ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06300

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: NAPOLI OSVALDO
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 22/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUFFINO DANIELA CORAGGIO ITALIA 22/06/2021
BIANCOFIORE MICHAELA CORAGGIO ITALIA 22/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
23/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/06/2021
Resoconto RUFFINO DANIELA CORAGGIO ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2021
Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 23/06/2021
Resoconto RUFFINO DANIELA CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2021

SVOLTO IL 23/06/2021

CONCLUSO IL 23/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06300
presentato da
NAPOLI Osvaldo
testo di
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   NAPOLI, RUFFINO e BIANCOFIORE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la pandemia da COVID-19, tra le innumerevoli conseguenze negative, ha comportato altresì l'interruzione dei progetti e programmi di accoglienza ed ospitalità dei bambini provenienti dalla Bielorussia e dall'Ucraina, con particolare riferimento all'area coinvolta dal noto disastro di Chernobyl;

   tali progetti sono condotti da diverse associazioni, che, da molti anni, ormai si occupano di mettere in atto tutte le attività necessarie a realizzare le importanti finalità sottese all'accoglienza;

   sono 4 i periodi di soggiorno ad oggi «mancati»: primavera, estate ed inverno 2020 e primavera 2021;

   la problematica riguarda altresì numerose pratiche di adozione internazionale, sospese ad un passo dalla conclusione del complesso procedimento;

   dal febbraio 2020 i Paesi di provenienza hanno unilateralmente bloccato gli espatri e i visti turistici a causa dell'emergenza COVID-19;

   il 18 maggio 2021, con la finalità di riprendere gli scambi, il Cts ha finalmente approvato il protocollo sanitario per l'ingresso in sicurezza dei piccoli ospiti;

   tuttavia, un nuovo ostacolo, questa volta di carattere politico internazionale, si frappone alla ripresa dei progetti: in seguito al caso Lukashenko ed al recente dirottamento di un volo fra i cui passeggeri si trovava uno degli oppositori al suo Governo, l'Unione europea ha interrotto i collegamenti da e per la Bielorussia;

   di tale ultima situazione, tuttavia, non possono fare le spese i bambini ed i ragazzi bielorussi e ucraini che trascorrono periodi terapeutici di soggiorno nel nostro Paese al fine di limitare l'esposizione alle radiazioni;

   tra le soluzioni prospettate dalle associazioni, vi è la definizione di un corridoio umanitario dedicato a questi bambini e ragazzi –:

   se, con quali tempistiche e come, Ministro interrogato intenda intervenire, per quanto di competenza, al fine di consentire la ripresa dei progetti di accoglienza dei bambini e ragazzi bielorussi ed ucraini e, in particolare, se ritenga di operare al fine di consentire l'attivazione di un corridoio umanitario.
(5-06300)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06300

  A partire dal 1986, anno in cui si è verificata la catastrofe nucleare di Chernobyl, sono stati accolti in Italia circa 400.000 minori di nazionalità bielorussa, di fascia di età prevalentemente compresa tra gli 8 e i 12 anni, nell'ambito di programmi di accoglienza temporanea a fini solidaristici.
  Nel 2018 circa 6.600 minori bielorussi sono stati accolti in Italia, di cui indicativamente l'80 per cento in famiglia e il restante 20 per cento presso strutture gestite da associazioni, in collaborazione con famiglie e organizzazioni di volontariato attive sul territorio restante. Simili le cifre nel 2019, con quasi 5.900 minori bielorussi che hanno partecipato a programmi di soggiorno solidaristico nel nostro Paese.
  L'accoglienza temporanea dei minori di nazionalità bielorussa ha potuto giovarsi di una profìcua e costante collaborazione tra le autorità italiane e quelle bielorusse. Il 10 maggio 2007, infatti, è stato firmato un «Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Belarus sulle condizioni di risanamento a titolo gratuito nella Repubblica italiana dei cittadini minorenni della Repubblica di Belarus», mentre il 21 gennaio 2016 è stato sottoscritto un Protocollo contenente le «Raccomandazioni per garantire le condizioni di massima sicurezza durante il soggiorno dei minori, cittadini della Repubblica di Belarus, che si troveranno nella Repubblica italiana per il risanamento».
  Oltre al beneficio terapeutico, fisico e psicologico per i minori interessati, i programmi hanno contribuito a costruire nel tempo un legame sociale, civile – e conseguentemente anche politico – particolarmente intenso fra l'Italia e la Bielorussia, che questo Ministero è impegnato a preservare e valorizzare, anche tramite la nostra Ambasciata a Minsk, che segue il dossier con la massima attenzione.
  La pandemia ha purtroppo causato, in primo luogo proprio da parte bielorussa e ucraina, la sospensione cautelativa dei programmi a tutela dei minori e delle famiglie ospitanti «fino alla stabilizzazione della situazione epidemiologica».
  Come Farnesina ne abbiamo sempre auspicato una ripresa, non appena le condizioni epidemiologiche lo avessero consentito. Solo lo scorso maggio, tuttavia, si è ritenuto che l'evoluzione della situazione pandemica fosse tale da permettere la ripresa dei soggiorni terapeutici. Il 18 maggio il Comitato Tecnico Scientifico ha dunque approvato uno specifico Protocollo sanitario, che è stato presentato nei giorni scorsi alle Autorità bielorusse e ucraine dai nostri Ambasciatori a Minsk e a Kiev.
  In tale scenario si è inserito l'episodio del dirottamento del volo Ryanair. Conseguentemente, il Consiglio Europeo ha adottato lo scorso 4 giugno una modifica della Decisione del Consiglio e del Regolamento di attuazione del regime sanzionatorio nei confronti della Bielorussia, stabilendo il divieto di sorvolo dello spazio aereo europeo e di utilizzo degli aeroporti europei da parte dei vettori bielorussi. Su iniziativa italiana è stato chiesto e ottenuto di inserire in tale disciplina una deroga umanitaria che consentirà, nel rispetto delle procedure previste, la possibilità di organizzare eventuali voli per finalità terapeutiche o di necessità medica. Ulteriori eccezioni sono previste per casi di emergenza. Abbiamo del pari ottenuto l'inclusione di analoghe deroghe per scopi umanitari, per i casi di evacuazione o rimpatrio di persone o per iniziative di sostegno alle vittime di disastri naturali, nucleari o chimici, nonché per le procedure di adozione internazionale. Ciò consentirà l'eventuale organizzazione dei voli per i cosiddetti soggiorni terapeutici, non appena il protocollo sanitario sarà ufficialmente accettato da parte bielorussa.
  Per quanto riguarda l'Ucraina, non si ravvedono ostacoli alla ripresa dei percorsi di accoglienza, anzi secondo quanto comunicato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alcuni bambini ucraini sarebbero in questi giorni già in Italia nell'ambito di programmi di soggiorno terapeutico.