ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06309

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 529 del 23/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 23/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/06/2021
Stato iter:
24/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/06/2021
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 24/06/2021
Resoconto BOLOGNA FABIOLA CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/06/2021

SVOLTO IL 24/06/2021

CONCLUSO IL 24/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06309
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo di
Mercoledì 23 giugno 2021, seduta n. 529

   BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con sindrome Long-Covid si intendono una serie di sintomi che il COVID-19, come malattia multiorgano, può avere con effetti duraturi su molti apparati del corpo umano indipendentemente dal livello di gravità con cui ne siano stati colpiti;

   secondo studi (Lancet) la sindrome non è rara: 3 pazienti su 4 dei ricoverati fino a sei mesi dopo soffrono di patologie multiorgano «coda» della polmonite interstiziale. Inoltre, il trauma può lasciare disagi psichici soprattutto nelle donne: ansia, depressione e insonnia. Infatti, se la mortalità per COVID-19 è maggiore nell'uomo, la sindrome «long-Covid» è più frequente nelle pazienti donne nelle quali sono maggiori le componenti autoimmuni, sia nella fase infettiva del virus che in quella successiva;

   tra i sintomi più diffusi vi sono stanchezza estrema, debolezza muscolare, nebbia cerebrale, emicrania, perdita di memoria, perdita di gusto e olfatto, insonnia, mal di gola e difficoltà nella deglutizione, postumi polmonari, dolori al petto, tachicardia;

   su «Cell Death Discovery» è stata avanzata l'ipotesi autoimmune che potrebbe giustificare la maggiore incidenza di questa sindrome nelle donne. Lo studio della comparsa di autoanticorpi nel siero del paziente e la caratterizzazione della specificità di questi autoanticorpi potrebbe essere un obiettivo importante per iniziare a identificare trattamenti personalizzati e specifici anche in base al sesso dei pazienti affetti da long-Covid;

   secondo uno studio (Brain Sciences) sui danni neurologici causati dal COVID-19, la sindrome potrebbe essere attribuita all'attività flogistica di tipo multisistemico del virus che, coinvolgendo il sistema nervoso centrale, determina lesioni neuroinfiammatorie e alterazioni emocoagulative. Infatti, già nella fase iniziale d'infezione, molti pazienti lamentano un'alterazione del senso dell'olfatto, del gusto e cefalea, segnali di uno spiccato neurotropismo dei virus;

   alcune regioni hanno creato ambulatori appositi per una sorveglianza con follow-up dei pazienti long-Covid. Vi è la necessità di fare ricerca sulla tipologia dei pazienti e continuare a monitorarli con forme di continuità assistenziale. Si favorirebbe così una presa in carico territoriale gestita con un approccio multispecialistico, anche nell'ottica del riconoscimento della cronicità e invalidità con eventuale coinvolgimento di Inps –:

   se il Ministro interrogato non ritenga di dover adottare iniziative per definire delle linee guida nazionali per pazienti long-Covid, monitorando gli indicatori di outcome e prevenzione, nell'ambito di un potenziamento della rete «ospedale-territorio» e della medicina di genere, per un'appropriata presa in carico dei pazienti con sindrome post-Covid.
(5-06309)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06309

  Le recenti evidenze scientifiche hanno consentito di dimostrare che la persistenza delle manifestazioni cliniche dell'infezione da COVID-19 oltre la fase acuta sintomatica, costituisce, in considerazione del significativo numero dei casi riscontrati, una specifica entità clinica, denominata Long-Covid.
  Pertanto, nell'ambito del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, è stata indicata l'esigenza di predisporre lo screening con il follow-up per i pazienti colpiti da COVID-19, anche al fine di poter prevenire, tramite la diagnosi precoce, il possibile protrarsi delle complicanze indesiderate di tale patologia.
  Nel merito, l'articolo 27 ha introdotto per tutti gli assistiti con un quadro clinico COVID-19 correlato, che siano stati dimessi in esito al ricovero ospedaliero, un programma di monitoraggio, con l'esecuzione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale contenute nei Livelli Essenziali di Assistenza, in grado di assicurare una attività clinico-diagnostica assistenziale, dedicata e modulata in base alla severità della sintomatologia presentata dai soggetti.
  La norma ha la finalità di realizzare un protocollo sperimentale nazionale che, attraverso il monitoraggio, la prevenzione e la diagnosi precoce, garantisca una sorveglianza in forma di continuità assistenziale dei pazienti che, essendo stati affetti in forma severa dal COVID-19, sono potenzialmente più esposti al rischio di evidenziare, nel tempo, effetti cronici della malattia stessa.
  In base al comma 4 del medesimo articolo 27, i dati ricavati in esito al programma di monitoraggio saranno oggetto di mirati studi a cura del Ministero della salute, concernenti l'analisi e l'approfondimento degli effetti determinati dal COVID-19, anche nell'ottica della necessità della predisposizione e del coordinamento di adeguate misure di risposta negli ambiti del Sistema sanitario nazionale.
  Allo scopo di scongiurare la sussistenza di condizioni di disomogeneità nel territorio nazionale riferite alla presa in carico dei pazienti in situazioni «post COVID-19», la norma ha previsto che tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale ricomprese nei Livelli essenziali di assistenza, necessarie ad effettuare il monitoraggio, vengano erogate dal SSSN in regime di esenzione dalla compartecipazione della spesa a carico dell'assistito, per un periodo di due anni, a decorrere dal 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 73 del 2021.
  Le prestazioni erogabili in regime di esenzione sono specificate nell'Allegato A del decreto-legge n. 73 del 2021: per ciascuna prestazione sanitaria viene dettagliata la frequenza massima di esecuzione durante il follow-up, la quale può variare in relazione alle esigenze cliniche e prognostiche che si verificano durante il monitoraggio.
  Il «pacchetto» di prestazioni consente il controllo, durante il periodo di osservazione del paziente, delle principali funzioni interessate dalla patologia post COVID-19.
  Una particolare attenzione viene dedicata ai pazienti più anziani, per i quali è prevista la valutazione multidisciplinare, in considerazione delle loro condizioni di fragilità.
  Inoltre, per i pazienti sottoposti a terapie intensive/sub-intensive, è stato previsto il colloquio psicologico.
  Per completezza, segnalo che, tramite la Circolare del Ministero della salute n. 11534 del 4 giugno 2021, al fine di rendere omogenea l'applicazione delle disposizioni normative ora richiamate, nonché di garantire l'utilizzo della ricetta elettronica, è stato individuato il «codice esenzione provvisorio» CV2123, da apporre alla prescrizione e valido in tutto il territorio nazionale per la durata di 2 anni.