenibilità economico-finanziaria della gestione previdenziale nel medio e lungo periodo.
  Il termine per trasmettere il citato bilancio tecnico è stato più volte modificato e differito. Da ultimo, la legge di bilancio 2021 ha prorogato il predetto termine al 30 giugno 2021 e ha parallelamente sospeso, fino alla medesima data, l'efficacia delle disposizioni del comma 4 dell'articolo 2 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, in tema di commissariamento delle gestioni previdenziali degli enti privatizzati che versino in condizioni di disavanzo economico finanziario.
  Il legislatore ha altresì previsto che, qualora il bilancio tecnico non evidenzi la sostenibilità economico-finanziaria di medio e lungo periodo della gestione sostitutiva dell'assicurazione generale obbligatoria, il Governo adotti uno o più regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, diretti a disciplinare, senza nuovi o maggiori oneri ovvero minori entrate per la finanza pubblica, le modalità di ampliamento della platea contributiva dell'INPGI.
  L'INPGI, negli ultimi giorni di giugno, ha trasmesso la delibera con la quale ha dato corso alle misure di intervento volte al ripristino delle condizioni di sostenibilità dell'ente, corredate dal bilancio tecnico attuariale 31 dicembre 2020. Il provvedimento è attualmente in istruttoria da parte delle amministrazioni vigilanti.
  La complessa vicenda dell'INPGI, che coinvolge la competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero del lavoro e del Ministero dell'economia e delle finanze, è stata oggetto di attenta considerazione da parte del Governo, che ha avviato in questi mesi le necessarie interlocuzioni, al fine di individuare soluzioni il più possibile condivise.
  Come noto, la questione in queste ore è anche all'attenzione del Parlamento, nell'ambito dell'esame della legge di conversione del decreto-legge cosiddetto «Sostegni-bis» Anche sulla base delle determinazioni che il Parlamento intenderà assumere, il Governo adotterà le necessarie e conseguenti iniziative, nella consapevolezza che occorre tener conto della complessità della situazione e dei delicati equilibri coinvolti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto all'occupazione

pensionato

conservazione del posto di lavoro