ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 533 del 30/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/06/2021
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/06/2021
TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/06/2021
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/06/2021
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/06/2021
Stato iter:
01/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 01/07/2021
Resoconto BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 01/07/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/07/2021
Resoconto BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/07/2021

SVOLTO IL 01/07/2021

CONCLUSO IL 01/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06340
presentato da
POLIDORI Catia
testo di
Mercoledì 30 giugno 2021, seduta n. 533

   POLIDORI, BARELLI, SQUERI, TORROMINO, PORCHIETTO e SPENA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   secondo una recentissima inchiesta del Sole 24 Ore, complice la crisi nella quale si dibatte il settore del commercio in particolare nelle città d'arte, il «saccheggio dei centri storici avanza inesorabile...». A Venezia centinaia di botteghe storiche sono diventate improbabili negozi «made in Italy» gestiti da cinesi o loro prestanome;

   nella trasmissione «Fuori dal coro» del 12 gennaio su Rete4, l'assessore al commercio del comune di Venezia ha parlato di «assalto alla diligenza» asserendo che i «cinesi sono proprio in cerca di alberghetti e piccoli negozi»;

   la conquista di Venezia è diventata l'inizio di una investigazione ad ampio raggio della Guardia di finanza. Prima in Veneto dove: «(...) un terzo delle imprese cinesi non presenta nessuna dichiarazione fiscale, un terzo reddito pari a zero, la metà del rimanente redditi inferiori a 6 mila euro (...)»;

   poi in Toscana, dove si ritrovano stessi indicatori: penetrazione cinese nel commercio al dettaglio, nella ristorazione, nell'alberghiero; nel tessile e nell'abbigliamento a Prato, nella pelletteria a Osmannoro, zona di Sesto Fiorentino;

   la traccia dei traffici dalla Cina per l'Italia passa per i porti internazionali, nei quali la strategia è quella di acquisire il controllo o almeno una presenza significativa nella gestione degli scali dove approdano le merci. Al Pireo la proprietà è cinese al 67 per cento, a Rotterdam al 35 per cento, ad Anversa al 25 per cento, a Marsiglia al 49 per cento. A Vado Ligure al 49,9 per cento. Le merci, una volta sdoganate, giungono in Italia con i traghetti in direzione Brindisi e Ancona, oppure via terra dal porto sloveno di Capodistria oppure da Rotterdam o Amburgo;

   le merci sono importate da società ungheresi, greche, tedesche. Poi sono rivendute a società con sede in Italia. Apparentemente sono tutti movimenti intracomunitari;

   è evidente una penetrazione commerciale con ampi risvolti di illegalità. La geografia delle rotte di merci contraffatte mostra una strategia più complessa e invasiva;

   lo scenario illustrato non deve far torto alle aziende sane e ai numerosi investimenti cinesi in Italia in piena regola. Le imprese italiane partecipate da gruppi cinesi sono 760 con una occupazione di circa 43.700 unità e un giro d'affari di oltre 25,2 miliardi di euro –:

   quali ulteriori iniziative si intendano adottare riguardo a una penetrazione commerciale basata sul commercio di prodotti contraffatti e sulla evasione fiscale e se non ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per rafforzare gli strumenti che consentono alle regioni e ai comuni di difendere le caratteristiche commerciali specifiche e tradizionali dei centri storici.
(5-06340)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06340

  Grazie Presidente, Grazie Onorevoli interroganti!
  In relazione al quesito posto dagli Onorevoli interroganti occorre innanzitutto premettere che, sentita l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, quest'ultima ha informato che nel biennio 2019-2020, per le categorie merceologiche segnalate (tessile e abbigliamento, calzature e prodotti di pelletteria) provenienti dalla Cina, su un totale di 1.595.458 articoli importati, ha effettuato oltre 223.000 controlli con finalità tributarie ed extra-tributarie, pari ad una percentuale di selezione del 14 per cento.
  Tra le principali violazioni di natura tributaria riscontrate nel biennio, particolare rilevanza ha assunto l'attività di contrasto alla sottofatturazione (che ha determinato l'accertamento di maggiori diritti per oltre 3.657.000 euro).
  Inoltre, in ambito extratributario (monitoraggio dei traffici illeciti) nel periodo tra gennaio 2019 e dicembre 2020, con riferimento ai prodotti oggetto di interrogazione, sono stati sequestrati complessivamente circa 4,8 milioni di articoli per contraffazione, per violazione delle norme a tutela del Made in Italy e di quelle sulla sicurezza generale dei prodotti; inoltre, sono state comminate sanzioni per oltre 562.000 euro.
  Per quanto di competenza, si rappresenta che il Ministero dello sviluppo economico pone in essere attività di prevenzione – quali iniziative di informazione e sensibilizzazione – che hanno lo scopo di ridurre la domanda di prodotti contraffatti.
  Da ultimo, ricordo la campagna di comunicazione anticontraffazione per gli europei di calcio UEFA 2020 per richiamare l'attenzione dei cittadini sulla necessità di privilegiare negli acquisiti i prodotti originali, alla luce dei rischi anche per la salute e la sicurezza derivanti dal consumo di prodotti falsi. Ricordo, ancora, la «Settimana Anticontraffazione», che prevede eventi di informazione e animazione su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di innescare una riflessione sistematica di giovani, imprese e istituzioni sui temi della contraffazione e sull'impatto negativo del fenomeno per l'economia, la salute, la sicurezza e l'ambiente.
  Inoltre, con decreto 23 giugno 2021 del Ministro dello sviluppo economico, sono state adottate le «Linee di intervento strategiche sulla Proprietà Industriale per il triennio 2021-2023», le quali confermano la centralità della tutela dei diritti di proprietà industriale nello scenario di ripresa e sviluppo del nostro Paese. Tra le altre cose, le Linee di intervento strategiche sulla Proprietà Industriale richiamano la necessità di predisporre un disegno di legge di revisione del Codice della Proprietà Industriale strutturato secondo due fondamentali direttrici: il rafforzamento della protezione della proprietà industriale per la competitività del sistema Paese e la semplificazione e digitalizzazione delle procedure. Nel fare ciò, le Linee di intervento strategiche sulla Proprietà Industriale richiamano la «Riforma 1: Riforma del sistema della proprietà industriale» prevista nella «M1C1 – DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E SICUREZZA NELLA PA» del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
  Si rappresenta, altresì, che la Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI-UIBM) del Ministero dello sviluppo economico, è anche sede del segretariato del Consiglio Nazionale per la lotta alla Contraffazione e all'Italian Sounding, che porta avanti attività anti-contraffazione con la collaborazione delle Camere di Commercio, delle altre Amministrazioni coinvolte e delle Forze dell'Ordine. L'obiettivo è quello di affiancare, ai controlli effettuati dalle Forze dell'Ordine nell'ambito della propria attività repressiva, ulteriori verifiche integrate di tipo amministrativo utile a contrastare il fenomeno delle imprese dedite a traffici illeciti che appaiono e scompaiono rapidamente.
  In conclusione, dunque, è massima attenzione del Governo sulle tematiche sollevate con l'atto in discussione, ferma restando la competenza dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli sul controllo doganale e sugli illeciti nella penetrazione commerciale nel territorio italiano e dell'Unione europea (da parte dei paesi extra UE); nonché la specifica competenza del Ministero dell'economia e delle finanze (Agenzia delle entrate) in materia di iniziative concernenti l'evasione fiscale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

settore economico

traffico illecito

importazione